Daniele Piombi aveva 84 anni: scompare così un nome storico della Rai e del Festivalbar, che condusse assieme a Vittorio Salvetti. Fondò il Premio regia Televisiva. L’annuncio della sua morte è arrivato via Facebook, sulla pagina ufficiale.
Daniele Piombi è morto, addio allo storico presentatore Rai e fondatore del Premio Regia Televisiva: il conduttore aveva 84 anni e da qualche anno non appariva più in televisione, dato che era malato da tempo. A dare l’annuncio della sua scomparsa la sua pagina ufficiale Facebook, che ha salutato con affetto la dipartita di un signore elegante e garbato della televisione italiana, con la notizia che si è rapidamente diffusa su tutti i social.
Daniele Piombi è morto a 84 anni , l’annuncio è stato fatto tramite la pagina ufficiale Facebook .
Il conduttore Rai era nato a San Pietro in Casale in provincia di Bologna nel 1933, e aveva esordito ad appena 22 anni in televisione con il programma ‘Viaggiare’ a fianco di Renée Longarini. Appassionato di giornalismo e radio, Daniele Piombi ha contribuito a lanciare molti programmi televisivi legati alla musica, quali il Cantagiro e il Festivalbar del 1967, condotto proprio assieme a Vittorio Salvetti che poi ne divenne patron. Nello stesso anno fu inviato per Radio Montecarlo al Festival di Sanremo: Piombi fu l’ultimo giornalista a intervistare Luigi Tenco prima della sua esibizione. Proprio in quell’edizione Tenco fu ritrovato morto in albergo dopo l’esclusione della sua ‘Ciao amore ciao’ dalla finale di Sanremo 1967.
Al Festival resterà sempre legato, tanto contribuirà in qualche modo al suo rilancio nei primissimi anni Ottanta partecipando come inviato dall’Ariston. Il nome di Daniele Piombi è rimasto anche indissolubilmente legato all’Oscar Tv-Premio Regia Televisiva, che aveva fondato personalmente nel 1960 e che è andata in onda fino al 2015 proprio sulla Rai. Dopo la mancata riconferma della messa in onda sulla Rai, il socio di Piombi, Nello Marti, si era detto molto amareggiato dal comportamento della dirigenza nei confronti dello storico presentatore televisivo.
È stato anche citato da Oronzo Canà (Lino Banfi) ne L’allenatore nel pallone quando, per protesta contro la scarsa campagna acquisti del presidente della sua squadra, la Longobarda, lo inserisce nella rosa dei titolari.
Occasionalmente si è cimentato anche nell’attività musicale. Nel 1967 figura come produttore del singolo “Ero l’attendente del Kaiser/Un amore di sasso”, su etichetta Ariston Records, per il gruppo de I Bruzi.
Nel 1978 scrive il brano Bambola di pezza, per il cantante Niko La Notte, e nel 1982 è l’autore del singolo interpretato da Maison Blanche “Ed è subito sabato/Kamikaze”, sigla del programma omonimo condotto da Piombi su Telesanterno nel 1982.
Il famoso conduttore ha lavorato molto anche con le televisioni private, da Telebiella (prima rete privata italiana) a Telesanterno fino a TeleEtna, Antenna Tre, TeleLombardia e Napoli Canale 21, sempre con programmi da lui ideati. Negli ultimi anni aveva ridotto gli impegni lavorativi per motivi di salute e per godersi la moglie Mirella, conosciuta proprio nel 1967 e sposata nel 1980, con la quale avrebbe festeggiato da poco i cinquant’anni d’amore.