Alessandro Robecchi presenta “I tempi nuovi”

Lo scrittore milanese presenta il suo ultimo romanzo, introdotto da Giuseppe Lorenti, con le letture di Marco Sciotto e le selezioni musicali di Renato Judoboy Mancini

Alessandro Robecchi I tempi nuovi

Martedì 16 aprile, alle 20, alla Birreria del MA di Catania, il club di via Vela da 14 anni palcoscenico privilegiato per la musica e per la variegate arti dell’intrattenimento, lo scrittore Alessandro Robecchi presenta il suo ultimo romanzo “I tempi nuovi” (Sellerio Editore), evento organizzato dal circuito letterario “Leggo. Presente indicativo”. Dialoga con l’autore Giuseppe Lorenti, letture di Marco Sciotto, selezioni musicali di Renato Judoboy Mancini. L’ingresso è gratuito.

Il milanese Alessandro Robecchi è stato editorialista de “Il manifesto” e una delle firme di “Cuore”. È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. È stato critico musicale per “L’Unità” e per “Il Mucchio Selvaggio”. In radio è stato direttore dei programmi di Radio Popolare, firmando per cinque anni la striscia satirica Piovono pietre (Premio Viareggio per la satira politica 2001). Ha fondato e diretto il mensile gratuito “Urban”. Attualmente scrive su “Il Fatto Quotidiano”, “Pagina99” e “Micromega”. Ha scritto due libri: “Manu Chao, musica y libertad” (Sperling & Kupfer, 2001) tradotto in cinque lingue, e “Piovono pietre. Cronache marziane da un paese assurdo” (Laterza, 2011). Con la palermitana Sellerio ha pubblicato “Questa non è una canzone d’amore” (2014), “Dove sei stanotte” (2015), “Di rabbia e di vento” (2016), “Torto marcio” (2017), “Follia maggiore” (2018) e “I tempi nuovi” (2019).

Alessandro Robecchi[1]

 

 

Il libro: I tempi nuovi. Un bravo ragazzo, università, fidanzata, famiglia, i soliti lavoretti per raggranellare i soldi per un viaggio di piacere, viene trovato morto dentro la sua utilitaria. Le mani legate al volante, un colpo in testa e un foro di proiettile preciso alla tempia, i calzoni abbassati. Del caso si occupano i sovrintendenti Ghezzi e Carella, ed è un’indagine che si presenta lunga e complessa, dove gli indizi, anziché mancare, sembrano troppi. Intanto, Gloria Grechi, impiegata di media condizione, donna dal fascino e dall’atteggiamento elusivi, si presenta presso la neonata agenzia investigativa di Oscar Falcone, non specchiatissimo amico e compare di guai di Carlo Monterossi: vuole che le ritrovino il marito improvvisamente scomparso. Ma la cliente non dice tutto, non spiega perché non si rivolge alla polizia, non chiarisce i suoi misteriosi comportamenti. Carlo Monterossi, autore televisivo di una trasmissione di enorme successo, che gli ha dato fama e soldi, ma che lui odia per quello che è diventata, spazzatura, cinismo, speculazione, simbolo dei simboli dei tempi nuovi, partecipa e osserva, investigatore per caso, acuto e ingenuo. Presto piste, indizi e vicende convergono in un intreccio in cui le vite si mischiano: gli inseguiti possono diventare inseguitori, i giocatori pedine, i traditori traditi a loro volta.
Alessandro Robecchi ha costruito un noir d’alta scuola; un intreccio che è come un meccanismo perfetto in cui ogni ingranaggio porta il lettore con totale naturalezza dove è più sorprendente ritrovarsi. Emozionante, ribelle, sarcastico e paradossale, disperatamente romantico, il suo personaggio ricorda il Marlowe di Raymond Chandler, ma impiantato nei tempi nuovi. Contro i quali porta un disincantato messaggio di resistenza..

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