Castello Ursino di Catania, grande successo per “Patrizzia. La vera storia di una sensation seeker” di e con Savi Manna.
Al Castello Ursino di Catania è andata in scena “Patrizzia. La vera storia di una sensation seeker” di e con Savi Manna, per la rassegna teatrale “Oggi Vi Vogghiu Cuntari…” a cura dell’Associazione culturale Gammazita per “Estate in Città” organizzata dal Comune di Catania.
“Patrizzia” ha 50 anni, vive a Catania, per lavoro vende il pesce, ma non ha fatto solo questo nella vita. Al crepuscolo prende vita la rappresentazione, seduta su una poltrona di casa sua, “Patrizzia” inizia il racconto della sua vita fuori dagli schemi; lei è una cercatrice di emozioni forti e adrenaliniche e incanta, come una sirena, chi l’ascolta, in dialetto catanese l’unica lingua che lei conosce, forte, colorita e pesante.
Savi Manna, che incarna “Patrizzia“, ha affermato: “Ritengo che il dialetto abbia un suono che evoca subito l’immagine, cosa che non ritrovo nell’italiano” e continua, “Il dialetto ha proprio questa funzione immaginifica: ha il potere di far crescere le cose, le fa diventare più di quello che la parola stessa dice.”
Un Savi Manna superlativo; fin dalle prime battute non puoi fare a meno di ridere, ma dura un “attimo” perché all’improvviso ti “gela”. Mentre parla, parla e racconta all’improvviso si arresta…Si abbraccia, si incupisce e camminando all’indietro esclama: “Non mi devi toccare”. Questa frase è presente in tutto l’atto ed evoca il dramma…Savi Manna mette in scena il proibito, la malavita e il lato oscuro di Catania ma è, completamente, assente ogni forma di giudizio. Rapine, droga, sesso, gioco d’azzardo la vita di “Patrizzia” è intensa, burrascosa, estrema, una vita condotta al “limite” ma raccontata senza filtri, in un linguaggio “fortissimo.”
Uno spettacolo eccezionale, “Patrizzia” è una conoscenza che almeno una volta nella vita devi fare…
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