Meritata terza vittoria di fila degli uomini di Mister Marra, nonostante i minuti finali palpitanti dove la compagine Calabrese alla ricerca disperata del pari, ha fatto soffrire più del dovuto i granata.
Bisognava trovare continuità e l’Acireale ci è riuscita anche se sono state messe a serio rischio le coronarie dei tifosi granata.
Dopo la bella vittoria convincente di 7 giorni dietro contro il Licata, i granata affrontavano il fanalino di coda Gioiese, la squadra di Gioia Tauro, ha cumulato solo 4 punti fin oggi, frutto di una vittoria e un pareggio.
Guai però ad abbassare la guardia, Mister Marra aveva avvisato i suoi, in quanto adesso i Calabresi hanno una nuova società che non sta lesinando sforzi, ad acquistare nuovi giocatori perlopiù stranieri, a un tecnico di tutto rispetto, come Ciccio Cozza.
Le intenzioni sono quelle, di poter agganciare il treno playout, anche se le speranze sono accese in un misero lumicino.
L’Acireale dal canto suo, sulle ali dell’entusiasmo, era chiamato a confermare la sua crescita per poter convincere anche i più scettici che questa squadra, può tornare a far entusiasmare e innamorare la sua gente. Priva del capitano Savanarola, di Cottone, Cangemi e lo squalificato Galletta, l’Acireale si schierava con la stessa formazione vittoriosa, di domenica scorsa.
La Gioiese di Ciccio Cozza, mix di giovani e qualità con la punta Vasil in goal, contro la LFA Reggio Calabria insieme a Titizian e Teliz.
L’inizio è di marca Calabrese, gli uomini di Cozza si fanno preferire per l’intensità che mettono, già al 2’ un retropassaggio di testa di Maltese, per poco non diventa un assist per Vasil, nell’occasione bravissimo Zizzania a chiudere lo specchio della porta e respingere il pallone.
Nel momento migliore dei biancoblu i granata passano. Scocca il 5’ di gioco e Lo Coco si invola sulla fascia sinistra e mette in mezzo un cross per la testa di Cicirello, l’attaccante salta più in alto di tutti e insacca per la rete del vantaggio.
Felicità per il gladiatore granata, che sblocca il suo digiuno e va a festeggiare sotto i tifosi granata giunti in circa cinquanta unità a Sambiase dove si disputa la gara per l’indisponibilità dell’impianto di Gioia Tauro.
La partita diventa maschia e a causa della forte pioggia incessante, il terreno di gioco diventa una battaglia.
La Gioiese ci prova al 7’ con Titizian ma il suo tiro insidioso viene deviato in angolo da Zizzania.
Cicirello ha il piede caldo e ci prova al 13’ con un tiro dal limite che viene parato però senza difficoltà da Lando.
La squadra di Cozza si rende pericolosa al 18’ con una punizione defilata del solito Titizian che attraversa lo specchio della porta e si spegne sul fondo.
L’Acireale non sta a guardare e al 27’ una punizione di Lucchese colpisce in pieno la barriera e poi Germinio che tira forte ma in bocca al portiere.
Ancora Gioiese al 36’, ci prova dal limite Vasil che conclude una azione in contropiede, palla a lato.
Dopo due minuti di recupero si chiude la prima frazione di gioco con il vantaggio dell’Acireale per una rete a zero.
Nella ripresa, l’Acireale prova a chiudere la gara e entra con un piglio spigliato. La partita però si incattivisce e l’arbitro in più di una occasione non sembra all’altezza di poter sedare gli animi che si accendono durante la contesa.
Al 48’ Lo Coco cambia gioco e trova Cicirello in suo tiro appena dentro l’area, viene deviato in angolo.
Clamorosa la duplice occasione che capita prima a Zuppel e poi a Lo Coco al 64’ ma entrambi non riescono a concretizzare e chiudere la gara.
Goal sbagliato e goal quasi subito, infatti due minuti dopo Vasil si trova sui piedi in area la palla del pareggio, ma è strepitoso Zizzania in uscita a respingere il pallone.
I granata subiscono l’avversario, ma ripartono in contropiede al 75’ con Cicirello che ci prova con un tiro dal limite che sfiora il palo alla destra di Lando.
Al 83’ da annotare l’infortunio a Milo, che deve abbandonare il terreno di gioco per uno stiramento. Seguiranno controlli, in settimana, ci si augura non sia niente di grave per il ragazzo classe 2005.
L’Acireale in questi ultimi minuti serra le fila, la Gioiese si getta in avanti alla disperata ricerca del pari.
Ci prova prima su punizione al 85’ Teliz, che trova la pronta risposta di Zizzania che devia in angolo, e poi al 90’ solo il provvidenziale salvataggio sulla linea di Germinio, a Zizzania battuto, nega il goal a Sanchez.
