Nessuno potrà più indossare i numeri 8 e 24 nei Los Angeles Lakers. Ieri sera le due divise sono state appese al soffitto dello Staples Center
Quando un giocatore, di qualunque sport, ama una maglia, non ama quella casacca solamente nel momento in cui si lega a quel club con un contratto o, il weekend quando dovrà scendere in campo insieme ai propri compagni, i quali potranno cambiare team già a partire dalla prossima sessione. Ma, c’è chi ama una maglia come una famiglia, come una casa, come se fosse una seconda pelle che ogni domenica bisogna difendere come se fosse fatta di carne ed ossa.
Questo è quello che è stato per Kobe Bryant la divisa dei suoi Los Angeles Lakers. Quella maglia giallo-viola che dall’ormai lontano 1997, il cestista nato a Philadelphia nel 1978, ha indossato fino alla passata stagione, quando ha deciso definitivamente di appendere gli scarpini al chiodo e di abbandonare un mondo che lo aveva visto come uno dei maggiori protagonisti del basket a livello mondiale. Lo si può considerare come Michael Jordan uno che ha scritto la storia dell’Nba a livello internazionale.
Allo Staples Center, infatti, sono state appese al soffitto le due casacche indossate in questi venti anni dal campione dei Lakers, rispettivamente le casacche con i numeri 8 e 24, i quali sono stati i due utilizzati da Kobe Bryant durante la propria carriera.
In venti stagioni con la maglia giallo-viola dei LA Lakers ha totalizzato un numero incredibile di presenze, ovvero ben 1346, realizzando ben 33.643 punti. Ultima partita giocata da professionista ben 614 giorni fa, quando Bryant scese in campo nella sfida contro Utah.
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