La leggenda del “Liotro”, famoso simbolo della città di Catania

L’elefante, chiamato dai catanesi “Liotro” (in siciliano ” u Liotru”), è l’opera più iconica e conosciuta di Catania ed è ubicata in Piazza del Duomo, nel cuore del centro storico della città.

unnamed

Sebbene l’elefante sia molto celebre, non tutti conoscono la sua storia o meglio la sua leggenda. Il tutto ha origine dal 1239, ma prima di allora il simbolo di Catania era San Giorgio. La sua costruzione risale precisamente al 1739, infatti la fontana dell’elefante fu costruita dall’architetto palermitano Giovanni Battista Vaccarini. Essa fu poi completata con un obelisco alto oltre 3 metri in granito e in stile egizio con dei segni non geroglifici. In alto all’obelisco c’è un globo coperto da una corona di foglie di palma, simbolo di martirio e da un ramo di gigli, simbolo della purezza. Vi è anche una tavoletta in metallo con un’iscrizione dedicata alla patrona, Sant’Agata, con l’acronimo “MSSHDPL” («Mente sana e sincera, per l’onore di Dio e per la liberazione della sua patria»), e una croce. La fontana, in seguito venne ristrutturata e da lì venne anche aggiunta la vasca. Dopo l’Unità d’Italia si decise di spostarla da Piazza del Duomo a Piazza Palestro, ma il suo trasferimento venne annullato grazie ad una sommossa popolare. Nei 1905 venne realizzata una seconda vasca e nel 1998 la cancellata che la circoscriveva fu rimossa, ed il giardino intorno fu sostituito da alcuni gradoni sui quali oggi è possibile sedersi. Sul basamento due sculture riproducono il Simeto e l’Amenano, i fiumi di Catania.

Perché è diventato simbolo di Catania e perché si chiama “Liotro”?

Liotro” deriva dal nome Eliodoro, infatti potrebbe essere considerato una sua storpiatura. Secondo la leggenda popolare, sarebbe stato un personaggio semi-leggendario, nobile di origine catanese che tentò di diventare vescovo della diocesi. Una volta fallito il suo obiettivo, diventò un mago e fu accusato di stregoneria. Egli si sarebbe opposto a Leone II il Taumaturgo, quindicesimo vescovo di Catania che lo avrebbe condannato al rogo a causa delle sue pratiche di magia nera. Eliodoro è associato alla figura dell’elefante, poiché nella leggenda sarebbe stato lo scultore, che lo avrebbe scolpito con la lava dell’Etna, usato per compiere le sue magie e per spostarsi da Catania a Costantinopoli. Un’altra leggenda narra che esso sarebbe diventato simbolo di Catania perché fu un elefante a proteggere i cittadini, allontanando le bestie feroci che si aggiravano nel luogo in cui sorge la città. Il sisma del 1693 danneggiò parte della statua (proboscide e zampe) che vennero poi ricostruite da Vaccarini.

a Cognita Design production
Torna in alto