Myriam De Luca quando il pensiero poetico passa attraverso l’introspezione 

La scrittrice palermitana e poetessa vincitrice, con il suo romanzo dal titolo Via Paganini, della 28ma edizione del  premio letterario Maria Cristina Di  Savoia

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“Via Paganini 7” ed “Esortazioni Solitarie”sono i libri che lei ha scritto: un romanzo ed un libro di poesie. Tanto impegno ed amore dentro queste pagine. Quali sono le tematiche che lei Myriam ha voluto stigmatizzare?

Via Paganini, 7 è un romanzo di formazione che narra la storia di una giovane siciliana che lascia la sua amata terra per intraprendere un viaggio alla ricerca di se stessa.

Si trasferisce a Torino, e sarà proprio questa fredda città, lontana dal suo sole, a regalarle nuovi incontri che incideranno profondamente sulla sua giovane esistenza e che condurranno la sua vita verso direzioni che mai avrebbe immaginato. Il secondo libro dal titolo “ Esortazioni solitarie “, è una raccolta di poesie dai versi tersi e liberi che spero regalino ai lettori emozioni genuine”

Via Paganini  che e’ andato in scena  con notevole successo le ha dato l’imput per scrivere  nuovi lavori teatrali che sono un’altra sua grande passione?

” Via Paganini e’ andato in scena  il 7 il 30 novembre 2017 al teatro Jolly di Palermo con un cast meraviglioso di attori tra cui la bravissima Giuditta Perriera. Lo spettacolo ha riscosso molto successo di critica e di pubblico. Non potevo non farlo, oltre la scrittura, il teatro è un’altra mia grande passione. Ho studiato parecchi anni recitazione e ho preso parte a diverse rappresentazioni teatrali”.

Da cosa o da chi prende ispirazione?

Trovo ispirazione da tutto ciò che mi circonda, basta sentirlo. Sono un’irrequieta, soffro e gioisco per tutto e anche una piccola scintilla può mettere in moto il mio processo creativo”.

Ha delle abitudini particolari  mentre lavora ai suoi testi?

“Sì, adoro scrivere a letto con la mia figlia pelosa acciambellata accanto a me da un lato e la mia tisana allo zenzero e arancia dall’ altro”

Che messaaggi ha voluto dare con questi suoi libri  e penso che leggendoli ho colto  che il messaggio principale e’ dedicato ai lettori piu’ giovani: adolescenti   che in balia delle “onde” della  vita non sanno ancora vedere  con il ” binocolo” un ” porto ” sicuro?

“Credo si possano cogliere diversi messaggi tra le pagine del mio romanzo, ma sicuramente quello che mi piacerebbe arrivasse di più ai lettori è che nella vita abbiamo sempre la possibilità di scegliere  tirandoci fuori dalla ” cultura del vittimismo e della rassegnazione “

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Qual’ e’ il suo rapporto come scrittrice  con i giovani lettori; so  che lei e’ madre di due figli ormai grandi e che  spesso  ha presentato in alcuni licei palermitani  i suoi libri per lanciare appunto il messaggio  sopra  scritto?

Con i giovani ho sempre avuto un rapporto empatico. Credo e confido molto in loro, nonostante spesso vengano additati e presi di mira. I giovani sono la risorsa più importante della società, abitata per lo più da adulti andati a male che li bombardano di troppe regole e pochi esempi. Sono la promessa di un futuro migliore, per questo devono prestare molta attenzione alle scelte che fanno e ponderare bene le opportunità che la vita offre loro. Ho presentato i miei libri in diversi licei sia a Palermo che fuori. Ritengo che le scuole siano i più importanti luoghi di formazione, di educazione, di crescita e di riflessione. Dare la possibilità ai ragazzi di confrontarsi direttamente con lo scrittore di un libro che hanno letto, e lo scrittore con loro, è un’esperienza davvero entusiasmante”.

Come avvicinare di piu’ i ragazzi alla lettura?

L’educazione alla lettura dovrebbe avvenire già in tenera età, così come si educano i bambini a usare le posate e a lavarsi i denti. Purtroppo, questo, non accade quasi mai. In una società come la nostra, la lettura è messa a dura prova dai device di cui i ragazzi, e non solo, sono circondati. Per avvicinare i ragazzi alla lettura, i docenti hanno un ruolo fondamentale e dovrebbero essere supportati dalle famiglie. Bisognerebbe trasmettere ai ragazzi l’amore vero per i libri, prenderli per mano e accompagnarli in questo avventuroso percorso fornendo loro gli strumenti per approcciarsi alla lettura in modo stimolante e creativo”.

Le piacerebbe partecipare alla Biennale d’Arte di Panormus che racchiude in se’ le eccellenze siciliane del mondo dell’arte e della cultura?

“Certo, mi piacerebbe molto far parte di una così appassionante iniziativa che unisce le più svariate forme d’arte”.

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