MONDIALI

Dati, curiosità e molto altro in questo piccolo speciale sui Mondiali di Russia, al via domani con la squadra ospitante che affronterà l’Arabia Saudita 

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Mancano solo ventiquattro ore, ormai, all’avvio della ventunesima edizione del Mondiale di calcio in Russia, dove le trentadue squadre qualificatesi negli ultimi due anni, sono pronte a darsi battaglia con l’intento di cucire, il prossimo 15 luglio, la stellina dorata sulla propria casacca. Sette delle otto squadre laureatesi campioni del mondo saranno presenti e non credo che sia difficile sapere chi sia l’unica esclusa.

Ma chi sono le favorite per la vittoria finale e chi, soprattutto, può essere la vera grande sorpresa di questa competizione?

Di certo la prima è il Brasile. La storia della Celecao parla già da sola. Compagine più titolata (ben 5 volte)  e assente dal “tetto del mondo” dal 2002, quando nel mondiale di Giappone/Corea l’undici di Scolari si impose sulla Germania per 2-0 grazie alla doppietta personale del Fenomeno, siglata nella ripresa. I verdeoro, quest’anno, si presenteranno in Russia con dei veri e propri fenomeni capaci di risolvere un match da soli. Vedi Neymar e Gabriel Jesus, supportati da Coutinho (Barcellona) e da due delle migliori rivelazioni di questo campionato, ovvero Firmino (Liverpool) e Douglas Costa (Juventus). Sul reparto difensivo, a maggior ragione in porta, i sudamericani si ritrovano tre ottime saracinesche; Alisson (Roma) il quale è nella lista della spesa del Real Madrid per la prossima annata, Ederson (Manchester City) capace di soffiare il posto da titolare a Claudio Bravo nei Citizens e, Cassio (Corinthians) campione del mondo per club 2012 e, considerato come uno dei migliori estremi difensori della Serie A brasiliana.

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La seconda è sicuramente la Spagna anche se, proprio questa mattina, è arrivata la notizia bomba dell’esonero del CT Lopetegui e dell’arrivo sulla panchina delle furie rosse di Fernando Hierro (direttore tecnico della Nazionale) a causa del suo passaggio al Real Madrid al termine del Mondiale. Scelta non condivisa dalla federazione spagnola, la quale ha deciso di sollevare il selezionatore dal proprio incarico a sole quarantotto ore dall’inizio dell’avventura russa, per non destabilizzare un ambiente che parte come favorito alla vittoria finale. Tornata, infatti, fra le migliori squadre al mondo dopo il non perfetto Europeo del 2016, la Nazionale dell’ormai ex Lopetegui, si è potuta permettere di lasciare “a casa” giocatori del calibro di Fabregas e Morata, portandosi con se nella trasferta russa, calciatori che hanno saputo inserire tasselli importanti nella loro carriera calcistica. Chi sarà l’uomo cardine di questa formazione però? Difficile da sceglierne uno, ma se consideriamo ciò che abbiamo potuto costatare in questi ultimi mesi sul rettangolo verde, è di certo Isco (Real Madrid) uno dei più in forma della Roja. La Spagna, campione del mondo per la prima ed ultima volta nel 2010 contro l’Olanda, sarà la diretta antagonista del Brasile per la vittoria finale.

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Al terzo posto va la Germania. I tedeschi sono campioni del mondo in carica e detentori dell’ultima edizione della Confederations Cup e non hanno intenzione di andare in Russia solo per vacanza. La Nazionale di Low, cercherà di difendere il titolo con le unghia e con i denti, anche se mancano davvero tanti dei protagonisti della vittoria a Rio di quattro anni fa. Schweinsteiger, Lahm e Klose, sono solo alcuni dei grandi assenti. Fra coloro, invece, che vedranno le partite dal televisore c’è Sané (Manchester City). Difficile e quasi impossibile da commentare questa scelta del CT, considerando che l’esterno della squadra di Guardiola è stato nominato miglior calciatore giovane dell’anno in Premier League ed ha contribuito grazie alle sue prodezze da assist-man e  da finalizzatore alla vittoria finale del Man City.

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Per Portogallo, Francia e Argentina la possibilità di portarsi a casa la Coppa del Mondo è concreta ma certamente le possibilità di riuscita sono minori. La prima, campione d’Europa in carica, può contare come primo aspetto positivo la presenza di Cristiano Ronaldo. Tutti sappiamo cosa CR7 è capace di fare quando si trova il pallone fra i piedi e, tutti siamo consapevoli che nessuna difesa avversaria ha voglia di ritrovarselo contro. Ma il Portogallo non è un solo giocatore e, in rosa, ci sono tanti che hanno voglia di riscattare un campionato mediocre come Joao Mario, trasferitosi al West Ham dopo non aver inciso in Italia con la casacca dell’Inter. Fra le fila portoghesi è Cancelo (Inter) uno dei grandi assenti, il quale non è stato inserito fra i migliori 24 da Santos, anche dopo aver trascorso in nerazzurro un ottimo finale di stagione.

