12.000 pettorali per la Nove Colli, 43a Edizione Internazionale Gran Fondo Romagnola

Successone di presenze alla Nove Colli 2013, gara ciclistica internazionale con partenza da Cesenatico. L’evento turistico più importante del mese di maggio di tutta la riviera romagnola. Molti i Vip presenti alla gara, un ricordo anche per Simoncelli …il pettorale n°58.  
La cronaca nelle pedalate del siciliano Manlio Grimaldi.    

Domenica 19 maggio 2013 si è corso la Gran Fondo Internazionale Nove Colli, che quest’anno ha celebrato la sua 43.a edizione ed è la manifestazione più vecchia e famosa al mondo. La Gran Fondo è una manifestazione che dura un giorno e che in poche ore condensa le storie di migliaia di ciclisti provenienti da ogni parte del mondo, ma non è una manifestazione uguale per tutti ma è tante gran fondo quanti sono i suoi partecipanti e per certi versi alla luce della mia esperienza di due edizioni è una gran fondo sempre diversa di anno in anno.

E’ una corsa contro il tempo tutta fatica e sudore, è la sfida con se stessi per migliorarsi ed è anche una verifica di un lavoro fatto durante l’anno. Al via c’è chi ha anni di esperienza sulla sella e migliaia di chilometri nelle gambe, chi ha la bicicletta in testa fin da bambino e chi ha scoperto la bici solo da poco e non vuole farsi sfuggire l’occasione di misurarsi in questa classica. La Gran Fondo, come impone la tradizione si è snodata su due percorsi : 130 km con i suoi quattro colli da scalare e 200 km con i suoi nove colli.

     Partenza ed arrivo come sempre da Cesenatico.
Anche quest’anno sono confluite a Cesenatico circa 100.000 persone tra partecipanti (con l’organizzazione che impone il tetto massimo di 12.000 corridori) ed accompagnatori e proprio sulla base di questi numeri la Gran Fondo Nove Colli viene considerata “l’evento turistico più importante del mese di maggio di tutta la riviera romagnola”. L’evento è stato organizzato dalla società sportiva Fausto Coppi di Cesenatico.
La perfetta organizzazione ha fatto si che quest’anno è stato battuto il record della passata stagione e tutte le iscrizioni sono state completate in appena 5 ore; dodicimila pettorali sono andati letteralmente a ruba. Sempre l’organizzazione ha pensato ad un ricco pacco gara dove il gilet antivento della Sportful è stato il gadget che ha di fatto completato il set di abbigliamento della linea griffata della Nove Colli, la cui grafica richiama il panorama tipico della Gran Fondo Romagnola con il mare e le colline romagnole.

Ma cosa più importante, il comitato organizzatore della Nove Colli, al fine di migliorare ed aumentare la sicurezza lungo il tracciato, ha deciso di introdurre una speciale cartellonistica per segnalare ai corridori le circa 25 rotonde presenti lungo il percorso e una scia rossa indicava la direzione con la quale i partecipanti hanno affrontato le rotatorie per non incappare in errori e rovinose cadute; ma le stesse rotatorie prevedevano la presenza di personale qualificato e polizia municipale per segnalare al meglio la situazione che i ciclisti si sono trovati ad affrontare.

Numerosi i Vip presenti tra cui Yuri Chechi, Andrea Peron, Cristian Zorzi, Antonio Rossi, Jarno Trulli e Linus tra gli altri. La sensibilità del comitato organizzatore ha portato a ritirare il pettorale n°58 in ricordo di Marco Simoncelli, il campione romagnolo di motociclismo scomparso in un terribile incidente sul circuito di Sepang in Malesia il 23 Ottobre 2011. SuperSic, come era soprannominato Simoncelli, nel 2005 aveva preso parte alla 35.a edizione della Gran Fondo Nove Colli.

Qualche dato statistico ha visto la partecipazione di 12.000 corridori di cui ben 11.304 uomini e 696 donne, 10.578 italiani e ben 1422 stranieri. La regione più presente l’Emilia Romagna (2080) – Lombardia (2041) – Lazio (1117) mentre fra gli stranieri la Germania è stata presente con 407 corridori, Svizzera (303) – Gran Bretagna (136).

 

 

 

La cronaca e gli obiettivi nelle pedalate del siciliano Manlio Grimaldi.

Dicevo dei percorsi e mi soffermerò su quello lungo di 200 kmcon un dislivello di 3840 metrida coprire in un tempo massimo di 12 ore, il percorso che ho affrontato personalmente. Nel percorso lungo la vetta più alta è quella di Pugliano (787), il settimo dei nove colli che si trova a metà percorso e che segue l’altura di Perticara a 655 metri. A queste si giunge dopo un sali e scendi da Forlimpopoli , quando tutti noi corridori ci siamo trovati faccia a faccia con la prima salita, ovvero quella del Polenta (305 metri) per poi scendere a Fratta e Meldola per poi salire fino ai 400 metri di Pieve di Rivoschio. Dopo aver raggiunto San Romano, un nuovo strappo, quello del Ciola che ci ha portato a 531 metri e poi ancora al famoso Barbotto (515 metri). Dopo esser passati da Ponte Uso a Sogliano abbiamo affrontato una progressione con i 405 metri di Monte Tiffi, i 655 di Perticara ed i 787 di Pugliano. Infine siamo tornati a scendere e a seguire l’ottavo ed il nono colle, rispettivamente Passo delleSiepi e Gorolo , fino all’arrivo a Cesenatico
L’ultimo km ha visto lo sdoppiamento di arrivo tra chi ha scelto la 130 kmo la 200 km. Oggi completata la gara, sento di poter raccontare di aver vissuto una gara diversa da quella da me affrontata nella passata stagione; nella prima del 2012 ho avuto la capacità di gestirmi, alla luce delle capacità di allora, al meglio con una regolarità di pedalata, calma anche nei tratti pianeggianti iniziali e successivamente un lento incalzare all’atto di affrontare le prime salite; ho corso quasi sempre da solo senza collaborazione alcuna, cercando di arrivare quanto prima al bivio dei100 km, quel bivio dopo il Barbotto che ti consente di decidere se rientrare verso Cesenatico oppure lanciarsi verso il percorso lungo per chiudere la mia partecipazione con il tempo di 11 ore 55 minuti e …

Quest’anno, alla luce delle migliorate condizioni e dell’allenamento svolto, ho impostato una gara diversa dove puntavo ad alcuni obiettivi: 1) correre da ciclista fra ciclisti e così è stato fra volate, pedalate in gruppo etc; 2) riuscire a guadagnare minuti preziosi nel primo tratto pianeggiante, tesoretto importante per il proseguo della gara; 3) migliorare il tempo della crono del Barbotto ed infine 4) migliorare il tempo della passata edizione.

Tutto centrato e capite bene la soddisfazione!!!

I numeri: ho corso con il pettorale 9742, ho chiuso la gara 2013 con il tempo di 11 ore 04 minuti 22 secondi contro le 11 ore 55 minuti e 40 secondi del 2012, migliorando di ben 51 minuti alla media di18.51 km/h, ho affrontato il Barbotto nel tempo di 31 minuti 31 secondi e 47 decimi contro i 35 minuti 16 secondi e 73 decimi migliorando di ben 4 minuti alla media di8,76 km/h contro i7,82 km/h della passata stagione.

Manlio Grimaldi, ortopedico, Presidente della società sportiva Sport Enjoy Project e … ciclista per passione …solo per passione!

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