Lello Analfino in campo per dire “No alla mafie”

Lello Analfino ancora una volta scende in campo per dire NO ALLE MAFIE. Stavolta sarà insieme ai suoi compagni e amici della Nazionale Cantanti. Venerdì 21 aprile sarà un giorno particolare in Calabria per ribadire ancora una volta “NO A TUTTE LE MAFIE”.

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Una terra così ferita dalla presenza rapace delle mafie, tutta l’Italia vi deve solidarietà per il vostro dolore, rispetto per la vostra dignità, riconoscenza per la vostra compostezza, sostegno per la vostra richiesta di verità e giustizia. Date la testimonianza di come la violenza, la morte e la paura non possano piegare il desiderio di giustizia e di riscatto.

Le vostre ferite sono inferte al corpo di tutta la società, di tutta l’Italia e che il ricordo dei vostri familiari, martiri della mafia, rappresenti la base su cui costruiamo, giorno dopo giorno, una società più giusta, più solidale, più integra, più pacifica. Le mafie sono la negazione dei diritti di tutti”, per questo – la battaglia per contrastarle riguarda tutti noi, nell’agire quotidiano, nei comportamenti personali, nella percezione del bene comune, nell’etica pubblica che riusciamo a esprimere. – dal discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Locri il 19 marzo 2017 nell’ambito della Giornata della Memoria per le vittime della mafia.
La ‘ndrangheta’ non è un’invenzione letteraria o giornalistica, è una mafia pericolosissima con i suoi capi e le sue regole, per lungo tempo ha considerato la Calabria come il cortile di casa propria espandendo le proprie ramificazioni in Europa e in America.
Da quel momento anche la ‘ndrangheta è diventata un «problema nazionale».
Sette anni fa — il 30 marzo del 2010 nell’articolo 416 bis — oltre «Cosa Nostra» e «Camorra», è stata inserita e riconosciuta la parola «’Ndrangheta» associazione di tipo mafioso.

Il principio di Legalità rappresenta oggi come non mai la massima garanzia di libertà e tale principio impone a tutti il pieno rispetto della legge, vero “strumento del popolo”, la cui fonte può stabilire o modificare, direttamente o indirettamente, i diritti fondamentali dei cittadini e le regole di convivenza e di comportamento.

Venerdì 21 aprile sarà un giorno particolare in Calabria per ribadire ancora una volta “NO A TUTTE LE MAFIE”.

Il 21 aprile la Calabria sarà protagonista di due grandi eventi, grazie ad una iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e della Prefettura di Reggio Calabria – Ufficio territoriale del Governo – uniti per affermare, ancora una volta, i valori della legalità nelle scuole e per lasciare un segno tangibile della presenza dello Stato.

Hanno aderito alla giornata per testimoniare con “NO alla ‘ndrangheta” e ad ogni forma di criminalità organizzata anche il C.O.N.I e la Nazionale Italiana Cantanti per lanciare ancora una volta un segnale forte e una grande testimonianza da San Luca, partecipando insieme alla ristrutturazione dello stadio comunale ripetutamente oggetto di danneggiamenti. I giovani sono gli interlocutori del presente e prospettiva per il futuro, occorre investire ed avere fiducia in loro, ed è proprio grazie al loro coraggio e alla loro voglia di reagire, che si può spezzare il muro dell’omertà e dissociarsi da esso e dai falsi codici d’onore.

Il programma dei due eventi prevede il Convegno della Magistratura nella scuola di San Luca al quale parteciperanno numerose autorità, istituzioni, personaggi della cultura e dello sport nazionale coinvolgendo tutti i ragazzi del “Pianeta Scuola” della Regione Calabria.
Al termine del convegno scenderanno in campo per un incontro di calcio la Nazionale Magistrati e la neo nata “Nazionale della Legalità”

Dopo l’iniziativa di domenica a Locri e il protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso anno tra C.S.M. e Miur per promuovere la cultura della legalità e l’impegno antimafia, il prossimo 21 aprile, come Consiglio rinnoviamo il nostro impegno con un segnale concreto di presenza dello Stato sul territorio. Saremo a San Luca, in Calabria, – ha annunciato il Consigliere del CSM Luca Palamara – nel luogo simbolo dell’ndrangheta e insieme a numerose autorità del mondo istituzionale, della cultura e dello spettacolo, con il Ministero dell’Università, con le Pari Opportunità, la Prefettura di Reggio Calabria e la Nazionale Cantanti accenderemo le luci su questo territorio e da qui sul contrasto a tutte le Mafie.”
Il Cons. Luca Palamara, introducendo il tema in Plenum, ha espresso tutta la propria indignazione per le scritte, ma anche la necessità di riflettere sui disagi di questa terra. Quello di scrivere un capitolo ancora più importante della nostra storia partendo proprio da San Luca.

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