Ludovico Einaudi, ci siamo: sarà Cavaliere dell’Ordine des Arts et Lettres

Il noto compositore e pianista italiano è stato insignito del prestigioso titolo rilasciato dal Ministero della Cultura francese. La prossima settimana è prevista la nomina ufficiale

 

Uomo dal cognome importante, per tradizione familiare è abituato ai titoli altisonanti. Nipote di quel Luigi Einaudi, presidente della Repubblica Italiana dal 1948 al 1955, nonché figlio di Giulio Einaudi, noto editore nostrano, Ludovico Einaudi conferma il trend attraverso la musica. “Per il successo internazionale e l’originalità delle sue composizioni” recita la nota del Ministero parigino il pianista italiano sarà investito della carica di Cavaliere dell’Ordine des Arts et Lettres. Un giusto riconoscimento, sulla scorta del recente successo della colonna sonora di “Quasi amici”, il film francese campione d’incassi che ha emozionato il mondo. Prestato più volte al cinema, il compositore originario di Torino conferma un sodalizio vincente. Dalla collaborazione con Moretti per “Aprile”, a “Fuori dal Mondo” di Giuseppe Piccioni, passando per “Dr Zhivago” di Giacomo Campiotti sino a “Sotto Falso Nome” di Roberto Andò e “This is England” del britannico Shane Meadows. Una miscela di funk e musica classica, attraverso il sapiente dosaggio di un maestro come Einaudi: questo è il segreto delle musiche di “Quasi amici”. Un pianismo minimalista, accompagnato da melodie essenziali ma nello stesso istante profonde e travolgenti, aprono la porta del mondo musicale di Ludovico Einaudi, capace di alternare ondulate e flemmatiche ritmiche a repentine e brusche accelerate. Con più di settecento mila copie vendute e dopo aver raggiunto la vetta delle classifiche europee di musica classica, un ulteriore e prestigioso riconoscimento per la carriera sempre più internazionale del compositore piemontese. Istituito nel 1957, l’Ordine des Arts et Lettres è destinato a chi si è distinto nelle diffusione di una cultura artistica e letteraria, non solo entro i confini francesi bensì mondiali. Da Umberto Eco a Ella Fitzgerald, da Patti Smith a Paolo Conte, da Jackson Pollock sino a Meryl Streep – per citarne alcuni – una cospicua lista di personaggi noti, fregiati dello storico riconoscimento. Di certo, il pianista torinese è in buona compagnia!

 

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