XVII Kermesse di moda teatrale, consegnati i riconoscimenti

Un’edizione dedicata alla Notte delle Stelle Cadenti, a tutti quegli artisti scomparsi ma ancora vivi nei nostri cuori come Fabrizio Frizzi, Laura Biagiotti, Gianni Versace, Gianfranco Ferrè, Giorgio Albertazzi, Pino Daniele, Valerio Negrini, Mango

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“Credere alla bellezza dei propri sogni fino al punto di darne forma e concretezza”. Questo il saluto dai microfoni di Villa Pantò di Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, al numeroso pubblico della XVII kermesse di Moda Teatrale organizzata su iniziativa della professoressa Liliana Nigro, docente di Storia del Costume dell’Accademia di Belle Arti di Catania,  e promossa dall’Accademia di Belle Arti con il sostegno di Maison Du Cochon, Show Business Catania, Nino Manuli Disco Express e Alfa-Nicotra Formazione.
Un’edizione dedicata alla Notte delle Stelle Cadenti, a tutti quegli artisti scomparsi ma ancora vivi nei nostri cuori come Fabrizio Frizzi, Laura Biagiotti, Gianni Versace, Gianfranco Ferrè, Giorgio Albertazzi, Pino Daniele, Valerio Negrini, Mango, che ha visto sfilare, sullo sfondo della particolare scenografia realizzata da Aldo Zucco, tra gli infuocati applausi del numeroso pubblico presente, oltre duecento abiti e costumi teatrali disegnati e creati da ben settanta allievi dell’Accademia di Belle Arti appositamente per l’elegante serata di gala.

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“Da diciassette anni la kermesse di moda teatrale- dichiara orgogliosa Liliana Nigro coadiuvata dalla direzione tecnica degli assistenti Iolanda Manara, Stefania Giuffrida, Giulia Riga, Roberto Di Mauro, Veronica Maugeri, Roberto Vinciguerra, Lidia Di Mauro e Piero Giuffrida- è diventata un appuntamento irrinunciabile per i catanesi in cui arte, moda, cultura e grandi eccellenze siciliane che si sono distinte per il loro impegno umano e professionale s’incontrano per dare vita a qualcosa di veramente unico e speciale”.

Per aver saputo commuovere ed emozionare con la precisione di un cecchino arrivando direttamente al cuore del numeroso pubblico fino a sconvolgere le pieghe più recondite della propria animaraccontando il dialogo tra il figlio e la madre morente la pièce “Un momento difficile” tratto dalle pagine di “Stanze di famiglia” del drammaturgo triestino Furio Bordon diretto magistralmente da Giovanni Anfuso per una coproduzione Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ed interpretato da Massimo Dapporto, Ileana Rigano, Debora Bernardi e Francesco Foti riceve il premio come Miglior Spettacolo dell’anno. Ritirano il premio, una grafica realizzata dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti, Ileana Rigano, superba protagonista nel ruolo dell’anziana madre, Angelo D’Agosta, aiuto regia, e Massimo Dapporto in collegamento telefonico da Roma. “Il successo di questo spettacolo- racconta emozionata Ileana Rigano- che da gennaio sarà in tour per tutta l’Italia è dovuto ad un ottimo gruppo di lavoro, che ha lavorato incessantemente affinchè potessimo donare al pubblico uno spettacolo attento e sensibile”. Il grande affetto della platea di Villa Pantò abbraccia Massimo Dapporto che ringrazia il pubblico siciliano da sempre generoso ed affettuoso con lui sin dalla prima tournee in Sicilia.

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Per aver saputo coniugare l’attività di formazione con l’innovativa produzione di spettacoli sempre interessanti e coinvolgenti come, fra i tanti, un inedito “Fu Mattia Pascal” o “Gli Innamorati” di Goldoni catapultati nel mondo degli anni sessanti favorendo il graduale inserimento degli allievi nel mondo del lavoro e dando loro le basi per affrontare il complicato e affascinante mondo del teatro e dell’arte Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi fondatori dell’Associazione Buio in Sala Acting School si aggiudicano il premio sezione “Sviluppo Culturale”. “Buio in Sala quest’anno festeggia dieci anni di attività- dichiara Massimo Giustolisi- e il riconoscimento dell’Accademia di Belle Arti è per noi stimolo di forza e d’impegno sempre più grande, per fornire ai nostri ragazzi le basi necessarie per poter affrontare in modo sicuro il bello e il brutto del mestiere dell’attore”.

A Miko Magistro straordinario interprete pirandelliano e superbo protagonista degli spettacoli più intensi ed emozionanti del Teatro Stabile e del Brancati ed espressione più alta del nostro Teatro e della Sicilia va il Premio “Teatro e Spettacolo”. “Ringrazio l’Accademia di Belle Arti che ha deciso di conferirmi questo premio- afferma l’intenso protagonista di spettacoli memorabili come “Il Gallo” o “Il Berretto a Sonagli”-, senza sapere che una delle mie più grandi passioni forse prima della recitazione è il disegno ed essere premiato da un’Ente pubblico che si occupa di arte è un piccolo grande sogno che si realizza”.

Per aver saputo raccontare con la sua arte la Sicilia in maniera trasversale ed eterogenea l’intera commissione dell’Accademia di Belle Arti all’unanimità premia Manuela Ventura come Personaggio Femminile dell’anno che con la sua Teresa Strano in “Questo nostro amore 80”, Tina Chinnici in “È così lieve il tuo bacio sulla fronte” il film tv dedicato a Rocco Chinnici e Cettina Centamore “In prima che la notte” il film di denuncia dedicato a Pippo Fava ha emozionato e conquistato tutti per bravura e spontaneità. “È stato un anno importante ricco di tante soddisfazioni- sottolinea Manuela Ventura- ma i premi ricevuti nella propria città è fonte di grande gioia, perché l’affetto della propria gente è ossigeno per chi fa questo lavoro”.

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Personaggio maschile dell’anno Francesco Foti, protagonista dello spettacolo “Un momento difficile” e straordinario interprete della pluripremiata serie “Il cacciatore” nel ruolo del giudice Carlo Mazza, che pur non essendo presente a causa del cambio data dovuto al maltempo saluta il proprio pubblico tramite video: “Felice ed onorato di essere l’uomo dell’anno confermando che momenti come questi sono la miglior ricompensa per chi fa questo lavoro”. A Salvo Saitta, patriarca del Teatro dei Saitta, insieme al figlio Eduardo e alla nipote Caterina, va il premio alla carriera per aver speso sin dal primo debutto avvenuto cinquant’anni fa una vita in nome dell’arte. “Questo è un mestiere difficile ed appassionante- dice Salvo Saitta guardando con affetto il figlio Eduardo, prosecuzione naturale del talento paterno- ma l’amore per il teatro è come un virus a cui non c’è rimedio che ti avvolge in un abbraccio eterno”. Grandi consensi per le esclusive creazioni della Maison Amelia Casablanca e Giovanni Cannistrà Couture, che insieme alla Compagnia di Danza Storica Harmonia Suave e il campione del mondo di rugby Orazio Arancio hanno impreziosito la cerimonia di premiazione dando appuntamento alla XVIII edizione.

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