Consegnato a Bilardo il Gogòl, premio al sorriso e alla gioia

Nuovo “Ambasciatore del sorriso” Alberto Bilardo, giovane fotografo palermitano, che ha ricevuto il Premio Gogòl, un dono simbolo di felicità e gioia di vivere.

È giallo come il sole e trasmette subito allegria a coloro che lo ricevono in dono e che diventano con questo gesto “ambasciatori del sorriso”. Un omino giallo in polistirolo, alto una trentina di centimetri, chiamato Gogòl, a cui ha dato vita un imprenditore di Enna, Mauro Todaro, per sollevare lo spirito e l’umore di quegli imprenditori che si trovavano ad affrontare un quotidiano non proprio facile. Sin da subito, un vero e proprio simbolo di rinascita interiore.

Ricevere un Gogòl strappa non pochi sorrisi. Ma ad Alberto Bilardo, giovane fotografo palermitano il cui sguardo riesce ad arrivare lontano, diventando specchio della sua e dell’altrui anima, il sorriso non è mai mancato. Nonostante la tetraparesi spastica di cui è affetto sin dalla nascita  e che lo ha sempre messo alla prova..

Quasi inevitabile decidere di consegnargli questo riconoscimento, esattamente il numero 2485°, incoronandolo “ambasciatore del sorriso”. A consegnarglielo, in occasione dell’inaugurazione della sua mostra, da titolo“Io e il mare”, allestita nella sede del Coordinamento H, è stata un’altra sana portatrice di energia, Marcella Li Brizzi, campionessa italiana assoluta di scherma in carrozzina, del “Club Scherma Palermo”.

«Ho conosciuto Alberto a Villa delle Ginestre dove facevo scherma – spiega la Li Brizzi -. Mi ha chiesto se avrebbe potuto praticare il mio stesso sport e gli ho risposto che, se gli piaceva così tanto, il modo per fargli impugnare l’arma l’avremmo trovato.  Mi ha colpito immediatamente il sorriso e quell’energia che trasudava da tutti i pori. Ho capito di avere davanti a me uno spirito diverso, non solo per la sua disabilità ma anche per la sua capacità di andare oltre. Le sue foto ne sono la dimostrazione».

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Chi la sente, crede che possa essere una frase fatta o espressa da chi vuole consolarsi, ma veramente “la disabilità ha e dà una marcia in più”. Personalità come Marcella Li Brizzi e Alberto Bilardo ti portano a capirlo.

«Anche Alberto ora potrà contaminare il mondo con questo messaggio – aggiunge l’effervescente campionessa di scherma -. Con le sue fotografie ha dimostrato qualcosa di incredibile e cioè che il mondo è altro e che ne fanno parte creazioni meravigliose. Come il mare, il sole, i paesaggi che lui coglie e ci rimanda con i suoi scatti. Dobbiamo tenercelo caro. Sono, dunque, onorata di consegnargli il Gogòl e un attestato di merito che lo impegnerà a portare lontano il suo sorriso».

E, mentre Alberto Bilardo sorrideva visibilmente stupefatto da tutto quello che stava capitandogli attorno – una sorpresa mantenuta tale da tutti sino all’ultimo – in tanti non riuscivano a nascondere le lacrime di commozione. Come la mamma, Laura Cantone, la cui vita è in piena simbiosi con il suo giovane incontenibile figlio, con il quale condivide la solarità della vita e la gioia di conquistare giorno dopo giorno tanti traguardi.

Non a caso la dedica dell’attestato, recitando “grazie ai tuoi occhi che riescono a catturare l’immensa bellezza del mare e al tuo cuore che riesce a trasmettercela”, racconta anche la passione di Alberto per la fotografia, arte della quale è pienamente consapevole e in possesso. Per poterlo capire, si può visitare la mostra, sino a sabato 16 settembre nella sede del Coordinamento H, in via Belgio 4/D, ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

 

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