IL PERSONAGGIO ROSSAZZURRO: Giovanni, il Marchese della fascia

Per la nostra rubrica settimanale ‘Il Personaggio’ dedicata ai calciatori rossazzurri, vi parliamo questa settimana di Giovanni Marchese, che ha di recente firmato con  la società etnea tornando così a vestire la maglia del club siciliano.

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A volte ritornano. Così fu per Michele Paolucci e Marco Biagianti prima di lui, così è stato alla fine per Giovanni Marchese. Chiusasi la parentesi Genoa con la rescissione del contratto avvenuta lo scorso 1° settembre, il difensore nisseno è stato svincolato fino alla scorsa settimana, continuandosi però ad allenare nell’ambiente familiare di ‘Torre del Grifo’ dove, pur non facendo parte dei tesserati, era stato accolto negli scorsi mesi con grande entusiasmo sia dai tifosi che dalla società. Nonostante le avances di diversi club anche di serie superiori alla fine ha prevalso il cuore con l’arrivo della firma su un contratto che lo legherà al Catania, il suo grande amore calcistico, praticamente a vita.

Terzino sinistro con buone capacità sia in fase difensiva che in spinta (in passato utilizzato anche come esterno di centrocampo), negli ultimi anni Marchese ha potuto aggiungere alle sue caratteristiche il ruolo di difensore centrale nella difesa a 3, duttilità che sicuramente potrà tornare utile anche a Mister Pino Rigoli nel disegnare (o nel ri-disegnare) il suo Catania dopo la campagna acquisti di gennaio.

Cresciuto nelle giovanili del Torino, con cui esordisce anche in serie cadetta, nel 2004 viene girato in prestito al Treviso con cui diventa uno dei punti fissi di quella storica stagione culminata con la promozione in serie A del club biancoazzurro. Successivamente, svincolatosi in seguito al fallimento dei granata, firma con il Chievo con cui però non scende in campo fino a gennaio 2006 quando i clivensi decidono di cederlo in prestito al Catania. Come già successo a Treviso, anche coi rossazzurri Marchese conquista la serie A, facendo poi però ritorno a Verona al termine della stagione. 20 presenze in maglia gialloblu prima di altri due prestiti, prima a Bari e poi con la Salernitana. Nelle battute finali della sessione estiva del 2009 avviene il secondo passaggio al Catania, sempre in prestito ma, a differenza della prima volta, con diritto di riscatto. Marchese trova un Catania diverso da quello che aveva lasciata: la squadra corsara che nel 2006 fece una lunga cavalcata fino alla promozione nella massima serie, ora ha alle spalle una permanenza stabile in serie A ma anche in questo caso il calciatore siciliano diventa uno dei protagonisti della compagine rossazzurra. A minare però la prima parte del secondo capitolo alle falde dell’Etna di Marchese è però un brutto infortunio che comunque non cambia la decisione della società di acquistare il cartellino del giocatore cedendo al Chievo in cambio Gennaro Sardo. In Sicilia Marchese rimane fino al 2013 – collezionando presenze su presenze e anche diversi goal pesanti – prima di passare, a parametro zero, al Genoa, squadra con cui resta fino alla rescissione avvenuta la scorsa estate.

Marchese torna a Catania quindi per la terza volta. Oggi però è un altro giocatore: arrivato in Sicilia per la prima volta ancora ragazzino all’età di 22 anni, ha firmato da uomo 33enne un contratto di 3 anni, segno tangibile di avere tutta l’intenzione di chiudere la carriera da calciatore con i colori rossazzurri addosso. Del resto non potrebbe essere altrimenti, scordare certi amori non è mai facile. E se un ritorno di fiamma può sembrare produttivo è giusto cogliere le occasioni. Lo sa bene Marchese, lo sa bene il Catania e se lo augura ora più che mai anche Rigoli.

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