ACIREALE-CANICATTI’ 1-1: ACIREALE ALL’ULTIMO RESPIRO

Sul neutro del “Gaeta” di Enna, all’esordio casalingo del neo tecnico Ignoffo, L’Acireale, riesce in extremis ad acciuffare il pari, ed evitare una sconfitta che sarebbe comunque stata immeritata, per quanto visto nell’arco dei 90′ minuti.

I granata si presentava in campo con le solite defezioni che hanno martoriato il proprio torneo, erano out infatti per infortunio Adamo e per squalifica Savanarola, il capitano granata, ne avrà per circa due mesi, in quanto  l’infortunio di domenica scorsa, è risultato più grave del previsto.

Spazio quindi ai neo acquisti Volpicelli (all’esordio), Di Domenico Antonio ed Esposito.

La squadra di Pidatella invece veniva da una settimana tranquilla in quanto il pari contro il Lamezia in recupero, aveva fatto crescere l’autostima dei bianco rossi.

Sugli spalti presenti entrambe la tifoserie in buon numero che hanno sostenuto i propri beniamini dall’inizio fino alla conclusione della partita.

Le due formazioni giocavano a non farsi male, in quanto la classifica deficitaria, non gli permetteva di potersi concedere il lusso di giocare con la testa sgombra.

Lo spettacolo quindi latitava e le occasioni da annotare sono davvero poche.

Ci prova su un piazzato di Volpicelli, che pesca in area sul secondo palo, Guarrino al 6′, il tiro del difensore è però strozzato e finisce fuori.

L’Acireale non trova spazi, il Canicattì chiude tutti gli spazi, con le buone e anche con le cattive, evidenziando i forti limiti offensivi dei granata.

Bisogna aspettare fino al 17′ per vedere una conclusione dei granata, con Joao Pedro, servito dal limite da Limonelli, ma il suo tiro finisce altissimo sopra la traversa.

Il Canicattì, si difende e prova a ripartire come al 20′ quando Cardinale serve Di Mercurio, il cui tiro attraversa tutta la porta e finisce a lato.

Al 37′ l’episodio che condiziona la gara dei granata. Su un corner degli ospiti l’arbitro ferma il gioco ed espelle Guerrino, reo di aver colpito Guaye a gioco fermo, che dolorante rimane a terra.

Una grossa tegola per i granata, costretti a giocare più di un tempo in inferiorità numerica.

Ignoffo, corre subito ai ripari, inserendo un difensore, Sanna al posto di uno spento Di Domenico Antonio, ancora fuori condizione.

Nei restanti minuti del primo tempo non succede più niente e le squadre guadagnano gli spogliatoi con il risultato ad occhiali.

Nella ripresa, l’Acireale prova a far valere il fattore campo nonostante l’inferiorità numerica e cerca di imbastire azioni di attacco che però non impensieriscono più di tanto la difesa ospite.

Al 50′ su un corner di Limonelli, Volpicelli spizza il pallone in area, ma Ricciardo non riesce ad indirizzare il pallone nello specchio della porta.

La squadra di Pidatella è guardinga e sorniona, e già al 57′ si fa vivo nelle parti di Giappone con una incursione di Iezzi, provvidenziale l’intervento di Esposito che devia in corner il pallone.

In questa fase di gara, si fanno preferire di più gli ospiti che però hanno bisogno di una gentile concessione della difesa granata per passare in vantaggio, Di Mercurio al 71′ servito sull’esterno, crossa lento in area dove non è presente nessuna maglia bianco rossa, Cannino, neo entrato, però anziché liberare l’area di rigore, spara di testa addosso a Sanna, la sfera rimane all’altezza del area piccola e Iezzi ringrazia e deposita in rete la palla del vantaggio ospite.

Doccia fredda dei granata che adesso devono rincorrere in inferiorità numerica contro una squadra che si difende nonostante l’uomo in più con tutti i suoi effettivi, rinunciando a giocare e interrompendo il gioco.

Non trova sbocchi infatti la manovra dei granata che risulta lenta, prevedibile e macchinosa, sembra un film già visto in questo campionato.

Ignoffo allora tenta il tutto per tutto inserendo la carta Liga e l’attaccante vivacizza il fronte d’attacco dei suoi, ma la sterilità offensiva è disarmante.

La fortuna però che fin adesso aveva abbandonato i granata, si ricorda di essere in debito, e nell’ultimo minuto di recupero Liga guadagna un corner, anche Giappone si presenta dell’ultima mischia finale della gara, lo stesso Liga calcia per la testa di Cannino che lasciato inspiegabilmente solo in area, salta di testa e non lascia scampo a Busa, riscattando l’errore sul goal ospite.

Finisce con un pari la gara, che è comunque il risultato più giusto per quanto visto in campo, due squadre destinate sicuramente a cercare di evitare i playout fino alla fine di questo torneo, che si sono equivalse senza primeggiare.

Sicuramente dall’Acireale si ci aspettava e si ci aspetta decisamente di più perché in queste condizioni raggiungere la salvezza senza passare per gli spareggi, diventa una chimera.

Adesso subito testa alla gara di domenica contro la vice capolista Lamezia, trasferta proibitiva, a senso unico, ma quest’Acireale ha l’obbligo morale di provarci, con convinzione.

IL TABELLINO:

ACIREALE (4-3-3): Giappone; Esposito (60′ Cannino), Guarino, Brugaletta, Medico (73′ Liga) ; Sbrissa, Joao Pedro (88′ De Martino), Volpicelli (60′ Virgillito); Di Domenicantonio (40′ Sannia), Ricciardo, Limonelli. A disp.: Olivieri, Fotso, Di Mauro, Rotella, Lo Monaco. All. Ignoffo.

CANICATTÌ (4-3-3): Busà; Di Mercurio, Raimondi, Scuderi, Petrella; Sidibe, Cardinale (80′ Scalisi), Sinatra; Iezzi (74′ Maldonano), C. Gueye, Fuschi. A disp.: Gichkin, Conti, Scopelliti, Morana, Sestito, Licciardello. All. Pidatella.

ARBITRO: Moncalvo di Collegno (Boato-Cerrato).

MARCATORI: 71′ Iezzi, 95 Cannino

NOTE: espulsi 39′ Guarino

LE INTERVISTE:

Il tecnico Ignoffo si presenta ai nostri microfoni, evidenziando la difficoltà in queste condizioni di trovare il pari, dove però la squadra ha messo il cuore oltre l’ostacolo in  nonostante la mancanza di serenità e i risultati.

L’espulsione prosegue, ha condizionato la partita, dando dei vantaggi all’avversario ma la forza di crederci dei suoi è stata premiata.

Un punto per la salvezza guadagnato, non perdere in queste condizioni è stato fondamentale anche se il campionato è ancora lungo.

Continua parlando di un processo di crescita iniziato, dove i punti in classifica diventano sempre più pesanti e non si può sbagliare.

Un elogio finale per i tifosi sempre presenti, e del faccia a faccia finale, apprezzato,  perché, per chi fa questo mestiere deve prendere applausi o fischi a secondo della prestazione in campo.

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