Il cambiamento climatico provocato dall’uomo aumenta il caldo

Il cambiamento climatico provocato dall’uomo ha provocato delle eccezionali ondate di calore, con clima torrido in Italia e l’incendio in Portogallo che ha fatto 64 vittime.

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Arrivare al 30% di energia da fonti rinnovabili, approvare piani di decarbonizzazione al 2050 per stati e città, arrivare al 15% di veicoli elettrici nelle vendite, ridurre la deforestazione, dimezzare le emissioni dall’industria, destinare 1000 miliardi di dollari all’anno dal sistema finanziario per il clima. Sono queste alcune delle misure da adottare subito per salvaguardare il nostro pianeta.

Purtroppo il mondo intero ha solo tre anni, fino al 2020, per riuscire a centrare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima: contenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi dai livelli pre-industriali. Se non si riducono subito le emissioni di gas serra, aumenteranno desertificazione ed eventi climatici disastrosi e, intere isole finiranno sott’acqua per lo scioglimento dei ghiacci artici.

A lanciare questo appello sono stati oltre 60 fra scienziati, politici, imprenditori ed economisti di tutto il mondo, guidati dalla ex segretaria della Convenzione Onu sul cambiamento climatico, Christiana Figueres. Tutto questo a fronte di una ricerca del World Weather Attribution (WWA), una organizzazione internazionale di scienziati che studia l’influenza del cambiamento climatico negli eventi meteorologici estremi.

Il WWA avrebbe infatti rivelato che il cambiamento climatico provocato dall’uomo, avrebbe aumentato la probabilità delle ondate eccezionali di calore, come quella che ha colpito l’Europa nelle settimane passate, manifestandosi con clima torrido in Italia e con l’incendio in Portogallo che ha fatto ben 64 vittime. I ricercatori del centro hanno calcolato quanto la crescita dei gas serra emessi dall’uomo (soprattutto anidride carbonica CO2) abbia aumentato le probabilità delle ondate di calore.

A loro avviso, il riscaldamento globale ha aumentato di 10 volte le probabilità di un’ondata di caldo eccezionale sull‘Europa meridionale e di 4 volte su Inghilterra, Olanda, Francia e Svizzera. Geert Jan van Oldenborgh, del Reale Istituto Meteorologico Olandese ha spiegato sulla rivista Nature: “Abbiamo trovato chiari e forti collegamenti fra il caldo record di giugno e il cambiamento climatico causato dall’uomo”. Un argomento da non sottovalutare e sicuramente da non mettere da parte o far finire nel dimenticatoio. Bisogna prendersi più cura del pianeta in cui viviamo.

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