Progetto Liv.In.G allo Zo Centro Culture Contemporanee

Progetto Liv.In.G: mettere a sistema e internazionalizzare le realtà contemporanee dello spettacolo per promuovere il brand Sicilia

Un momento dell'incontro al Cenro Zo con l'Assessore Barbagallo e l'On Raia

Mettere a sistema e coordinare le realtà contemporanee per favorire l’internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo e attraverso questo sviluppare anche il turismo. È quanto emerso da  “Sicilia, terra per la cultura – Artisti a confronto e ambasciatori di cultura in Sicilia e nel mondo”, l’incontro che si è svolto a Catania, da Zo Centro Culture Contemporanee. Si tratta della prima fase dello studio di fattibilità del progetto di Liv.In.G – promosso dal tavolo internazionale di C.Re.S.Co, con il sostegno di Fondazione Cariplo e curato dalle ricercatrici Cristina Carlini, Cristina Cazzola, Giuliana Ciancio e Carlotta Garlanda – per favorire l’Internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo e creare una rete di desk a base regionale a supporto delle imprese di settore in Lombardia, Marche, Lazio e Sicilia. Il desk siciliano potrà trovare casa proprio al Centro Zo di Catania.

«Questa giornata dedicata alla internazionalizzazione delle imprese siciliane che si occupano di spettacolo dal vivo è un buon punto di partenza per guardare al futuro – ha detto l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Anthony Barbagallo -. Le nostre realtà hanno qualità artistiche importante in grado di essere esportate in tutte le parti del mondo. La scena contemporanea sinora non è stata sostenuta e promossa come avrebbe meritato, ma sono convinto che possa dare spunti interessantissimi». Un festival del contemporaneo? «E perché no – riprende Barbagallo -. Si potrebbe ripartire sicuramente da Gibellina. In ogni caso, credo che con una verifica attenta nella programmazione europea si possano anche trovare le risorse per sostenere questo processo di internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo. D’altronde, se cresce il mondo dello spettacolo, cresce anche il turismo in Sicilia».

«Sono convinta che mettere a sistema imprese e operatori dello spettacolo sia fondamentale per trovare nuovi spazi di interlocuzione con l’istituzione Regione e così uscire dalla logica delle richieste di piccoli contributi o di patrocini in un periodo in cui le risorse regionali sono risicate – ha detto l’onorevole Concetta Raia, presidente della Commissione Ue all’Assemblea regionale siciliana -. Da questa iniziativa potrà venire fuori un progetto innovativo da presentare in Commissione, dove insieme con l’Assessorato al Turismo e allo Spettacolo e all’Assessorato ai Beni Culturali si potrà ragionare su come valorizzare le nostre eccellenze artistiche e culturali con i fondi della programmazione Po-Fesr. Anche se sono già stati definiti gli ambiti a cui andranno le risorse, infatti, sono convinta che si possano trovare quelle da finalizzare a questo tipo di attività che nasce da un percorso nuovo rispetto al passato».

A seguire la “riflessione guidata” con alcuni operatori dello spettacolo – tra i tanti venuti all’incontro – tra i quali Luca Mazzone (Teatro Libero Palermo), Simona Celi (Teatro Vittorio Emanuele di Messina), Sergio Zinna (Zo Centro Culture Contemporanee), Maria Inguscio (Compagnia Zappalà Danza), Gioele Anastasi (Vucciria Teatro), Ciccio Mannino (Officine Culturali), Spiro Scimone. Poi il worldcafè aperto ad artisti e operatori del territorio, per raccogliere idee, proposte riflessioni sul tema con un metodo bottom-up, dal basso, che è il metodo con cui le ricercatrici stanno conducendo lo studio di fattibilità del progetto di Liv.In.G.

Il 30 novembre l’appuntamento finale per “restituire” quanto è stato raccolto. Lo studio di fattibilità e tutti gli appuntamenti che si svolgono in Sicilia sono realizzati grazie alla collaborazione con ZO culture, Retablo e Associazione culturale Latitudini.

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