RIP Umberto Veronesi, il medico della speranza

Si è spento a 91 anni il medico che ha dedicato la propria vita agli studi nel campo dell’oncologia. Le sue ricerche conosciute e apprezzate in tutto il mondo.

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È morto oggi all’età di 91 anni (li avrebbe compiuti il prossimo 28 novembre) Umberto Veronesi. Il medico, oncologo, già ministro e senatore è deceduto nella sua casa di Milano circondato dai familiari, dalla moglie e i figli.

Da alcune settimane ormai le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate. Veronesi ha dedicato la propria vita alla lotta ai tumori.

E’ stato fondatore e presidente della Fondazione per la ricerca sul cancro che porta il suo nome, ministro della Sanità nel secondo governo Amato e senatore, ed era considerato il padre della chirurgia conservativa per la cura dei tumori del seno, tanto che per tutta la sua vita diede impulso alle ricerche sul melanoma.

Insomma il suo nome ha risuonato parecchio negli ultimi 20 anni in cui ha guidato l’IEO, l’istituto per la lotta al cancro che fondò nel 1994 con il finanziamento di un gruppo di alcune industrie italiane e che da subito si è avvalso del contributo derivante dalle donazioni.

E il suo nome sarà ricordato anche per le ricerche portate avanti, fin da quando nel 1969, all’Istituto dei Tumori di Milano, ha sperimentato la contrastata quanto applaudita “quadrantectomia”, un intervento conservativo, soft, con risultati estetici migliori, non deturpanti, per operare il tumore della mammella, nell’epoca in cui nessun chirurgo oncologo si sentiva di rinunciare alla mastectomia tradizionale.

Alla fine coloro che criticarono il medico e i suoi metodi troppo innovatori, a distanza di un quarantennio si sono dovuti ricredere, perché il nome di Veronesi resterà sempre legato a ricerche all’avanguardia nel campo oncologico e anche ad innumerevoli contributi scientifici e culturali riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Ultimamente era intervenuto, per mezzo di convegni e interviste, sul tema alimentare e sui cibi dannosi per l’organismo che dovrebbero essere totalmente evitati, come la carne rossa che non dovrebbe proprio essere consumata e le altre proteine animali, da ingerire con parsimonia.

In una recente intervista su Panorama aveva dichiarato a proposito della paura di morire “Beh, l’idea di dovere morire non mi piace come non piace a tutti. Ma piuttosto mi preoccupa il morire, vale a dire le fasi che mi porteranno alla fine della mia vita. In particolare temo di perdere la mia lucidità mentale e la mia coscienza”.

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