25esimo Premio Monsignore Salvatore Giuffrida ad Alfio Zappalà

Una serata per celebrare il prestigio di un premio la cui storia dura ormai da 25 anni. Nel “Salone degli Specchi” del Palazzo di Città di Giarre si è consumato un evento promosso dalla compagnia teatrale “Carlo Parisi” di Macchia e imperniato sulla tradizione di un riconoscimento che ruota attorno a una figura apicale per il mondo parrocchiale macchiese: Monsignore Salvatore Giuffrida.

È, infatti, dal nome del compianto ex arciprete di Macchia che trae origine la denominazione di questo premio, ormai incardinato nel canovaccio degli appuntamenti storico-culturali della frazione. Su input di Lucia Cardillo, Presidente della compagnia teatraleCarlo Parisi“, ha preso quindi corpo una manifestazione giunta alla sua 25esima edizione e condotta da Graziana Nicodemo. Nel corso della serata, alla quale hanno partecipato, anche, il sindaco di Giarre Leo Cantarella, l’assessore alla pubblica istruzione Antonella Santonoceto, l’arciprete di Macchia Alfio Privitera e il Preside Girolamo Barletta, è stato evidenziato il potere aggregativo che il teatro ha esercitato sulla comunità parrocchiale macchiese durante il periodo del ministero pastorale di Giuffrida.

Come ha rimarcato anche il sindaco di Giarre Leo Cantarella, Monsignore Salvatore Giuffrida aveva saputo aprirsi ai giovani distinguendosi per la sua intraprendenza nella proposizione di attività che però non perdessero mai di vista l’accento spirituale del quale dovevano essere intrise. Il sindaco ha poi colto l’occasione per ricordare come la storia di Macchia sia stata scandita non solo da un personaggio autorevole come Giuffrida, ma anche da un uomo capace di coniugare l’arte della poesia con la padronanza del mondo giuridico: si tratta di Carlo Parisi, che aveva appunto dato il nome alla predetta compagnia teatrale nata dalle ceneri della filodrammatica S. Vito Martire.

Mentre Carlo fu un poeta innamorato di Taormina oltre che un giurista capace di guadagnarsi il ruolo di magistrato, il padre Pietro fu un notaio che rivestì un ruolo cruciale nella vita amministrativa di Giarre ricoprendo anche la carica di assessore. Cantarella ha poi ricordato quanto sottolineato un tempo dal proprio compianto padre (ex sindaco di Giarre) in riferimento al rapporto di reciproca interdipendenza tra Giarre e Macchia. Anche Monsignore Salvatore Giuffrida assurgeva a esempio di continuità territoriale in quanto appartenente ad una comunità come quella di Milo che all’epoca rientrava nel distretto di Macchia.

L’assessore alla cultura Tania Spitaleri ha invece precisato come passione, cura, rispetto dell’altro e gratuità siano stati gli ingredienti alla base della proficuità del lavoro svolto fino a ora dalla compagniaCarlo Parisi“. La capacità della predetta associazione culturale di taglio spirituale di aprirsi ai giovani senza trascurare gli inamovibili punti di riferimento del passato e quindi la sua abilità nel saper imporsi come anello di congiunzione tra passato e futuro, sono gli aspetti alla base dell’efficienza di un’organizzazione che agli occhi degli uffici regionali presenta una scheda ben più strutturata di altre.

Nel corso della serata, è stato conferito un premio al pianista Gabriele Capizzi, distintosi per essere arrivato primo al XII concorso internazionale Amigdala. Il giovane, frequentante l’Istituto musicale Brahms sotto la guida della maestra Agata Marino, ha eseguito con il pianoforte il brano “L’Egyptienne” di Rameau. Conferiti invece i premi maschera d’argento alla soprano Daniela Rossello e al direttore artistico nonchè direttore d’orchestra macchiese Daniel Zappa. Consegnato un premio anche al direttore artistico Salvatore Sposito. Il PremioMonsignore Salvatore Giuffrida” è stato invece assegnato al manager culturale e attore Alfio Zappalà per aver determinato la resurrezione del teatro giarrese grazie alla riapertura del cineteatro Garibaldi e alla riqualificazione del teatro Rex, adesso fruibile anche come cinema.

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