Luca Parmitano primo italiano al comando della Stazione Spaziale ISS

Luca Parmitano sarà il primo italiano al comando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) durante la seconda parte della sua seconda missione di lunga durata prevista per il maggio del 2019

Il siciliano Luca Parmitano, tenente colonnello decorato dell’Aeronautica militare italiana, aggiunge così un nuovo primato al suo curriculum che già vanta anche la prima “passeggiata fra le stelle” durante la missione del 2013, segnata anche dal rischio di diventare il primo uomo ad annegare nello spazio per un guasto alla tuta che causò l’allagamento del casco. Un’emergenza terribile e non preventivabile,  ma affrontata con assoluto sangue freddo. Prima di lui un’altra italiana, Samantha Cristoforettimissione ISS Expedition 42 / Expedition 43 Futura del 2014-2015, conseguendo il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni).

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“Sono onorato di essere stato scelto per questo ruolo – dice Parmitano, che sarà il terzo astronauta dell’Agenzia spaziale europea (ESA) al comando della Stazione spaziale Internazionale (ISS) – Essere il comandante delle persone più preparate ed esperte sulla Terra e fuori dalla Terra può generare timore. Il mio obiettivo sarà quello di mettere tutti nelle condizioni di lavorare al meglio delle loro possibilità. In fin dei conti, però, sarò responsabile della sicurezza dell’equipaggio, della Stazione e del successo dell’intera missione”.

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Nato a Paternò il 27 settembre 1976, Parmitano è stato selezionato come astronauta dell’ESA nel 2009. E’ stato poi stato assegnato nel 2011 come ingegnere di volo alla prima missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sulla ISS. Partito il 28 maggio 2013 per la missione Volare, ha trascorso 166 giorni nello spazio, portando avanti oltre 20 esperimenti e prendendo parte a due attività extra veicolari e all’attracco di quattro navette.  Diplomatosi al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania nel 1995, ha frequentato il quarto anno all’estero negli Stati Uniti, in California, grazie a una borsa di studio offerta da Intercultura. È entrato in Aeronautica Militare nel ’95 con il corso Sparviero IV frequentato presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Si è laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel 1999. Ha quindi portato a termine l’addestramento base con la U.S. Air Force alla Euro-Nato Joint Jet Pilot Training presso la Sheppard Air Force Base in Texas nel 2001. Al termine dell’addestramento di base come pilota, Parmitano viene assegnato agli AMX con il 13º Gruppo, 32º Stormo, ad Amendola dal 2001 al 2007. Durante questo periodo, ha ottenuto tutte le qualificazioni con tale velivolo, comprese Combat Ready, Four Ship Leader e Mission Commander/Package Leader.  Ha completato il corso JCO/CAS con la USAFE a Sembach in Germania nel 2002 e l’anno successivo si è qualificato come Ufficiale di Guerra Elettronica al Re.S.T.O.G.E. di Pratica di Mare.

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Come membro del 13º Gruppo ha ricoperto il ruolo di Capo Sezione Addestramento e di Comandante della 76ª Squadriglia volo. È stato EWO (Electronic Warfare Officer) del 32º Stormo. Ha completato il Programma di Leadership Tattica (TLP) a Florennes in Belgio nel 2005. Proprio durante il corso in Belgio, l’allora capitano Parmitano impattò con il suo AMX l’11 maggio 2005 contro un grosso volatile mentre volava sulla Manica. Pur con l’abitacolo quasi distrutto dall’urto, senza ausilio della radio, colpito dal flusso aerodinamico e tra grosse difficoltà, riuscì comunque a riportare il velivolo a terra, rinunciando a eiettarsi e colpendo con la sua impresa la comunità aviatoria. Per l’episodio venne decorato con la Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico. Nel 2007 è stato assegnato al Reparto Sperimentale di Volo e selezionato dall’Aeronautica Militare per diventare pilota collaudatore sperimentatore. Si è diplomato come Experimental Test Pilot alla EPNER, la scuola piloti sperimentatori francese a Istres. Nel luglio del 2009 Parmitano ha conseguito un Master in Ingegneria del Volo Sperimentale presso l’Istituto Superiore dell’Aeronautica e dello Spazio di Tolosa in Francia. Nel 2017 gli è stato dedicato l’asteroide 37627 Lucaparmitano (asteroide della fascia principale. Scoperto nel 1993 da Vincenzo Silvano Casulli).

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La carriera come astronauta

È stato selezionato come astronauta ESA nel maggio 2009. Viene incluso nell’equipaggio di riserva della missione Expedition 34, e infine selezionato come ingegnere di volo per le missioni Expedition 36 ed Expedition 37. Il 28 maggio 2013 è partito con la Sojuz TMA-09M dal Cosmodromo di Baikonur, Kazakistan, in direzione della Stazione Spaziale Internazionale. È il suo primo viaggio nello spazio ed è rimasto fino a novembre dello stesso anno insieme ai suoi compagni Fëdor Nikolaevič Jurčichin e Karen L. Nyberg.

La missione prevedeva la partecipazione di Parmitano ad almeno due passeggiate spaziali, la prima delle quali ha avuto luogo il 9 luglio 2013 con una durata di 6 ore e 7 minuti, diventando così il primo astronauta italiano a svolgere attività extraveicolari. La seconda, 16 luglio 2013, che si è interrotta anzitempo a causa di un problema tecnico: poco dopo l’inizio della sessione l’austronata ha riportato di avere dell’acqua all’interno del casco della tuta Extravehicular Mobility Unit. Dato che l’acqua continuava ad aumentare ed aderiva al volto di Parmitano causandogli difficoltà di visione e di respirazione (si stima che nel casco si fosse accumulato circa un litro e mezzo d’acqua), il direttore di volo David Korth ha ordinato ad entrambi gli astronauti di rientrare nel Joint Airlock.

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E’ la prima volta che un italiano sarà al comando della Stazione spaziale internazionale, e solo la terza volta per un astronauta dell’Esa in 18 anni di operazioni. “Sono onorato di essere stato scelto per questo ruolo, e allo stesso tempo sento la responsabilità dal compito”-ha commentato Parmitano- “Nella mia esperienza sono stato abbastanza fortunato da lavorare con leader che ho potuto osservare: farò del mio meglio per seguire il loro esempio e la loro guida per raggiungere questi obiettivi”.

L’astronauta italiano si sta preparando per il suo secondo viaggio nello Spazio eseguendo simulazioni e allenandosi con i nuovi esperimenti a cui prenderà parte. Ora si sta allenando in Russia sulla nuova navetta spaziale Soyuz che lo porterà in orbita insieme all’astronauta della Nasa, Andrew Morgan e al cosmonauta della Roscosmos, Alexander Skvortsov. L’equipaggio farà parte delle Expeditions 60/61 e Luca Parmitano subentrerà al comando della Stazione nella seconda parte della missione.

 

 

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