Catania, scacco alla Reg(g)ina: 3-1 al Massimino, ripresa la marcia

Rossazzurri vincenti al Massimino. Marchese, Tavares e Russotto regalano tre punti d’oro agli etnei.

catania reggina

Scacco alla Reg(g)ina. Il Catania conquista tre punti preziosi contro i calabresi di Karel Zeman, giocando una partita di incisività e temperamento. Primo tempo molto positivo per i ragazzi di mister Pino Rigoli, ripresa più equilibrata e soporifera fino al goal ospite di De Francesco che mette paura e rievoca vecchi spettri del passato. Al Massimino segnano i “nuovi” Marchese e Tavares, poi il sigillo di Russotto per una classifica che vede un balzo importante in avanti. Tocca al Matera, sfida delicata ed indicativa sulle potenzialità del gruppo rossazzurro.

LA GARA

Mister Pino Rigoli cambia ancora, proponendo un Catania a trazione anteriore sin dal primo minuto. Poche ma significative modifiche rispetto all’undici sceso in campo a Fondi, con gli inserimenti di Scoppa, Di Grazia e Tavares, al posto di Fornito, Bucolo e Anastasi. La Reggina di Karel Zeman replica col il consueto 4-3-3, Coralli l’uomo più pericoloro per gli amaranto.

Prime battute di studio, con i calabresi maggiormente pericolosi con Coralli subito al tiro, però sbilenco. I rossazzurri prendono le misure e, trascinate da Di Grazia cominciano a collezionare angoli. Al 5′ cambia il match, bravo Marchese che con la sua incornata supera Sala per l’1-0. Il pubblico del “Massimino” si esalta al gol del “suo Giovanni”, alla prima in casa dopo il terzo ritorno alle falde dell’Etna. La reazione reggina, comunque, non si fa attendere e all’8′ ci vuole il miglior Pisseri per opporsi alla conclusione da buona posizione di Botta. La gara mantiene ritmi alti, il Catania prova a chiuderla, ma gli avversari sono ben disposti sul prato verde del vecchio Cibali. A 18′ Coralli e compagni vicinissimi al pari: De Francesco calcia dal limite, Bergamelli devia il pallone che si stampa sulla traversa a Pisseri battutto. Sulla respinta del legno il numero 9 amaranto in acrobazia, di testa, non centra lo specchio. Al 23′ ammonito Cucinotti per un fallo sulla trequarti. Poco prima Knedsen aveva provato un tiro senza crederci troppo. Il Catania cambia pelle nel corso dei minuti, tra 3-4-3 e 4-2-3-1. Tatticamente duttile, mentalmente accorto, nonostante qualche pericolo la Reggina lo crei. Al 26′ tiro debole di Mazzarani. Ma i padroni di casa giocano bene e ripartono efficacemente. Al 32′ capolavoro del tridente offensivo etneo ed arriva il raddoppio: lancio di Di Grazia per Mazzarani che fa da torre a Tavares, contrasto vinto e botta imprendibile per l’estremo difensore ospite. Tripudio sugli spalti, Catania inneggia al suo nuovo attaccante. Il portoghese festeggia e ringrazia il pubblico. Fino al duplice fischio finale del primo tempo i rossazzurri controllano senza rischiare particolari pericoli.

Nella ripresa Reggina subito pericolosa tra 47′ e 50′. De Francesco prima su azione e poi su piazzato prova a superare senza successo Pisseri. Al 53′ Mazzarani vicino al tris, ma la sua conclusione dalla destra finisce alta. Poco dopo ancora il numero 32 prova la girata ma Sala è bravo ad opporsi, strappando il pallone dall’accorrente Tavares. Al 56′ ecco il primo cambio del match: c’è Russotto per Di Grazia tra i padroni di casa. Al 60′ ripartenza fulminante del Catania: lancio per Tavares, defilato a sinistra, che entra in area ma viene recuperato dal tempestivo intervento di Botta. Due minuti più tardi Zeman cambia Carpentieri per Leonetti, cercando maggiore verve offensiva. Al 69′ punizione Catania, battuta da Russotto: il numero 10 calcia bene trovando la grande risposta di Sala. Sul fronte opposto De Francesco calcia dal dischetto del rigore, un penalty in movimento che Pisseri neutralizza bene. Ancora cambi. Tra i rossazzurri Fornito per Mazzarani, in casa ospite Maesano per Cane. Siamo al 73′. La gara perde di intensità, flipper in mezzo al campo senza occasioni di rilievo da segnalare. Baldanzeddu si fa male, al suo posto Parisi all’80’. 60 secondi e la Reggina la riapre a sorpresa con De Francesco, il più attivo dei suoi, che tira e trova la deviazione di un avversario che spiazza l’incolpevole portiere del Catania. All’85’ Biagianti spreca malamente il 3-1 calciando alto dall’area piccola. Rumoreggia il pubblico, preoccupato sull’esito finale del match. Bianchimano per Knudsen è l’ultimo cambio amaranto. Attacca la Reggina, ma è fulmineo, all’ 89′ il contropiede di Russotto che scaglia in porta il 3-1 della sicurezza. L’abbraccio col pubblico della Curva Nord è speciale, quasi una dichiarazione d’amore dell’attaccante alla città. Occasioni anche per Tavares e Scoppa nel finale. Il match si trascina fino al 94′, visti i 4 di recupero, senza ulteriori sussulti. Al Massimino, Catania batte Reggina 3-1

TABELLINO

CATANIA-REGGINA 3-1 5′ Marchese, 32′ Tavares, 83′ De Francesco, 89′ Russotto

CATANIA (3-4-3): Pisseri; Gil, Bergamelli, Marchese; Baldanzeddu (Parisi 80′), Biagianti, Scoppa, Djordjevic; Di Grazia (Russotto 56′), Tavares, Mazzarani (Fornito 73′) . A disp.: Martinez, De Rossi, Mbodj, Manneh, Bucolo, Piermarteri, Barisic, Graziano. All.: Pino Rigoli

REGGINA (4-3-3): Sala; Cane (Maesano 73′), Gianola, Cucinotti, Possenti; Knudsen (Bianchimano 87′), Botta, De Francesco; Carpentieri (Leonetti 62′), Coralli, Porcino. A disp.: Licastro, Isabello, Lo, Romanò, Mazzone, Tommasone, Tripicchio, Silenzi, Lancia. All.: Karel Zeman.

ARBITRO: Valiante di Salerno

AMMONITI: Cucinotti, Gianola, De Francesco, Russotto, Marchese
ESPULSI:

NOTE: Recupero 1-4

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