Allarme meteoriti : minacciano la terra più di quanto pensassimo

Presunte minacce per il nostro pianeta , studi ed approfondimenti sulle meteoriti

 

I meteoriti potrebbero rappresentare per il nostro pianeta una minaccia più grave di quanto si sia mai ritenuto fino ad oggi. 
Stando a diversi studi pubblicati sulle riviste scientifiche ‘Nature‘ e ‘Science‘, questo tipo di detriti spaziali potrebbe mettere gravemente a rischio la Terra e quello che è accaduto mesi fa in Russia, a Chelyabinsk, non sarebbe altro che un avvertimento.

Secondo gli esperti Jiri Borovicka dell’Accademia delle Scienze Ceca, Peter Brown dell’Università canadese Western Ontario e Olga Popovadell’Accademia di Scienze Russa, i meteoriti superiori ai 10 metri di diametro potrebbero essere molti di più di quanto teorizzato e rappresentare quindi un pericolo per la Terra in caso di impatto con il suolo.

 

 

Servono più studi e programmi di sorveglianza: è quanto mostrano i dati relativi a origine, traiettoria e potenza del meteorite che nel febbraio scorso è esploso sulla città russa di Chelyabinsk. Si tratta del maggiore impatto noto di questo tipo, da Tunguska del 1908. Poiché si è verificato in una zona molto popolata e in un periodo in cui telefoni cellulari e videocamere sono all’ordine del giorno è stata un’occasione unica che ha permesso di raccogliere una quantità di informazioni senza precedenti sull’evento.

Finora la fisica della caduta dei meteoriti è stata solo teorica, per la prima volta un evento di questo tipo è stato ripreso in diretta da moltissime persone e da più angolazioni‘- spiega Ettore Perozzi, responsabile delle operazioni del Centro Neo (Near Earth Object) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). ‘I dati prodotti, ha aggiunto, sono migliori dei test che si possono fare in laboratorio e ci permettono di compiere un grosso balzo di conoscenza su questi eventi‘.

 

 

Dalle informazioni raccolte è stato calcolato che l’onda d’urto della detonazione si è formata a un’altezza di circa 90 chilometri. La palla di fuoco è diventata più luminosa e calda a una altitudine di 30 chilometri quando l’oggetto si è frantumato. L’asteroide era una condrite ordinaria e aveva un diametro di 19,8 metri. Quando è esploso, l’oggetto viaggiava alla velocità di circa 18,6 chilometri al secondo.Dai dati emerge, infine, che l’orbita del meteorite di Chelyabinsk sembra simile a quella di un altro asteroide che ha orbitato vicino alla Terra, 1999 NC43, suggerendo che i due oggetti potrebbero essere stati in origine un unico corpo celeste, poi frantumato da una collisione.

L’energia dell’evento è stata equivalente a un’esplosione di circa 500 kilotoni (circa 30 volte la bomba che distrusse Hiroshima).

Un parte della comunità scientifica è però perplessa: ‘dire che il numero di oggetti con diametro superiore ai 10 metri potrebbe essere dieci volte maggiore di quanto si pensi mi lascia un po’ perplesso, è un dato che va certificato attentamente‘, osserva Andrea Milani, dell’Università di Pisa e responsabile del gruppo NeoDyS, specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra.

Non allarmiamoci, in definitiva. Attendiamo che “gli addetti ai lavori” forniscano dati più certi. In attesa di tutto ciò…uno sguardo al cielo ogni tanto non guasta!

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