Pace a rischio in Mozambico

Dopo 21 anni di pace l’esercito ha occupato la base del partito d’opposizione mettendo fine all’accordo di Roma del 1992

Dopo 21 anni di pace in Mozambico, la Renamo (Resistenza nazionale del Mozambico), l’ex guerriglia e principale partito di opposizione, ha dichiarato la fine dell’accordo di pace del 1992 dopo che lunedì scorso l’esercito del presidente Armando Emilio Guebuza ha occupato la base di Gorongosa, in cui è rifugiato da circa un anno il leader di Renamo, Afonso Dhlakama.

Una nota del ministero degli esteri portoghese ha denunciato «l’atteggiamento irresponsabile del comandante delle forze armate – riferendosi al presidente Armando Guebuza. – La responsabilità è del governo del Frelimo perché non ha voluto ascoltare le lamentele della Renamo». Alcuni giornalisti del quotidiano locale O País, è entrarto assieme alle forze armate dentro la base della Renamo confermando che Dhlakama sta bene. I civili che abitavano a Gorongosa sono illesi perché sono riuscti ad allontanarsi prima del raid.

Secondo il portavoce della Renamo Fernando Mazanga: «L’occupazione della nostra base decisa dal presidente Dhlakama segna la fine della democrazia multipartitica in Mozambico. Questo atteggiamento irresponsabile mette fine agli accordi di Roma». Gli accordi di Roma erano stati firmati il 4 ottobre 1992 con la mediazione della Comunità di Sant’Egidio, quella firma aveva messo fine a 16 anni di guerra civile tra Frelimo e Renamo. Secondo i media mozambicani tutto il paese vuole che Guebuza e Dhlakama tornino a negoziare. Ma l’episodio è un ulteriore passo nella tensione politica e militare in aumento, cresciuto soprattutto in seguito all’attacco della Renamo contro un posto di polizia di martedì 22 ottobre.

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