ACIREALE, CHE FIGURACCIA

Umiliata da una valanga di goal, la squadra di Marra, esce a testa bassa dallo stadio “Saraceno” di Ravanusa, dove i propri sostenitori, sempre presenti, hanno assistito a uno scempio che va oltre il proprio grado di sopportazione.

Si era parlato di motivazioni, si era parlato di obiettivi, si era parlato di evitare alibi nonostante gli squalificati e gli infortunati. Ma sono rimaste chiacchere da sala stampa di un prepartita, nemmeno da bar. 
La magra figura rimediata, contro il Canicattì ha mostrato tutti i limiti caratteriali e tecnici di una formazione che sembra già in vacanza, e di un tecnico che non riesce a trovare le giuste contromisure e motivazioni. 
Chi ne fa le spese sono sempre quegli innamorati sostenitori della maglia granata, che presenti in buon numero in trasferta, hanno incitato la squadra per poi alla fine ammainare le bandiere e mettersi da parte per evitare di assistere, allo scempio che si consumava. 
Troppo facile dire, ci rifaremo alla prossima gara, parole di circostanza scontate, che ormai hanno perso valore in questo torneo. 
Dopo ieri, nessuno trova più sensato disputare i playoff con questa squadra, magari rimediando l’ennesima brutta figura nel derby contro il Siracusa, che tutti vorrebbero evitare. 
Gli alibi sono presto elencati, mancava Cicirello, Palma, Savanarola e lo stesso Milo, e chi scende in campo non è minimamente all’altezza dei sopra citati. 
Eppure, la partita iniziava bene per i granata che sviluppavano un buon possesso palla, già al 2’ un incursione di Montaperto, mette in mezzo, arriva in ritardo D’Alessandris e il pallone si spegne sul fondo. 
Il Canicattì non sta a guardare e al 5’ discesa di Sidibe, costringe la difesa granata a liberare l’area di rigore, con affanno. 
Ancora Acireale al 12’ Zuppel ci prova dalla distanza, il pallone si spegne sul fondo. 
Insistono gli uomini di Marra, Tufano dalla distanza scocca il tiro che finisce a lato, a conclusione di una bella azione manovrata da Lucchese al 20’. 
Si riorganizzano i biancorossi, il tecnico Pidatella capisce che pressando l‘Acireale e il suo sterile possesso palla, può far male con le ripartenze, così su un pallone perso dai granata, prima ci prova dalla distanza al 23’ Bonilla, con la sfera che sfiora il palo alla destra di ZIzzania. 
Poi Tufano, pressato, regala palla a Bonilla che entra in area al 28’ ma il suo tiro trova un intervento strepitoso del portierino Acese, che devia in corner. 
Al 31’ si affaccia timidamente l’Acireale, da un corner battuto da D’Alessandris, la difesa respinge e la palla appena fuori dall’area di rigore, viene raccolta da Di Mauro, che scocca il tiro che finisce fuori sfiorando l’incrocio dei pali. 
I locali però sono più in palla e si rendono pericolosi ancora con Iezzi che al 38’ ci prova dal limite, la palla si spegne sul fondo. 
L’equilibrio però viene spezzato dal goal del Canicattì con Salvia che al 43’ con un pallonetto supera Zizzania e deposita in rete. 
Acireale in bambola e raddoppio del Canicattì, immediato dopo due minuti, con Iezzi che deposita in rete dopo una verticalizzazione. 
Finisce il primo tempo dopo tre minuti di recupero, e la sensazione purtroppo poi confermata, è quella che sarà una brutta giornata per i granata.

