R.I.P. Little Tony, Re del Rock dal ‘Cuore matto’

Si è spento a Roma nella sera del 27 maggio 2013 presso la clinica di Villa Margherita dove era ricoverato da circa tre mesi a causa di un tumore alle ossa
Aveva 72 anni, da tempo era malato. Gli inizi con i fratelli, la scoperta del rock’n’roll, e poi il grande successo con “Riderà”.

Antonio Ciacci, in arte Little Tony, nato a Tivoli, il 9 febbraio 1941, è stato  un cantante interprete di numerosi successi come Cuore matto e 24mila baci, cantata in coppia con Celentano e classificatasi seconda al Festival di Sanremo del 1961.

Cittadino della Repubblica di San Marino poiché nato da genitori entrambi sammarinesi, originari di Chiesanuova, ha tuttavia vissuto quasi sempre in Italia, senza mai richiedere la cittadinanza della Repubblica Italiana.

Il giovane Tony si appassiona fin da giovanissimo al rock and roll e si esibisce ai Castelli Romani (lui originario di Tivoli) nei ristoranti, locali da ballo, balere e nei teatri di avanspettacolo. Ma si fa le ossa in Inghilterra dove si trasferisce con i fratelli convinto da un impresario inglese, Jack Good: nasce così il marchio ‘Little Tony and his Brothers’, che si fa strada nel Regno Unito e che poi lo lancerà anche in Italia tra il ’58 e il ’60. Sono quelli gli anni delle hit ‘Johnny B. Good’ e ‘Lucille‘.

Ma la vera occasione della sua carriera arriva nel ’61 grazie a ’24 mila baci’. La canta in coppia con Adriano Celentano al Festival di Sanremo e si piazza al secondo posto. Un brano che diventerà un classico. Per il vero successo discografico dovrà aspettare l’anno successivo con ‘Il ragazzo col ciuffo’. Nel ’66, poi, grazie a ‘Riderà‘ vende quasi un milione di copie, anche se forse il suo brano distintivo sarà ‘Cuore matto’, che debutta al Festival di Sanremo nel ’67 e che, dopo essere rimasto al vertice delle classifiche in Italia per dodici settimane consecutive, gli aprirà anche le porte dei mercati discografici di Europa e Sudamerica.

Popolarissimo e sempre fedele alla sua fede rock, addolcita da una vena melodica tipicamente italiana, Little Tony può vantare una serie di hit del calibro di ‘La spada nel cuore’, che presenta a Sanremo nel 1970 in coppia con Patty Pravo. Ma anche, dodici anni dopo, fortunate sigle televisive come ‘Profumo di mare’ (Love boat). Con l’amico Bobby Solo, e con Rosanna Fratello, negli anni ’80 decide di cambiare aria e dà vita al gruppo ‘I Robot’, che però non lasceranno un segno fondamentale nella storia della musica italiana.
Fra il 2000 e il 2001 conduce un varietà su Canale 5, I ragazzi irresistibili, insieme a Maurizio Vandelli, Rita  Pavone e Adriano Pappalardo. Nel 2003 torna a Sanremo e in coppia con Bobby Solo presenta Non si cresce  mai. Sempre vitale e curioso, nel 2004 collabora anche con il dj Gabry Ponte, attuale giudice di Amici, nel brano ‘Figli di Pitagora’.  Viene colpito da un infarto nel 2006, durante un concerto a Ottawa. E festeggia mezzo secolo di carriera sul palco dell’Ariston a Sanremo nel 2008 con un brano dal titolo evocativo ‘Non finisce qui’..

 

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