Al Piccolo Teatro della Città, dal 7 al 9 aprile, venerdì e sabato ore 21:00, domenica ore 17:30, va in scena “Nubendi” novità di Nino Romeo.
Un caffè d’epoca, la migliore pasticceria della città.
Lì si incontrano Tilla, estetista specializzata in trattamento defunti, e Tello, pittore rinomato e ricercato perché capace di ritrarre gli ultimi istanti di vita.
Si promettono reciprocamente in matrimonio.
Scoprono di avere relazioni antiche con Varo e Vira, i camerieri che li servono, anche loro promessi sposi.
Nel caffè entrano due giovani: lei aspetta un figlio: stanno per sposarsi.
I patti che le prime due coppie stringono reciprocamente, saranno sconvolti dalla determinazione dei due giovani. E non ci sarà ritorno.
Ciascuno dei quattro tipi umani (gli avventori Tilla e Tello; i camerieri Varo e Vira) che si affrontano e si confrontano in Nubendi è portatore di un proprio delirio; delirio etimologicamente inteso: andare oltre la lira, il solco dei latini: dunque, oltrepassare il consueto, la normalità. Delirio esistenziale, non patologico: quello che mi interessa esporre sulla scena: quello a cui consentire, urgentemente, rappresentazione.
Il delirio di Tilla è il tempo; quello di Tello, lo spazio. Il comando è il delirio di Varo; il linguaggio il delirio di Vira.
E, quando avventori e camerieri si scambieranno gli abiti assumendo ciascuno il ruolo dell’altro, sembrerà che i deliri si ricompongano, che trovino il punto comune di convergenza proposto dal servitore Varo che si erge ad ideologo e mentore di un nuovo sistema di potere: l’intercambiabilità dei ruoli.
L’atto finale che il giovane uomo persegue ed in cui afferma di voler stare è frutto anch’esso di un delirio: la negazione del presente nonostante si aspiri al futuro.
La stesura di Nubendi mi ha impegnato per anni (anni in cui, però, ho scritto altri testi teatrali): anche per questo mi è caro. E al mio delirio d’autore, che torna per anni sulle stesse pagine, ho voluto allineare il mio delirio di regista.
E questi deliri ho voluto trasferirli sulla scena: con levità senza frivolezze; con congruenza senza l’assillo della coerenza; chiedendo agli attori naturalezza, senza naturalismi.
Novità di Nino Romeo
con: Graziana Maniscalco (Tilla)
Angelo Tosto (Tello)
Nicola Costa (Varo)
Ludovica Calabrese (Vira)
Valeria La Bua (giovane donna)
Pietro Cucuzza (giovane uomo)
regia, scene e luci Nino Romeo
costumi Rosy Bellomia consulenza musicale Ennio Nicolosi
assistente alla regia e organizzazione di Compagnia Elena Di Grandi datore luci Simone Raimondo
consulenza servizio caffetteria Gionatan Caruso e Valentina Lombardo pasticceria fornita da Caffè Ventura
ufficio stampa Domenico Trischitta foto Dino Stornello
produzione GRUPPO IARBA/GRIA TEATRO