Concluso il convegno Rete Scuola Sicura

Si è svolto con successo all’I.p.s.s.e.o.a. “Karol Wojtyla”, Aula Magna di via Lizio Bruno,  il convegno nazionale di Rete “Scuola Sicura”, accreditata al MIUR, dal tema “Adempimenti in materia di sicurezza nelle Istituzioni Scolastiche”.

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Recenti episodi hanno visto interessati molti dirigenti scolastici convocati nelle aule dei tribunali italiani, per difendersi da “responsabilità” attribuite impropriamente dalle norme vigenti in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro. Alla luce di queste problematiche emergenti, si è svolto con successo all’I.p.s.s.e.o.a. “Karol Wojtyla”, Aula Magna di via Lizio Bruno, il convegno nazionale di Rete “Scuola Sicura”, accreditata al MIUR, dal tema “Adempimenti in materia di sicurezza nelle Istituzioni Scolastiche”. I relatori hanno affrontato il problema cercando soluzioni, nonostante il dirigente scolastico sia fruitore didattico dei locali messi a disposizione da parte dell’Ente Locale Proprietario, come sottolinea l’ing. Natale Saccone,non ha potenzialmente trasferito il potere di spesa per gli interventi da eseguire, può solo comunicare inibendo alcune persone”.

È necessario che lo Stato riveda l’intero asset giuridico che fa capo al D.lgs 81/08, attraverso un nuovo decreto integrativo e correttivo, con la costituzione del Titolo XIV che inizi dalla ridefinizione, ai sensi dell’art. 2 di datore di lavoro per il Dirigente Scolastico che non ha alcun potere di spesa, come spiega in modo esaustivo Saccone: D.S. Daniela Di Piazza, D.S. Alfio S. Ciccia, Michelangelo Patanè Procuratore della Repubblica Catania, Emilio Grasso dirigente U.S.P. Catania, Giammanco Giuseppe direttore generale Asp Catania, Valentina Scialfa assessore comunale scuola università ricerca e sport. Interventi tecnici: Ing. Natale Saccone consulente Rete Scuola Sicura CT, Dott. Santi De Luca dirigente medico Asp CT, Dott. Salvatore Francesco Marchese ispettore lavoro Polizia Giudiziaria.

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Dopo interrogativi e analisi delle vicissitudini che vivono i dirigenti nelle pubbliche amministrazioni scolastiche la questione può essere risolta con l’intervento sinergico degli organi preposti alla vigilanza, che non debbono avere valenza solo repressiva, ma consultiva per raggiungere l’obiettivo di una sana prevenzione. Necessita un lavoro di rete tra l’ufficio tecnico del proprietario dell’immobile, i vigili del fuoco, l’Asp, il Genio Civile, l’Ispettorato del lavoro e il S.P.P. d’Istituto, avvalendosi della documentazione in relazione alla fruibilità delle strutture e classificazione di vulnerabilità sismica già in vigore dall’1.3.2017 per gli edifici.

È necessario un lavoro di sinergia tra ufficio ed enti e una nuova politica che salvaguardi sia i Dirigenti Scolastici, ma anche protegga lavoratori e alunni dai rischi di incolumità pubblica.

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