Rico Stecher, un paleontologo dilettante, ha scoperto le orme di un sauropede che sembra risalire a 200 milioni di anni fa e, di un pterosauro un rettile in grado di volare di una specie fino ad allora sconosciuta.
Nel cantone dei Grigioni, in Svizzera, un paleontologo dilettante, Rico Stecher, ha scoperto le orme fossilizzate di un sauropode, che sembrano risalire ad almeno 200 milioni di anni fa.
Le tracce rinvenute sono le più antiche al mondo nel loro genere e il ritrovamento dimostra che la regione, prima della formazione delle Alpi, non è sempre stata ricoperta dal mare.
Nel Parco Ela sono state scoperte impronte di dinosauro fossilizzate appartenenti ad un sauropoda del Triassico. Le tracce risalgono a 200 fino a 210 milioni di anni fa e sono le più antiche al mondo di questa specie. Le orme, di forma circolare, hanno un diametro fino a 60 centimetri e non lasciano intravedere le dita dei piedi.
Stando alle ricostruzioni effettuate dagli esperti, questa specie di erbivoro terrestre e caratterizzato da un lungo collo e da una coda altrettanto lunga che misurava circa sei metri di lunghezza e due di altezza.
Stecher, aveva anche trovato le tracce di un’ulteriore sauropoda su una lastra rocciosa quasi verticale nei pressi del Tinzenhorn, nel parco naturale che si estende tra la valle dell’Albula e dello Julier.
Un’altra scoperta sensazionale del paleontologo è stato il ritrovamento dello scheletro,ben conservato, di un piccolo pterosauro (un rettile in grado di volare) di una specie fino ad allora sconosciuta, da lui poi denominata «Raeticodactylos filisurensis».
Nella medesima area, anche la guida Andreas Niedermann si era imbattuta in simili testimonianze preistoriche.
A inizio ottobre, è stata rubata dal sito paleontologico di Courtedoux un’impronta di allosauro, un dinosauro carnivoro vissuto circa 140-150 milioni di anni fa. L’allosauro era un dinosauro lungo tra i 7 e i 12 metri, alto 3,5 metri e pesava circa 3 tonnellate.
I ladri, aiutandosi con scalpelli, hanno prelevato una placca di un metro di diametro, e di circa 20 centimetri di spessore. Il valore dell’oggetto potrebbe ammontare a diverse decine di migliaia di franchi sul mercato nero.