Aldo Tartamella ed il suo concetto di Arte

Di questo pittore mi ha colpito molto la sua modestia infatti per dire di essere un’artista  ci vuole tanto tempo passione e soprattutto molta modestia perche’ la modestia e’ dei grandi

image (1)

La sua si puo’ definire pitture surreal/realistica che messaggi  esistenziali vuole stigmatizzare? 

“Attraverso i miei dipinti non ho mai pensato di voler esprimere me stesso non a causa di analfabetismo emotivo ma bensì mi definisco solo riservato. E’ palese che una parte di me è comunque incisa nei miei quadri, probabilmente molto di più di ciò che vorrei.. in ogni pennellata, nella scelta dei colori da miscelare, nella fantasia dei materiali da utilizzare, nonchè nei soggetti da dipingere. Pertanto la mia anima è alla fine intrinseca ai miei quadri, che sono frutto della mia più intima natura fatta di intenso amore per la famiglia ma anche di dolori, delusioni e rammarichi che la vita purtroppo mi ha destinato. I colori chiari e luminosi che utilizzo nei miei quadri assorbono la nuova energia che adesso la mia vita ha assunto, fatta di enorme ispirazione, speranza, positività perchè finalmente ho del tempo da dedicare a me stesso come UOMO, Io nel mondo, essenza attiva di esso”.

I suoi schizzi rimasti nei polverosi cassetti per tanto tempo sono diventate delle tele  oppure  dai suoi giovanili schizzi ha preso spunti per  nuovi lavori?

“I miei schizzi sono frutto del mio cambiamento, della mia nuova natura, ma certamente anche in parte dalla mia intera affannata storia. Ma dopo 50 anni di stop, un giorno ho deciso di riprendere i pennelli rimasti in un cassetto per davvero troppo tempo, ritrovando un’inspirazione che pensavo ormai perduta. Il quadro della rinascita è stato “Pagine ancora da scrivere”, un quadro che definisco molto introspettivo, pagine bianche interamente da riempire”.

image

Se volesse dare un nome alla sua  pittura  come la definirebbe?

“Mi hanno definito “il pittore dei paesaggi e dei volti neo surreali”, vuol dire che i soggetti sono reali ma la mia fantasia e la mia immaginazione e il mio vedere il mondo in maniera un po’ perpendicolare mi danno l’input per aggiungere ad un semplice paesaggio o un bellissimo volto, un particolare che lo renda unico. Come il mio quadro “la giovinezza” che con la foglia d’oro ho regalato una nuova luce a quel volto”.

Lei   ama la  sua famiglia ha mai pensato di ritrarre i loro amati volti in una tela?

“Mi  piace molto  questa domanda, in quanto la mia meravigliosa musa ispiratrice nonchè mia moglie, non vuole farmi da modella nonostante le mie numerose insistenze, anche Lei molto riservata e pudica, ma ho ritratto la mia bellissima nipotina. Sono quadri davvero personali che amo guardare a casa mia su un  comodo divano”.

La tela  dal titolo “LA MASCHERA”  in quale recente mostra  sara’ presente? e che significato ha la sua realizzazione? 

“Il mio quadro “la maschera” è uno dei dipinti più apprezzati dalla critica in quanto davvero ognuno vede ciò che vuol vedere, pertanto c’è chi vede lacrime, c’è chi invece sente l’allegria del carnevale o ancora chi intravede uggia. La vera essenza del quadro è infatti molto Pirandelliana, imprimere su tela i mille volti che un individuo può assumere, maschere che ogni giorno o ogni istante cambiano in funzione delle occasioni che si presentano nella vita. Questo dipinto partecipa al concorso internazionale finalizzato alla valorizzazione dell’Arte, che è “Premio Arte Laguna”, lusingato già di essere stato accolto a tale manifestazione”

a Cognita Design production
Torna in alto