A Bronte, all’Etnamusa Festival, Mario Incudine con “Parlami d’amore. Quando la radio cantava la vita”

Alle pendici dell’Etna, a Bronte, continuano gli appuntamenti dell’Etnamusa, Festival multidisciplinare organizzato dall’Associazione Musa e giunto alla quarta edizione.

In Contrada Difesa, presso l’Azienda Musa, domenica 27 agosto alle ore 20.00Mario Incudineporterà sul palco dell’Etnamusa lo spettacolo “Parlami d’amore.Quando la radio cantava la vita”di Costanza Diquattro, con la regia di Pino Strabioli, accompagnato da Antonio Vasta (pianoforte e fisarmonica).

Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita delle radio, che divenne il mezzo principale della propaganda fascista, contribuì anche ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere sensibilmente la musica all’interno delle case italiane rendendola un “affare” comune e condiviso.

Se da un lato si ramificava la musica fomentata dal fascismo, megafono di sentimenti patriottici, famigliari e lacrimosi, dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica.

Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto entrarono a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica.

Con questo spettacolo, e con il racconto di alcuni dei pezzi più belli di quegli anni, va in scena non soltanto uno spaccato di storia della musica italiana ma soprattutto uno spaccato di “storia patria”. Poiché la musica, da sempre, diventa il paradigma di una nazione e di un pensiero. L’Italia canticchiò vent’anni Giovinezza, ma all’alba del ‘45 tuonò convinta Bella ciao.

Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica, ci porta dentro questo viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e di ironia, di amarcord e di aneddoti che raccontano un pezzo della nostra storia.

Sotto la Guida di Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine è al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, con testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un “materiale” da riportare a galla e da incorniciare.

Per informazioni: www.progettomusa.cominfo@etnamusafestival.itIngresso 25 euro con apericena (sarà possibile acquistare il biglietto in loco). 

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