Sancito il diritto di Messina ad avere l’Autorità Portuale

Cittadinanzattiva di Messina prende atto, con grande soddisfazione. Conclusa la stagione delle polemiche, si inizi a lavorare e produrre00 LO STRETTO DI MESSINA PANORAMA

Cittadinanzattiva di Messina prende atto, con grande soddisfazione, della Pronuncia della Corte Costituzionale, che garantisce il buon diritto di Messina, che era stata pesantemente penalizzata, ad avere l’Autorità di Sistema Portuale. Ben diverso è il problema delle procedure seguite per sceglierne il presidente. L’on. Nello Musumeci, nella qualità di Presidente della Regione Siciliana, con il ricorso presentato al TAR Lazio, lamentava un gravissimo vulnus delle prerogative regionali garantite dallo Statuto ed in particolare palese violazione del Decreto Legislativo 21 gennaio 2004, n. 35, che con l’art. 1, comma 2, impone agli “organi dello Stato e della Regione” la “leale collaborazione” nello svolgimento dell’attività preparatoria, cioè il nome del presidente dell’Autorità Portuale doveva essere scelto di comune accordo, cosa che non è avvenuta. Successivamente il Consiglio dei Ministri, veniva convocato senza invitare il Presidente della Regione Siciliana che aveva diritto a parteciparvi a mente del terzo comma dell’art. 21 dello Statuto Speciale che testualmente recita “Col rango di Ministro partecipa al Consiglio dei Ministri con voto deliberativo nelle materie che interessano la Regione”. Messina negli ultimi vent’anni è stata depredata di tutto, siamo la città metropolitana con più porti, più navi e naviglio in esercizio ma questo non è bastato per farci scippare, persino il registro navale, infatti oggi le nostre navi sono targate Catania o Reggio Calabria.00 NAVI CROCERA 03

Oggi siamo felici perché un nostro diritto è stato tutelato, abbiamo la sedicesima Autorità di Sistema Portuale, pertanto chiediamo a tutti di deporre le armi per conseguire un obiettivo comune, quello di fare risorgere Messina. La città ha bisogno di ripartire e l’Autorità Portuale deve diventare il volano di sviluppo, servono investimenti e progetti, alcuni sono in itinere come il porto di Tremestieri che stranamente ancora non decolla e l’area della Fiera, altri sono da pianificare come la bonifica della zona falcata dal cavalcavia al Forte S. Salvatore. Conclusa la stagione delle polemiche, si inizi a lavorare e produrre, Messina e i messinesi non possono più aspettare.

Messina, 11 ottobre 2020

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