ZŌ CENTRO CULTURE CONTEMPORANEE: AltreScene, palcoscenico della contemporaneità

Zō centro culture contemporanee riparte con la programmazione della rassegna di arti sceniche contemporanee che fino a dicembre propone nove spettacoli.

La preview prende il via  nel weekend 15-17 ottobre con la compagnia torinese Stalker Teatro, da oltre quarant’anni attiva  nel campo del teatro d’innovazione, che porterà a Catania due spettacoli  Box, cara mamma caro papà” (per bambini e famiglie) e “Drama Sound City

Una preview lunga nove spettacoli, per riassaporare il gusto di tornare a teatro e riprendere la sana abitudine di assistere agli spettacoli dal vivo. Zō centro culture contemporanee di Catania, primo centro di programmazione multidisciplinare riconosciuto dal Ministero della Cultura in Italia e giunto al suo ventesimo anno di attività, riparte con la programmazione di AltreScene, la rassegna di arti sceniche contemporanee che, con quindici edizioni all’attivo, si conferma uno dei più importanti cartelloni di teatro contemporaneo in Sicilia.

Nove gli spettacoli in calendario dal 15 ottobre all’11 dicembre per la rassegna totalmente autoprodotta (la Regione Siciliana dal 2014 ha inaspettatamente soppresso il sostegno alle attività di programmazione delle rassegne teatrali), che riprenderà poi nel 2022 con altri spettacoli, ancora in via di definizione.

La rassegna prende il via venerdì 15 ottobre con la Compagnia Stalker Teatro che sarà protagonista di AltreScene per tutto il weekend, prima con lo spettacolo per famiglie “Box, cara mamma caro papà (venerdì 15 ottobre ore 17.30, 18.30 e 19.30; sabato 16 ottobre ore 17.30 e 18.30; domenica 17 ottobre ore 16.30 ) e poi con Drama Sound City (sabato 16 ottobre ore 21 e domenica 17 ottobre ore 18.30).

La compagnia torinese, fondata nel 1975 da Gabriele Boccacini e Adriana Rinaldi, da oltre quarant’anni è attiva nel campo del teatro d’innovazione, ed ha sviluppato la propria ricerca nel rapporto tra teatro e arti visive producendo spettacoli ed eventi performativi partecipati, con una forte vocazione sociale, che spesso prevedono il coinvolgimento diretto degli spettatori.

A Catania Stalker Teatro proporrà per tre giorni, per un totale di sei repliche, “Box. Cara mamma, caro papà”, spettacolo per bambini e famiglie che attinge al classico studio di Vladimir Propp sui racconti popolari e il “viaggio dell’eroe”, risale alle origini del processo narrativo, individua i temi e gli stereotipi della diversità per dare vita a uno spettacolo intrigante e con un finale a sorpresa. Un grande gioco che parte da scatole di legno piene di oggetti il cui scambio, da un performer all’altro (in scena Sara Ghirlanda, Dario Prazzoli, Stefano Bosco, Erika di Crescenzo), determina i ruoli della performance, tutte figure tradizionali della fiaba popolare come il Re, la Regina, il Figlio, la Bella Fanciulla e l’immancabile Mostro. Firma il concept dello spettacolo Gabriele Boccacini, la partitura originale e musica dal vivo è di Riccardo Ruggeri mentre la direzione tecnica è di Sancio Sangiorgi.

Box. Cara mamma, caro papà” è una produzione di Stalker Teatro in collaborazione con Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Dipartimento Educazione, Ministero dei Beni Culturali, Regione Piemonte, Comune di Torino.

Al termine dello spettacolo – adatto a bambini dai sei anni in su – la compagnia torinese terrà un workshop di costruzione di maschere. I bambini che hanno assistito allo spettacolo (e gli adulti che vorranno partecipare) saranno guidati nella costruzione di simpatiche maschere da poter indossare, e con le quali inventare una storia nuova e originale.

Sabato 16 e domenica 17 ottobre la Compagnia Stalker Teatro porterà in scena anche “Drama Sound City”, un evento visionario rivolto a un pubblico ampio, un ponte tra arte performativa e musica elettronica che prende spunto dalle suggestioni raccolte nelle periferie della città: una visione sulla città e sul nostro ruolo sociale che non potrà lasciare indifferenti. Una performance dal forte impatto visivo e musicale che si rivolge a un pubblico eterogeneo, curioso e attento alle novità.

Lo spettacolo, di cui firma il concept Gabriele Boccacini, vede in scena Stefano Bosco, Dario Prazzoli ed Elena Pisu. La voce fuori campo è di Adriana Rinaldi, la partitura originale di Simone Bosco – Ozmotic, il disegno luci di Andrea Sancio Sangiorgi. “Drama Sound City” è una produzione di Stalker Teatro con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Comune di Torino.

La programmazione di AltreScene prosegue con “Longa è a jurnata” di Mana Chuma Teatro (30 ottobre); “Cuore di cane” della Compagnia Licia Lanera (5 novembre); lo spettacolo di danza “L’inquieta (libertà)” di Megakles Ballet (6 e 7 novembre); “Lunaria”, dal racconto di Vincenzo Consolo, di Lunaria Teatro (12 e 13 novembre); “Mi chiamo Maris e vengo dal mare” di Retablo Teatro (25 novembre); “L’avare, d’aprés Moliére” di Tabola Rassa (in collaborazione con Palco Off, dal 3 al 5 dicembre); “Amore di Ruggiero e Bradamante” dei Figli d’arte Cuticchio (11 dicembre).

La programmazione di AltreScene quest’anno viene divisa in due tranche a causa dell’indeterminatezza dovuta al Covid e per dare ancora spazio alla rassegna Seltz, aperta alle realtà artistiche del territorio. Uno dei punti di forza di Zō centro culture contemporanee (sul web www.zoculture.it) è la collaborazione con le associazioni teatrali siciliane, che quest’anno ha i suoi cardini nella rete teatrale Latitudini, per la circuitazione degli spettacoli, nella compagnia Casa di Creta per il teatro per l’infanzia e in Palco Off per la programmazione di eventi.


Zō centro culture contemporanee, però, non vive solo di programmazione, ma svolge attività didattica e di formazione, di innovazione e inclusione sociale, residenze di creazione e progettazione. Attualmente Zō è capofila, in partnership con realtà italiane ed europee (Germania, Slovacchia e Ucraina) di “Cantieri in Movimento – Industrial Heritage Soundscape”, progetto vincitore del bando ministeriale Boarding Pass 2021 per la valorizzazione di siti di archeologia industriale attraverso le arti dal vivo e i linguaggi multimediali.

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