La stagione 2018-19 di Taormina International Music Festival si è inaugurata con grande concorso di pubblico la sera di sabato primo settembre, nei locali del teatro San Giorgio della celeberrima cittadina della costa jonica, con un “Gran Galà dell’Opera”, presentato dal Direttore Artistico Giuseppe Giorgianni
Nato come teatro della attigua chiesa, il San Giorgio, dalla acustica più che buona, curato nei particolari e strategicamente ubicato al centro del paese (dietro il bar Mokambo e corso Umberto), ospita negli ultimi tempi numerosi spettacoli di varietà canoro (oltre che di filodrammatica), i quali richiamano artisti locali e nazionali, concorrendo a dare smalto al già noto luogo in aggiunta agli spettacoli estivi del teatro Antico. Il Galà del Music Festival taorminese ha visto esibirsi il soprano Elisabetta Zizzo, il soprano Maria Grazia Tringale, il tenore Angelo Villari, con al pianoforte il Maestro Antonio Gennaro.
Furono eseguite arie d’opera da Puccini, Leoncavallo, Offenbach, Verdi, Gastaldon, Lehar, Bellini. Taormina, ove per molteplici ragioni siamo “di casa”, è un luogo dell’anima più che ridente località turistica: “scoperta” a fine Ottocento (prima era un paesino agricolo sconosciuto se non per le vicende medievali delle guerre contro i mussulmani) dal tedesco Wilhelm Von Gloeden, fu resa celebre nel secondo Novecento da autori come Truman Capote (che ivi scrisse il romanzo breve “Colazione da Tiffany”) e soggiorno di “divine” quali l’inarrivabile Greta Garbo, accompagnata dal medico ecologista Gayelord Hauser.
Noi ricordiamo passeggiare sul corso dedicato a Sua Maestà il Re “buono” Umberto I, nelle giornate in cui il Festival del Cinema era diretto da Gian Luigi Rondi, celebrità come Alberto Sordi, Vittorio Gassmann, Monica Vitti, Ugo Tognazzi… altri tempi. Vero è che bisogna andare avanti poiché come si diceva un tempo, “chi si ferma è perduto”: dunque con grande gioia abbiamo potuto apprezzare lo spettacolo d’apertura della rassegna di cui sopra, anche perché -in tempi nei quali tutti, anche gli artisti di primo ordine, si presentano “microfonati” al proscenio- finalmente udimmo voci reali, senza filtri elettrici. I tre artisti, anche per l’agevolezza del luogo, non ebbero bisogno di amplificazione: ciò permise di cogliere la loro intiera ampiezza tonale e timbrica .
Diciamo subito che la corretta e luminosa vocalità di Elisabetta Zizzo, che dal “sogno di Doretta” passò agevolmente a “tace il labbro”, lascia il segno, segnalandosi per la tecnica evidente, lo studio intenso che si nota dietro ogni nota, l’ampiezza del registro e l’intensità del flusso vocale, che ne fanno una promessa della lirica siciliana. Similmente può dirsi di Maria Grazia Tringale, soprano dalle note diverse dalla Zizzo però notevoli e -si nota adesso- curate anche nella presenza recitativa: questo dimostra il miglioramento dell’artista che sta progredendo nel suo cammino. Ciò apprezziamo alquanto, poiché nel dicembre 2016 chi scrive ebbe modo, nel corso di un evento, di ottenere che la Tringale si esibisse nella sala musica del Museo Belliniano di Catania (recital in tal luogo accadono molto raramente); sicché intonando nella serata di sabato primo settembre, la notissima aria di “Casta Diva” -che ella ha eseguito in tensione ma con più che buoni risultati- possiamo dire che il “genius loci” belliniano le sta portando fortuna.
Il tenore Angelo Villari ha voce possente e dai toni alti, adatta a canzoni di scena quali “Granada” che ha infatti eseguito agevolmente: meno nei toni bassi in cui a volte s’ingola: ma compensa con il recitativo simpatico. Alfine l’accompagnamento del Maestro Gennaro fu brillante e gradevole; per i turisti presenti, la più gran parte stranieri (come deve essere a Taormina, specie d’estate) gli artisti intonarono una parodia mimica dal film Il Padrino” che, se a noi non fece certo un effetto piacevole, per gli stranieri è nota di colore da archiviare nella memoria. Laude quindi agli organizzatori che si impegnano per render concreta l’offerta musicale nella perla dello Jonio, aumentandone la già ampia visibilità.