ACIREALE-RAGUSA 1-1:ACIREALE, SI SALVA SOLO IL FINALE

Doveva essere la partita della svolta quella di oggi nuovamente sul neutro del “Liotta” di Licata, ed invece è stata l’ennesima occasione persa di questo torneo.

Gli alibi della continua ricerca di un campo per poter disputare le gare casalinghe, insieme a quelle dei diversi infortuni che condizionano le prestazioni dei granata, in questo momento della stagione contano poco.

Quello che conta, è il bisogno di dover fare punti per dare respiro a una classifica che vede i granata in piena lotta per evitare gli scontri diretti per retrocedere, ma le prestazioni sono sempre al di sotto delle aspettative e il rammarico di chi segue questa squadra , si coglie ormai, in ogni gara.

Vero, che si è riusciti a non perdere la partita contro una diretta concorrente per la salvezza il Ragusa di Settineri, è anche vero, che mister Ignoffo ha dovuto sostituire ben due giocatori nello stesso ruolo nell’arco di 15 minuti, dopo gli infortuni di Migliorelli e successivamente del neo entrato Cannino, come altrettanto vero che mancavano giocatori del calibro di Limonelli e Sbrissa per infortunio, che non si possono regalare a nessuna squadra.

I granata però, sembrano privi di personalità, di cattiveria agonistica e di fame che serve a far proprie le partite, si vive solo di lampi, che a volte nascono dalle poche intuizioni dei singoli o dagli errori delle squadre avversarie, troppo poco per sperare in una salvezza tranquilla.

La partita nei primi minuti non regala grandi emozioni, ma si fa preferire il Ragusa che primeggia in mezzo al campo, arrivando sempre per primo nelle seconde palle.

Ci prova per ben due volte l’ex di turno Manfrè, con due tiri dal limite al 5′ che finisce alto sopra la traversa, e all’8′ minuto di gioco, sfiorando il palo alla sinistra di Giappone.

Al 17′ gli Iblei passano, Cannino non riesce a liberare la palla, il suo tiro colpisce la schiena di Rotella e viene conquistata dallo sgusciante Manfrè che si invola, sterza, mette la palla sul sinistro e fa partire un tiro che si insacca alle spalle di Giappone. Inutile il tentativo di Guarrino di arpionare la palla.

L’Acireale prova a riorganizzare le idee che però risultano confuse, ci prova direttamente su calcio d’angolo Liga al 22‘ ma il tiro viene respinto nuovamente in angolo dall’estremo difensore biancoazzurro ed ex di turno Truppo.

Al 26′ incursione di Ghisleni che cambia il gioco dal lato opposto trovando Liga, che si accentra e tenta il tiro dal limite con la palla che finisce però abbondantemente alta sopra la traversa.

L’Acireale inesiste ma è poco convinto, sul cross di Nicosia, servito in profondità da Ghisleni, al 34′ si avventa Guerrino ma la palla si perde alta.

Velenosa la palla persa da Rotella al 40′ che innesca Manfrè che si invola e fa partire un tiro dal limite, però debole che viene bloccato da Giappone.

Manfrè è una costante spina nel fianco per la difesa granata e al 43′ arpiona una palla a centrocampo, si invola vince il contrasto con il suo diretto avversario, e appena dentro l’area prova il diagonale che però risulta schiacciato e finisce sul fondo.

Si chiude con questo ultimo brivido per l’Acireale, la prima deludente frazione di gioco che vede gli Iblei in vantaggio per una rete a zero.

Nella ripresa ti aspetti una reazione degli uomini di Ignoffo, ed invece gli uomini di Settineri, serrano le fila e nei primi minuti di gioco si annotano le conclusioni alte sopra la traversa di De Martino prima e Ghisleni poi.

Acireale sterile e sottotono, e dopo l’inserimento di Vigillito che si rende subito pericoloso al 61′ servendo in mezzo De Martino che viene toccato in area da un difensore Ibleo, senza che l’arbitro ravveda irregolarità, L’Acireale rischia di ricapitolare dopo che Manfrè ancora lui, scaglia un tiro dal limite dell’area di rigore che trova lo strepitoso intervento di Giappone, che salva i suoi dal tracollo.

Serve la scossa, serve l’uomo che può trascinare i suoi, il capitano Beppe Savanarola che finalmente dopo un lungo infortunio, al 79′ fa il suoi ingresso in campo e cambia il volto dei suoi.

Al 81′ il capitano potrebbe pareggiare ma spara in bocca a Truppo dopo essere servito da un assist di Ricciardo.

I granata adesso sono padroni del campo e trovano il meritato pareggio grazie al neo entrato Di Domenicoantonio, che con un tiro cross dalla destra, non lascia scampo all’estremo difensore ospite e rimette la partita in parità.

Vogliono adesso vincere gli uomini di Ignoffo, ma i biancoazzurri di Settineri, si difendono bene fino alla fine della contesa e la gara si chiude con il risultato di parità.

Un Acireale che per l’ennesima volta perde l’occasione di dare una svolta a questo torneo, dove le partite da giocare sono sempre meno e i rischi aumentano anche in virtù dei risultati delle squadre che si trovano in una posizione più bassa.

Domenica a San Luca, vietato sbagliare, se si vuole ancora coltivare quel sogno dei salvezza diretta, nella speranza che l’Acireale possa giocarsi le proprie restanti carte, senza l’ennesime defezioni in questa stagione disgraziata.

IL TABELLINO:

ACIREALE: Giappone; Nicosia (60′ Virgillito), Guarino, Brugaletta, Migliorelli (6′ Cannino, 32′ Sannia); Rotella (79′ Savanarola), Joao Pedro; Liga, De Martino, Ghisleni (68′ Di Domenicantonio); Ricciardo. A disp.: Olivieri, Esposito, Di Mauro, Carrozza. All. Ignoffo.

RAGUSA: Truppo; Falla, Pertosa, G. Strumbo, D. Strumbo; Meola, Valenca (57′ Di Stefano), Vitelli (79′ Patanè); Manfrè (93′ Iseppon), Cess; Varela (84′ Randis). A disp.: Pappalardo, Messina, Napoli, Bozzanga, Grasso. All. Settineri (squalificato).

ARBITRO: Angelillo di Nola (Fecheta-Mambelli).

MARCATORI: 17′ Manfrè, 82′ Di Domenicantonio

NOTE: ammoniti D. Strumbo, De Martino, Guarino, Falla, Di Stefano, Ricciardo, Savanarola

LE INTERVISTE:

Ignoffo si presenta in sala stampa e parla di approccio sbagliato e tante situazioni, che saranno spunto di confronto con il suo staff, per capire dove si è sbagliato, ma parla anche di situazioni, che non possono essere pilotate che sono quelle di aver perso due giocatori per infortunio, nei primi 15 minuti.

Non era quella partenza veemente che aveva chiesto, dove sono stati persi tanti duelli specialmente in mezzo al campo, sulle seconde palle.

Prosegue dicendo che non si può concedere un tempo, ma è contento di aver trovato il pari e alla fine si poteva anche vincere, sfruttando la paura degli avversari.

Ovviamente, continua, ci sono giocatori di esperienza e qualità che questa squadra non può fare a meno, e si augura di averli a disposizione sempre, in questo finale di torneo.

 

 

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