I guai del governatore del New Jersey

Sui giornali le email che accusano il governatore del New Jersey di aver bloccato un ponte per creare problemi a un avversario politico

Settimana scorsa i giornali statunitensi hanno pubblicato alcune email che coinvolgono Chris Christie, governatore dello stato del New Jersey, in cui sembra che abbia fatto pressioni sulla Port authority of New York and New Jersey– l’ente che controlla i trasporti tra gli stati di New York e New Jersey – per bloccare alcune corsie del George Washington Bridge, il ponte che collega il New Jersey con Manhattan, per creare problemi a un avversario politico – il sindaco democratico di Fort Lee, Mark Sololich – che nel novembre scorso non aveva sostenuto il governatore per la rielezione. I disagi hanno infatti colpito soprattutto la cittadina del New Jersey, che si trova all’imbocco del ponte, causando blocchi dal 9 al 13 settembre.

La procura ha aperto un’inchiesta e le tre persone coinvolte nello scandalo – la collaboratrice del governatore, Bridget Anne Kelly, e due dirigenti della Port Authority – sono state licenziate. Il 9 gennaio Christie si è scusato per l’accaduto, ripetendo però di non essere a conoscenza delle email.

La vicenda potrebbe avere delle forti ripercussioni perché la prepotenza del governatore repubblicano è famosa, soprattutto online: Christie spesso attacca ferocemente chi lo critica e poi pubblica sul suo canale YouTube le sue performance. I filmati sono diventati molto popolari, specialmente quello in cui il governatore si scaglia contro un insegnante di una scuola pubblica, visualizzato dagli utenti un milione e 300mila volte

Christie è stato rieletto governatore del New Jersey lo scorso anno con un’ampia maggioranza. Da molti repubblicani è considerato un moderato perché cerca – e spesso trova – la collaborazione dei democratici su temi importanti come l’immigrazione e i diritti civili. Secondo gli ultimi sondaggi è uno dei possibili candidati repubblicani alle elezioni presidenziali del 2016. La vicenda del George Washington Bridge potrebbero però danneggiare questa ipotesi: secondo alcuni opinionisti ha azzerato le possibilità di correre per le presidenziali; per altri invece i quasi due anni che passeranno dalle elezioni non dovrebbero creare particolari problemi a Christie.

Questa l’opinione di Ezra Klein sul Washington Post:

È possibile che Christie non sapesse dell’episodio del ponte. Questi fatti potrebbero essere frutto del clima che ha creato intorno a lui. Il pericolo per Christie è che ora ogni giornalista politico nel paese cominci a credere a qualsiasi indiscrezione sulle sue ritorsioni e si metta a cercare prove contro di lui. E quello che Christie è stato capace di fare finora con grande successo – come rimproverare un’insegnante e poi mostrarlo a tutti su YouTube – potrebbe alimentare tutt’altro genere di storie su di lui.

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