In Sicilia nasce la prima filiera del fico d’India

In Sicilia nasce la prima filiera del fico d’India. L’assessore Cracolici: “rafforzare la capacità economica del comparto e l’export”

La firma del protocollo. Da sinistra a destra: Carmelo Danzì, responsabile del progetto SINERGIA, l'assessore regionale all'agricoltura Antonello Cracolici e Nuccio Barbera, sindaco di San Cono.
La firma del protocollo. Da sinistra a destra: Carmelo Danzì, responsabile del progetto SINERGIA, l’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici e Nuccio Barbera, sindaco di San Cono.

Sinergia – Il fico d’india e i sapori di Sicilia” un protocollo d’intesa tra i sindaci dei comuni siciliani di Belpasso, Roccapalumba, San Cono e Santa Margherita Belice per la  commercializzazione, la promozione e l’esportazione del frutto.  L’assessore regionale all’agricoltura Cracolici: “Rafforzare la capacità economica del comparto e l’export

Nasce in Sicilia la prima filiera regionale del fico d’India, uno dei prodotti tipici dell’area dei quattro poli produttivi più importanti dell’Isola: Belpasso, Roccapalumba, San Cono e Santa Margherita Belice.

A stabilirlo  è un protocollo d’intesa tra i sindaci dei suddetti comuni che hanno messo a punto una strategia condivisa tra i territori per la  commercializzazione, la promozione e l’esportazione del frutto attraverso una specifica animazione territoriale itinerante. E’ questo l’obiettivo del progetto “Sinergia – Il fico d’india e i sapori di Sicilia” presentato ieri 28 luglio 2016 nella sede dell’Assessorato regionale Agricoltura di Palermo alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici e dei sindaci dei comuni firmatari ed ha l’obiettivo di valorizzare un prodotto che rappresenta il made in Sicily nel mondo.
Tra gli obiettivi: estendere le aree di coltivazione del fico d’India in Sicilia, coinvolgendo tutte le realtà istituzionali interessate ed attivare specifiche campagne di promozione per rafforzare la capacità economica del comparto e l’export.
Un trend di crescita del 7% all’anno, una superficie coltivata di 2.400 ettari in tutta la regione, il 75% concentrata nei comuni di Belpasso, Roccapalumba, San Cono e Santa Margherita Belice.
Dobbiamo lavorare – dichiara l’assessore regionale Cracolicinon solo per estendere il calendario di disponibilità commerciale del frutto, ma anche per farlo conoscere. Per riuscire nell’intento è necessario mettere insieme i vari segmenti della filiera e coinvolgere i giovani e la ricerca applicata. Nella Misura 16 del PSR-Piano di Sviluppo Rurale regionale ho messo a disposizione risorse per l’attivazione di strumenti ad alto contenuto innovativo, come Reti d’Impresa che possano trasferire i risultati della ricerca al tessuto produttivo, facendo sistema“.
Nonostante la difficile congiuntura internazionale, l’assessore guarda con fiducia alle prospettive della Sicilia: “Nessun terrorista potrà mai arrestare la progressiva emersione di intere fasce della popolazione mondiale dallo stato di privazione e di bisogno, con tutto quel che ne consegue sull’esigenza di mangiare sempre meglio. Gli stessi flussi turistici sono sempre più mossi e orientati dalla qualità del cibo, alla ricerca della tipicità, dell’eccellenza e della connotazione territoriale. Da questo punto di vista, l’industria naturale del cibo siciliano gioca in serie A e intende continuare a farlo. Prodotto e territorio sono dunque le due gambe su cui costruire in nostro rilancio economico“.

Da sinistra a destra: Carmelo Danzì, responsabile del progetto SINERGIA, l'assessore regionale all'agricoltura Antonello Cracolici e Nuccio Barbera, sindaco di San Cono.
Da sinistra a destra: Carmelo Danzì, responsabile del progetto SINERGIA, l’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici e Nuccio Barbera, sindaco di San Cono.

A sua volta, Carmelo Danzì, responsabile del progetto SINERGIA dichiara: “La superficie specializzata isolana conta più di 3000 ettari di ficodindieto, senza trascurare i tanti impianti promiscui presenti alle pendici dell’Etna che fanno lievitare il dato sino a circa 5000 Ha, proiettando la coltura del ficodindia tra i comparti trainanti dell’ortofrutticolo siciliano anche dei prossimi decenni. Numerosi studi nel campo della nutraceutica si orientano a valorizzare i sottoprodotti dell’industria agroalimentare, ciò allo scopo di individuare ingredienti attivi utili al settore scientifico, come per esempio nel campo del “functional food“, del “medical” e della cosmetica. Gli stessi scarti di potatura hanno dimostrato un’elevata velocità metanogenica, che ci consentirà di procedere verso l’autosufficienza energetica, in linea con le indicazioni ambientali e di sostenibilità della comunità europea“.

Primo da sinistra Michele Germanà presidente dell'Agenzia del Mediterraneo, un consorzio di Gruppi di azione locale dell'Isola
Primo da sinistra Michele Germanà presidente dell’Agenzia del Mediterraneo, un consorzio di Gruppi di azione locale dell’Isola

Sono convinto che da soli non si vada da nessuna parte: per stare al passo con un mondo che corre, dobbiamo realizzare azioni di sistema condivise tra istituzioni e comparto produttivo per organizzare le filiere agroalimentari al fine di accedere ai mercati internazionali con strumenti innovativi – afferma Michele Germanà, presidente dell’Agenzia del Mediterraneo, un consorzio di Gruppi di azione locale dell’IsolaQuesto implica però un nuovo sistema di relazioni tra i vari apparati, sia regionali sia locali che possono condividere il quadro e concorrere a un obiettivo comune. L’obiettivo strategico per la programmazione 2014-2020, considerati i risultati tangibili delle attività promosse dai GAL siciliani e dall’Agenzia per il Mediterraneo, con i precedenti Piani di Sviluppo Locale nell’ambito di Leader, sarà il consolidamento dei risultati ottenuti, in particolare, con le azioni di sistema rappresentate dalle piattaforme “Nodo di Rete-Valore Sicilia“, “Il Passaporto del Gusto“, “Ruralità Mediterranea“, e la messa a punto di strumenti efficaci per supportare l’implementazione della appena costituitaRete Filiera Sicilia“, ulteriori vetrine ed e-commerce per la competitività sui mercati”.

 

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