Missione ExoMars 2016: Schiaparelli è caduto. Esa, missione riuscita

Il LANDER Schiaparelli della missione ExoMars è caduto sul suolo di Marte. Per l’ESA si tratta comunque di una missione riuscita e già ci si prepara al 2020.

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Dopo la grande attesa che ha tenuto tutti gli addetti ai lavori ma anche il pubblico interessato, con il fiato sospeso, alla fine il LANDER Schiaparelli della missione ExoMars è caduto sul suolo di Marte.

I suoi retrorazzi hanno funzionato soltanto per tre secondi, e subito dopo il computer di bordo li ha spenti, come ha riferito Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo delle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Pare che la sequenza di atterraggio abbia funzionato fino al distacco dello schermo posteriore del paracadute, poi il computer di bordo ha deciso di spegnere i retrorazzi che hanno cessato di funzionare e… il nulla! Probabilmente il lander è precipitato.

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Però occorre precisare che per l’Agenzia Spaziale italiana si tratta di una missione riuscita, sia per quantità che qualità di dati ricevuti da Exomars.

Del resto l’Europa ha, comunque sia andata, un suo satellite nell’orbita di Marte, secondo le parole del presidente dell’Agenzia Spaziale italiana Roberto Battiston che ha detto “Il Trace gas orbiter è perfettamente in orbita e operativo, e quindi in grado di monitorare e trasmetterci i dati sulla composizione dell’atmosfera marziana; il lander Schiaparelli, che era un test, a quanto sembra ha eseguito tutte le manovre previste fino a pochi secondi dal contatto con il suolo, come l’apertura del paracadute, lo sganciamento dello scudo termico e l’accensione dei razzi di frenata. Ci mancano i dati sugli ultimi secondi sui quali i tecnici stanno lavorando. Complessivamente siamo incoraggiati a proseguire il lavoro per exomars 2020, uno degli argomenti fondamentali della ministeriale”.

Mentre per l’Esa e la Thales Alenia Space, l’azienda che ha costruito le sonde, ancora è tutto da verificare. È Stato avvalorato – fa sapere l’Esa – che i propulsori sono stati attivati brevemente e non si esclude che si siano spenti prima del previsto, ad un’altitudine che deve ancora essere determinata. Quindi attualemente è flebile, secondo l’Esa, la speranza di poter risentire il lander Schiaparelli che potrebbe anche essersi schiantato.

Resta comunque per l’Esa una missione riuscita quella ExoMars 2016 anche perché la sonda madre, Tgo (Trace Gas Orbiter) è entrata regolarmente nell’orbita marziana, opera in autonomia e quindi continuerà a raccogliere dati utili per preparare la missione del 2020 in cui è previsto l’atterraggio su Marte di un rover con una trivella, di fabbricazione italiana, che perforerà il terreno marziano fino a 2 metri di profondità alla ricerca di tracce di vita presente o passata.

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