Mario Adinolfi: “L’uomo che non sa accettare il limite va verso la perdizione”


“Cari Fratelli e Sorelle in Cristo, ringrazio padre Livio per questo programma… non ho la statura morale per fare prediche… Tratterò nelle varie puntate i temi essenziali dell’essere umano, che da sempre esistono e sono lo snodo dell’esistenza umana: nascita, amore, morte”.

Inizia così Mario Adinolfi su Radio Maria nella nuova trasmissione, Il mormorio di un vento leggero, che ogni lunedì vedrà il giornalista trattare temi centrali non solo per i cattolici ma per tutti gli esseri umani, come aborto, eutanasia, diritti e doveri dell’uomo.

Già, perchè è la morale alla base di tutto e comprendere che i propri desideri non devono far essere l’Uomo un animale privo di etica “L’uomo che non sa accettare il limite va verso la perdizione. L’uomo non deve essere onnipotente, non deve essere invidioso di Dio, deve accettare il limite e sapersi fermare“, afferma durante la trasmissione che vede l’intervento anche dei radio ascoltatori.

Adinolfi punta un tema centrale: “Non confondere ciò che è, da ciò che non è” e porta l’esempio, all’apparenza banale (ma in fondo la banalità è Verità) che l’essere umano e la vita da che esiste il mondo, è sempre stata generata da un rapporto (d’amore) fra uomo e donna.

 

Invece, adesso anche nella cattolica e bigotta Italia (secondo alcuni), il Parlamento sta cercando di far approvare delle leggi che, nel 2015, potrebbero cambiare il corso della storia e la vita di tutti (e rendere l’Italia, all’apparenza moderna e innovativa, seppur amorale):

1 – Il Ddl Cirinnà oltre a rimandare all’unione civile fra omosessuali, in realtà chiede un “matrimonio egualitario” al fine che i due soggetti (dello stesso sesso) che formano la famiglia possano avere anche figli con i vari percorsi che lo sviluppo biomedico e tecnologico consentono. Inoltre con la stepchild-adoption, inserita nel Ddl si vuole approvare l’uso dell’utero in affitto, pratica illegale a cui hanno ricorso in Italia diverse coppie (etero e gay) e che sperano con la Cirinnà di veder condonato il reato compiuto. 

2 – Il Ddl Fedeli vuole introdurre l’ideologia gender nelle scuole, “indottrinando” come fecero, seppur su argomentazioni differenti, Hitler e Mussolini, e come nelle dittature di alcuni paesi si continua a fare, solo per manipolare il pensiero. In alcuni Paesi della UE la lezione di ideologia gender è già attiva, con risultati sconcertanti per i piccoli che sono costretti a seguirle. Anche in Italia, sin dall’infanzia, con la scusa dell’uguaglianza, parità e civiltà moderna, con il Ddl Fedeli si vorrà convincere gli studenti che non esistono differenze sessuali tra maschio e femmina e che le stesse sono «una costruzione culturale e sociale frutto dell’educazione, una sovrastruttura»,

3 – Il Ddl Scalfarotto anti omofobia, non è, come molti pensano, abolizione dell’odio e degli atti violenti, ma in realtà va a toccare idee od opinioni di persone o associazioni che rischiano di essere sanzionati con multa o carcere solo per aver espresso il proprio diritto d’espressione, come ad esempio l’essere contrari al matrimonio tra persone dello stesso sesso o esprimere il proprio credo religioso che si oppone a comportamenti diversi da quelli eterosessuali. Dunque la legge, i cui casi andrebbero sottoposti alle valutazioni della magistratura, viola il diritto di opinione.
 

E voi che fate?” chiede Mario Adinolfi agli ascoltatori, così come fa durante i suoi tour di successo in cui a folte platee presenta il libro di cui è autore, Voglio la Mamma, portando così l’ascoltatore a riflettere sulla società e sul prendere una posizione.

Spesso Adinolfi viene criticato per le sue, apparenti, rigide posizioni, che nei fatti sono solo razionarie e logiche idee per un mondo sano ed etico. 

Nella vita tutti abbiamo dei desideri, ma non sempre dobbiamo o possiamo realizzarli, soprattutto se amorali, cerca di far comprendere il direttore del quotidiano La Croce.

Adinolfi non è contro i gay né contro la donna, seppur viene accusato anche di ciò. E’ un uomo peccatore, come si definisce, che non giudica né fa prediche, ma che come Chesterton, afferma  “Prima di abbattere un recinto bisogna fermarsi e chiedersi per quale ragione fu costruito”. 

Racconta che, come tanti altri, per il quieto vivere, si é trovato a dover glissare e cambiare argomento durante incontri fra amici, quando il discorso era sulle nozze gay (magari di persone amiche) e adozioni omosessuali. Adesso però, con delle leggi, la persona rischia di diventare “cosa” e dunque “degradabile“, bisogna far sentire la voce dell’obiezione, poiché “quando le cose sono fatte non si possono più cambiare“.

Siamo certi che anche stavolta Adinolfi sarà criticato da chi vuole uguaglianza a tutti i costi. La parità e l’uguaglianza però non sono sempre positive e accanirsi verso chi la pensa diversamente é fin troppo semplice. Stare nel coro, rende tutto più facile e anche la persecuzione di Cristo, insegna come all’uomo fa paura ciò che é corretto e ha il coraggio di dirlo.

E’ giusto il bombardamento ormonale? E’ giusto affittare l’utero per avere un figlio? E’ giusto comprare un bambino che poi avrà genitori dello stesso sesso? E’ giusto abortire chi non é sano o addirittura uccidere neonati perché non sani? E’ giusto ricorrere all’eutanasia?

Se passeranno queste norme ci sarà un’escalation su tutto ciò, in nome di un essere umano perfetto e che può ogni cosa. Tutto questo non é giusto.

 
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