“Le Serve” al Teatro del Canovaccio

La rassegna teatrale XXI IN SCENA  promossa dall’Associazione culturale Etna N’Geniousa e giunta al terzo anno di attività, inaugura la stagione 2015 con uno degli spettacolo di maggior successo della nostra sezione “Repertorio”

Le Serve di Jean Genet, ideato e riadattato da Saro Minardi e interpretato da Luana Toscano, Egle Doria e Sergio Valastro, al Teatro del Canovaccio il 9 /10/11 gennaio 2015

Ispirato a un fatto realmente accaduto, Le Serve di Jean Genet è una macchina infernale teatrale perfetta e fra le più sconvolgenti di tutto il teatro contemporaneo. La trama mette a nudo in modo straordinario la menzogna e la doppiezza che si rinnovano continuamente, inevitabilmente, sulla scena da parte de Le serve ( Luana Toscano ed Egle Doria) e dell’ambigua Signora (Sergio Valastro) rappresentazione metaforica del potere a tutti i livelli.

É una metafora, se vogliamo, che coincide perfettamente con la condizione dell’attore – attrice tenuto a sdoppiarsi per calarsi nella psicologia dei personaggi.

Le serve sono vittime e carnefici. Sono sorelle, complici… si amano facendo finta di doversi odiare. La Signora è la rappresentazione di tutto ciò che ci tormenta e ci debilita, che ci spinge a ribellarci ma, nel contempo, ci toglie la speranza di emanciparci dal suo potere reazionario e stagnante. 

Non è forse questa la nostra condizione di esseri umani schiacciati da un potere (sociale e politico) superiore e immutabile?

Dice GenetLe serve sono dei mostri proprio come noi quando fingiamo con noi stessi e sogniamo d’essere questa o quell’altra cosa. Esse ci permettono, rispecchiandoci in loro, di vederci come non sapremmo o non oseremmo vederci o immaginarci e tuttavia quali sappiamo di essere!

Il senso di inquietudine inizia dall’ingresso in sala: le luci spente, solo il palco di questo grande atto unico illuminato torpidamente. Silenzio, poi buio totale. Le voci assatanate di due donne invadono lo spazio e il dramma ha inizio.

L’addattamento di Saro Minardi de Le Serve è una continua e incalzante stimolazione a cinque sensi

Le Serve è uno spettacolo spiazzante per i continui capovolgimenti, dai ruoli degli attori, stravolti insistentemente, al finale inaspettato ma aspettato, dove tutta la follia del pezzo si rivela. 

Metafora di una terra, la Sicilia, che come una madre cresce e avvelena i suoi figli, li attanaglia e li tormenta, alternando l’amore all’odio, il bene al male, proprio come la Signora con le sue serve. 

Un’indagine della coscienza umana, debole, doppia. 

La scenografia, di Federica Buscemi, rispecchia il testo e tutte le sue assurdità: la calma e la pazzia, il complotto e l’apparenza, l’impatto tra la realtà e la fantasia di questo pericoloso gioco.

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