La ripresa inizia con una doppia sostituzione, tra le file dei granata, entrano Lo Coco e Spinelli, al posto di Di Mauro e Tufano, e l’Acireale dà segni di ripresa, con Cangemi al 48’ che ci prova dal limite e costringe ad uno strepitoso intervento Testagrossa che devia in corner. 
Al 50’ ci prova su punizione Lucchese, la palla deviata dalla barriera finisce nei piedi di Cottone che tira in porta ma trova l’intervento dell’estremo difensore locale in uscita che respinge. 
Il tecnico di casa allora fa entrare Giancotti al posto di Garofalo modificando l’assetto tattico e l’Acireale si spegne definitivamente non trovando contromisure sul versante destro, dove Iezzi è imprendibile e mai raddoppiato. 
Così al 71’ lo stesso, Iezzi dopo un assolo, da una palla a Bonilla che tutto solo deposita in rete. 
Il quarto goal arriva al 84’ con un pallonetto di Bonilla che firma la sua doppietta. 
A coronamento della sua strepitosa prestazione al 87’ Iezzi in contropiede, salta tutti e deposita in rete per il cinque a zero Canicattì e un’altra doppietta per lui. 
L’Acireale potrebbe almeno realizzare il goal della bandiera al 91’ grazie un rigore concesso per l’atterramento in area di Zuppel, ma Montaperto che si incarica della battuta si fa parare il tiro dal dischetto, e poi per rabbia sferra un calcio all’estremo difensore locale. 
Espulsione sacrosanta e fine della partita dopo i cinque minuti di recupero, concessi dall’arbitro. 
La gara ha sancito il suo verdetto, e adesso la società, sempre vigile, attenta e presente saprà come deve muoversi per il futuro. La maglia granata non riesce a dare le giuste motivazioni? Non si riesce a trovare le giuste contromisure tecniche?  
Ieri sono state già emesse le prime sentenze

TABELLINO

CANICATTÌ: Testagrossa, Amenta, Tedesco, Salvia, Raimondi (27’ ST Loza), Camara, Caserta (31’ ST Perez),
Sidibe (44’ ST Tavella), Garofalo (23’ ST Giancotti), Iezzi (44’ ST Avanzato), Bonilla.
In panchina: Cabriglia, Pietroluongo, Messina, Frangiamone.
ALLENATORE: Orazio Pidatella

ACIREALE: Zizzania, Di Mauro (1’ ST Spinelli), Lucchesi, D’Alessandris, Montaperto, Germinio, Cangemi,
Tufano (1’ ST Lo Coco), Mirabelli, Cottone (31’ ST De Mutiis), Zuppel.
In panchina: Restuccia, Galletta, Maltese, Sticenko, Russotto, Cusumano.
ALLENATORE: Salvatore Marra

ARBITRO: Francesco Comito, di Messina
1 °ASSIST.: Daniele Tasciotti, di Latina
2° ASSIST: Jacopo Vagnetti, di Perugia

RETI: 43’ Salvia (C), 45’ Iezzi (C), 71’ Bonilla, (C), 84’ Bonilla (C), 87’ Iezzi (C).
ANGOLI: 3 (C) – 6 (A)
RECUPERO: 3’ PT | 5’ ST
AMMONITI: 22’ PT Sidibe (C), 46’ PT Montaperto (A), 4’ ST Raimondi (C), 10’ ST Testagrossa (C), 27’ ST
Lucchese (A)
ESPULSI: 48’ ST Montaperto (A), per scorrettezza
SPETTATORI: 400 CA

LE INTERVISTE:

Intervenuto ai microfoni dei giornalisti, il tecnico granata Marra non cerca giustificazioni, ma preferisce dopo le scuse di rito defilarsi e non parlare della gara:
“Mi scuso con i presenti, con i tifosi, con la Società, con tutti. Abbiamo fatto una figuraccia, mi assumo
ogni responsabilità e non voglio cercare nessun alibi. Oggi non bisogna parlare di tattica o di
gioco: non è andato nulla di ciò che avevamo preparato. Adesso bisogna abbassare la testa e
prendersi le critiche. Proveremo a cancellare questa prestazione e riscattarci nelle ultime due
gare. Chiedo ancora una volta scusa a tutti”.

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