Si chiude con la vittoria dell’Acireale che consolida la sua posizione in classifica e punta adesso, decisamente ai playoff, che pur inutili, sono il giusto premio a un gruppo che si sta consolidando e può ancora crescere con il tempo. C’è bisogno ovviamente della gente di Acireale, perché solo lo zoccolo duro, non basta, e i ragazzi che stanno mettendo l’anima in campo, meritano adesso una presenza più massiccia.
Acireale ha bisogno del suo Acireale.
TABELLINO
GIOIESE: Lando, Chazarreta, Montefusco, Poli (10’ ST Zamani), Oliveira, Messaggi, Elia (16’ ST Benkhalqui),
Titizian, Sanchez, Teliz, Vasil.
In panchina: Rugolo, Gorshdian, Armani, Latella, Maressa, Attici, Gay.
ALLENATORE: Francesco Cozza
ACIREALE: Zizzania, Maltese, Lucchese (40’ ST Mirabelli), Germinio, Cicirello, Milo (49’ ST Sticenko), Lo Coco
(35’ ST Di Mauro), Tufano, Vaccaro, Palma, Zuppel.
In panchina: Bollati, D’Alessandris, Montaperto, De Mutiis, Spinelli, Cusumano
ALLENATORE: Salvatore Marra
ARBITRO: Nico Valenti, di Brindisi
1 °ASSIST.: Leonardo Grimaldi, di Bari
2° ASSIST: Alessandro Tangaro, di Molfetta
RETI: 6’ PT Cicirello (A)
ANGOLI: 3 (G) – 1 (A)
RECUPERO: 2’ PT | 5’ ST
AMMONITI: 18’ PT Palma (A), 6’ ST Zuppel (A), 29’ ST Cozza (A), 37’ ST Maltese (A)
ESPULSI: 50’ ST Cusumano (A), Cozza (G) per proteste
SPETTATORI: 220 CA
LE INTERVISTE:
Al termine del match, Francesco Cozza, allenatore della Gioiese, è intervenuto ai microfoni dei
giornalisti: “È stata una partita maschia, tosta, e non meritavamo la sconfitta, però alla fine chi
riesce a portare a casa il risultato ha sempre ragione. Abbiamo avuto diverse occasioni per
pareggiare, ma non le abbiamo sfruttate. L’Acireale, dal canto suo, ha avuto più volte la possibilità
di raddoppiare e noi siamo stati bravi a chiudere. Il rammarico è che quando crei cinque-sei
occasioni da gol, devi fare gol. Dispiace perché oggi abbiamo comunque fatto bene”. Sul
prosieguo per la sua squadra, ancora ultima a 4 punti, ha poi dichiarato: “L’obiettivo nostro è fare
un campionato degno, cercare di risalire in classifica e lasciare l’ultima posizione”. In merito alla
sue espulsione, infine, si è detto meravigliato: “Non l’ho capita. Mi sono alzato dalla panchina e
l’arbitro mi ha buttato fuori senza aver detto nulla a nessuno”.
Anche il mister Marra ha parlato a fine partita, aprendo le dichiarazioni con una dedica speciale:
“Ci tengo, a nome di tutta la squadra e della Società, a dedicare questa vittoria al nostro tifoso
Alfio Grasso che ieri, purtroppo, è venuto a mancare. Era parte di quegli straordinari tifosi che
anche oggi, sotto un tempaccio piovoso, sono venuti in massa a supportarci”. Riguardo la partita,
poi, ha spiegato: “Sono arrabbiato perché queste partite bisogna chiuderle: rischi di arrivare alla
fine e poi subire un episodio che potrebbe condizionarti un campionato. Va detto, comunque, che
i ragazzi hanno dimostrato grande attaccamento, mettendo da parte il fioretto e adeguandosi
alla partita, contro una squadra che in due settimane ha cambiato dieci giocatori e preso un
allenatore importante. Se oggi avessimo guardato la classifica pensando alla Gioiese di cinque, sei
domeniche fa che andava sul campo coi ragazzini, avremmo commesso un grande errore”. Su
Cicirello, poi: “L’emblema di questa squadra è Giorgio, per il lavoro che fa. Magari a volte cede:
nel secondo tempo doveva stare più vicino a Zuppel, però è troppo generoso e alla fine va bene
così. Sono contento per lo spirito battagliero di questa squadra. Magari a volte non siamo belli,
ma facciamo uscire il carattere ‘acitano’”. Sul prossimo impegno, infine: “Davanti al nostro
pubblico, domenica, giocheremo con una squadra che sta facendo un gran campionato.
Chiaramente è l’occasione per fare un passo importante: dobbiamo essere bravi se vogliamo
competere”.