La Baroque Chamber Orchestra con Enzo Ligresti al violino solista per Le Quattro Stagioni di Vivaldi

Sulla terrazza del Museo Diocesano, in occasione dell’892° anniversario del ritorno delle reliquie della Santa Patrona, sarà eseguito il più noto ciclo di composizioni vivaldiane: quattro concerti ispirati ciascuno ad una stagione dell’anno, dalla raccolta “Il cimento dell’armonia e dell’invenzione”

Enzo Ligresti
Il più noto ciclo di composizioni vivaldiane risuonerà sulla Terrazza del Museo Diocesano di Catania, venerdì 17 agosto, per l’evento organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana in occasione di Sant’Agata d’Agosto con cui si celebra l’892° anniversario del ritorno delle reliquie della Santa Patrona in città. Un evento esclusivo, che ha registrato il tutto esaurito lo stesso giorno dell’annuncio, che permetterà di assistere all’uscita del Busto reliquiario e dello spettacolo di fuochi pirotecnici su piazza Duomo, da uno dei luoghi panoramici più prestigiosi e suggestivi della città.
Subito dopo lo spettacolo pirotecnico la Baroque Chamber Orchestra (che raccoglie i migliori talenti giovanili emersi dalle realtà dei Conservatori siciliani e di cui è primo violino il M° Giovanni Anastasio) con Enzo Ligresti al violino solista (docente al Conservatorio di Vicenza che vanta illustri collaborazioni come quella con il pianista Aldo Ciccolini e il violoncellista Rocco Filippini) eseguirà “Le Quattro stagioni” di Antonio Vivaldi.
Si tratto di quattro concerti per violino solista concertante e orchestra da camera d’archi, ispirati ciascuno ad una stagione dell’anno, che fanno parte dell’opera n. 8 della raccolta “Il cimento dell’armonia e dell’invenzione” (1725).
Le Quattro stagioni di Vivaldi, uno dei primissimi esempi di musica descrittiva, rappresentano le scene della natura in musica: nella Primavera si possono sentire il canto degli uccelli, il temporale, il sonno del pastore, l’abbaiare del cane, il fruscio delle foglie. La violenta tempesta è la protagonista dell’Estate, quel temporale che spezza le teste al grano ormai maturo e interrompe la calura estiva. Bacco è la voce dell’Autunno, i “dormienti ubriachi” sono la pagina musicale centrale della stagione, che si caratterizza per una g enerale atmosfera trasognante, mentre l’immobilità e la pace, seppur accompagnata dal freddo e dal gelo, è il motivo ricorrente dell’Inverno, che offre il tempo per meditare, davanti al fuoco, con serena rassegnazione e accettazione, sull’arrivo della nuova Primavera.
​Il ciclo si apre in maniera gioiosa e luminosa con “La Primavera” (Concerto n. 1 in mi maggiore RV 269): il tema iniziale, che funge da ritornello, ha la verve della spensierata danza di corte interrotta di volta in volta dal canto degli uccelli o dai nuvoloni all’orizzonte resi dagli squarci solistici del violino.
“L’Estate” (Concerto n. 2 in sol minore RV 315) grazie alle tonalità unificante e alla progressione degli stadi emozionali, conduce l’ascoltatore ad un climax di sensazioni assolutamente coinvolgenti ed esaltanti, rese dalla scrittura musicale con effetti quasi “visibili”. In “L’Autunno” (Concerto n. 3 in fa maggiore RV 293) il protagonista è l’uomo che si gode i frutti del suo lavoro: il raccolto, il vino, la selvaggina. In autunno l’uomo può divertirsi, può lasciarsi andare agli eccessi, può sprofondare in un meritato riposo e può anche dimostrare la propria prestanza.
Un incipit privo di melodia annuncia, invece, l’arrivo de “L’Inverno” (Concerto n. 4 in fa minore RV 297) caratterizzato da aspre dissonanze: un’articolazione secca che si scioglie nervosamente nelle sembianze della furia del vento e del gelo. Ma ecco il calore di un riparo: una serena melodia di “benvenuto” conforta, mentre le gocce di pioggia, descritte con i pizzicati dei violini, rimbalzano lontane, mentre fuori la musica scivola sul ghiaccio (Allegro finale) ed è in balia dei venti.
Enzo Ligresti Diplomato nel 1989 al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia sotto la guida di Aldo Nardo con il massimo dei voti, nel 1991 ha conseguito presso l’Accademia Internazional e Superiore di Musica di Biella il relativo diploma sotto la guida di Corrado Romano con esito di “Eccellente con menzione speciale”. Successivamente sempre con Corrado Romano ha frequentato il Conservatorio di Ginevra e nel 1994 si aggiudica il Primo Premio di “Virtuosité” con menzione speciale. Successivamente si è perfezionato con Giuliano Carmignola e ha frequentato l’Accademia “Stauffer” di Cremona con Salvatore Accardo. Premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ha effettuato diverse registrazioni discografiche, collaborando anche con il Maestro Aldo Ciccolini, alcune delle quali prime registrazioni mondiali.
Attualmente è docente di ruolo al Conservatorio di Musica ” Arrigo Pedrollo” di Vicenza. Nel 1992 ha collaborato con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze in qualità di spalla dei secondi violini. L’artista ha effettuato diverse registrazioni discografiche, collaborando anche con il pianista Aldo Ciccolini e il violoncellista Rocco Filippini , alcune delle quali prime registrazioni mondiali.
Svolge un’ intensa attività concertistica come solista e in formazioni cameristiche sempre con grande consenso di pubblico e stampa. Collabora con l ‘orchestra dei “Solisti Veneti” con cui ha svolto una intensa attività concertistica, anche in ruoli solistici. È membro fondatore e primo violino del Quartetto Archimede, e collabora con affermati musicisti di varia nazionalità, tra i quali Rocco Filippini, Bruno Canino, Maxence Larrieu, e altri. Baroque Chamber Orchestra E’ un ensemble strumentale nato nel 2016, specializzato nell’esecuzione del repertorio barocco, che raccoglie i migliori talenti giovanili emersi dalle realtà dei  Conservatori siciliani. La formazione si è esibita con successo per importanti associazioni concertistiche e Festival, riscuotendo sempre unanimi consensi di pubblico e critica. I componenti dell’orchestra si avvicendano spesso nei ruoli solistici, che sono spesso affidati importanti interpreti del panorama internazionale.
Accanto al repertorio barocco, l’ensemble si cimenta spesso nel repertorio contemporaneo per il quale vanta diverse prime esecuzioni assolute e musiche appositamente dedicate da compositori italiani e stranieri. Nelle prime parti dell’Orchestra figurano solisti che si sono distinti in importanti concorsi Nazionali ed Internazionali. Primo violino dell’orchestra è il M° Giovanni Anastasio.
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