35 anni fa veniva scoperta la causa dell’AIDS

L’AIDS è stato identificato nel 1981 dai centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, importante organismo degli Stati Uniti. La causa è stata scoperta nel 1983 dal biologo e virologo francese Luca Montagnier e dal medico e biologo statunitense Robert Charles Gallo

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La sindrome da immunodeficienza acquisita comunemente chiamata AIDS, è una malattia che colpisce il sistema immunitario, compromettendone la sua normale funzionalità e causandone la mancata risposta immunitaria. Colpisce indistintamente bambini e adulti e viene causata dal virus dell’HIV (virus dell’immunodeficienza umana) di tipo 1 o 2. Al mondo, le persone affette da AIDS sono circa 33 milioni, i decessi si aggirano intorno ai 2 milioni all’anno, con una percentuale più alta in alcuni Paesi dell’Africa. La sua causa è stata identificata nel 1983 da Robert Charles Gallo e Luc Montagnier, l’AIDS, invece, è stato scoperto nel 1981.

Il contagio avviene tramite rapporti sessuali non protetti, uso di aghi e strumenti chirurgici infetti, contatto con fluidi corporei e trasfusioni di sangue infetto. Un neonato può contrarre l’HIV tramite la madre se affetta dal virus, ma con l’assunzione preventiva di antiretrovirali, si può evitare il contagio. I primi sintomi dell’infezione variano da persona a persona e si presentano nel giro di 4 settimane o più. I comuni sintomi sono febbre e linfonodi ingrossati. La malattia si potrebbe anche presentare in maniera completamente asintomatica, e il virus è rilevabile in modo attendibile nel sangue, dopo almeno 3 mesi dal rapporto al rischio.

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Il virus dell’HIV attacca i linfociti ovvero i globuli bianchi, utili per combattere le infezioni. Una volta distrutti, l’organismo non è più in grado di difendersi dalle aggressioni. Chi è affetto da HIV non sarà necessariamente anche affetto da AIDS, quindi potrebbe rimanere sieropositivo a vita e condurre una vita normale. Fino ad oggi, non esistono delle cure o vaccini per combatterla definitivamente, anche se l’aspettativa di vita si è alzata significativamente.

Vi sono anche alcuni falsi miti, che affermano che il virus possa essere trasmesso anche tramite la saliva o gli starnuti, ma è scientificamente errato. A causa di queste false credenze e della parecchia disinformazione sull’argomento, i sieropositivi sono spesso discriminati ed allontanati dalla società. Attualmente il numero dei sieropositivi in Italia,  che è già in fase avanzata, è di 6 mila persone. È possibile effettuare i test di screening in modo gratuito, presso le strutture ospedaliere o laboratori dei centri diagnostici pubblici.

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