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La Francia vuole andare in Russia per vincere, ma sa che davanti a se si ritroverà blasoni molto più in forma (come le squadre citate precedentemente) e che il reparto difensivo lascia ancora qualche lacuna come visto nelle ultime amichevoli disputate in questi mesi pre-mondiale. Le armi di forza dei blues, però, possono ritrovarsi  in attacco, grazie ai trascinatori Griezmann e Mbappe; con il giovane ventunenne del PSG che indosserà la casacca numero 10 nella massima competizione calcistica dopo Platini, Zidane e Govou. In più, la Francia ha voglia di riscatto dopo aver perso l’ultima finale europea, in casa, contro il Portogallo, per tornare a far gioire i propri sostenitori per un ambito trofeo.

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L’Argentina è la più difficile da analizzare. Davanti potrà contare su: Messi, Aguero, Higuain e Dybala, ma sappiamo che tutti i talenti dei bicampioni del mondo, spesso, hanno faticato ad imporsi con la casacca della Nazionale rispetto alle prestazioni con i propri club. Restano a casa i due attaccanti dell’Inter, Icardi e Lautaro Martinez, preferiti alla coppia bianconera campione d’Italia. Alcune polemiche sono sorte, soprattutto sulla scelta di portare in Russia ad Higuain piuttosto che Mauro Icardi, considerando che il numero nove del biscione ha realizzato ben 29 gol in Serie A vincendo la classifica marcatori. Higuain, però, sappiamo che anch’egli può essere in grado di far vincere la propria squadra da solo e, chissà se proprio lui riesca a trovare quel riscatto mancato nel finale di stagione, proprio in Russia durante la fase a gironi, dove l’AFA se la vedrà contro: Islanda, Croazia e Nigeria.

Presentate le possibili vincitrici, chi invece,  potrà essere una sorpresa?

Per citare qualcuna delle Nazionali che potrebbe agguantare un buon piazzamento al termine del Mondiale abbiamo: Belgio, Polonia, Svezia, Colombia e Senegal.

Belgium v Czech Republic - International Friendly

Beh, la compagine di Roberto Martinez ha già suscitato innumerevoli scalpori in questo pre-mondiale a causa della mancata convocazione in Nazionale di Nainggolan (Roma). Il CT infatti non si è di certo guadagnato il consenso dei propri tifosi dopo questa scelta e, adesso, è nell’occhio del ciclone e in molti sono pronti ad additarlo in caso di una cocente delusione in Russia. Fra le armi  dei “Red Devils” ci sono, Lukaku, il quale si è preso ormai da due stagioni le redini del reparto offensivo del Manchester United; Mertens, uno dei massimi esponenti del “Sarrismo Napoletano” degli ultimi anni, che  grazie alle sue doti balistiche ha realizzato (fino ad ora) 90 gol con la casacca Azzurra.

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La Polonia e la Svezia le potremmo anche indicare sullo stesso piano, considerando che entrambe le Nazionali possono contare solamente su alcuni elementi di spicco come Lewandowsky e Milik (POL) o Granqvist e Toivonen (SVE). Con gli scandinavi, però, carichi moralmente dall’arrivo in Russia successivo alla vittoria ai danni dell’Italia durante lo spareggio. Da ricordare, anche, la mancata esclusione di Ibrahimovic fra le fila dei 24 convocati dei gialloblu.

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Sulla Colombia, invece, sappiamo che la forza principale della Nazionale sudamericana si trova maggiormente in avanti, grazie a calciatori del calibro di: Muriel (Siviglia) reduce da una buona stagione in Spagna dopo il suo trasferimento dalla Sampdoria, terminata con 28 presenze e 7 gol; il secondo è Falcao (Monaco). Vero che l’ex Atletico Madrid non sia più il talento di una volta, ma davanti è capace di risolvere la partita da solo quando la buona occasione gli si presenta. Terzo e non meno importante è Cuadrado (Juventus). L’esterno bianconero (utilizzabile anche come terzino)  lo conosciamo tutti ormai e sappiamo che è in grado di ribaltare la manovra della squadra da solo grazie alla sua implacabile velocità ed alla “fantasia finalizzatrice” che lo rende unico nel suolo ruolo.

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Chiudiamo con il Senegal. Potrebbe sembrare utopico inserire la rosa africana fra le possibili sorprese di questa trasferta russa, ma se analizziamo alcuni dei singoli giocatori ed un girone non tanto ostico (Polonia, Colombia, Giappone), non è da escludere un approdo alla fase ad eliminazione diretta per  la rosa africana. Il primo è Koulibaly. Difensore del Napoli e punto fermo della difesa azzurra di “quest’era Sarri”. Capace di creare solidità e spessore in difesa e forte nel gioco aereo come spesso ha dimostrato in questi anni. Poi abbiamo Mané (Liverpool). Attaccante di razza pura, il quale è migliorato notevolmente dal suo passaggio ai Reds mettendo a segno 23 gol in 56 apparizioni dal 2016 ad oggi in Premier League e marcatore in finale di Champions nella sfortunata notte di Kiev.

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Fra le altre possibili sorprese della Nazionale del Senegal ci sono: Niang (Torino), Keita Baldé  (Monaco). Per l’ex Lazio sono 8 le reti messe a segno nella prima stagione di Ligue 1. Per ultimo inseriamo anche Mame Diouf, attaccante dello Stoke City che sotto porta può risultare letale per ogni portiere.

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