Ci sono anche due ex giocatori del Catania, Giuseppe Colucci e Maurizio Anastasi, (e un terzo sulla panchina, Tuccio Giustolisi, che condivide la gestione tecnica con Giuseppe Sciuto), nella rappresentativa azzurra dello Csain Italia
Ci sono anche due ex giocatori del Catania, Giuseppe Colucci e Maurizio Anastasi, (e un terzo sulla panchina, Tuccio Giustolisi, che condivide la gestione tecnica con Giuseppe Sciuto), nella rappresentativa azzurra dello Csain Italia (Centri Sportivi aziendali e industriali) che domani e domenica sarà impegnata nel torneo internazionale a nazioni per gli sport d’impresa, che si svolge a Montecarlo. L’evento, riservato alle sei nazioni (Principato di Monaco, Francia, Italia, Olanda, Svizzera e Ungheria), è promosso dalla società sportiva del Principato di Monaco, “Challenge Prince Rainer III” e si disputa ogni due anni (alla prima edizione il gruppo italiano perse in finale da Monaco).
La squadra – che in queste ultime settimane ha intensificato la preparazione in vista del debutto di domani mattina (alle 9.30) contro l’Olanda – vede in rosa, tra gli altri, anche Salvo Cocimano, capitano dell’Acireale nell’ultimo campionato di Serie D e numero calciatori reduci da stagioni importanti in Promozione ed Eccellenza. La rosa completa: Dario Giustolisi, Daniele Pandolfo, Ivan Di Rienzo, Giuseppe Viglianisi, Giuseppe Colucci, Luca Muscolino, Alessandro Barbagallo, Alfredo Virgillito, Simone Abate, Salvatore Cocimano, Giuseppe Spitaleri, Rosario Patti, Maurizio Anastasi, Davide Oliveri, Alessio Lo Nigro, Davide Nicotra, Dario Bonelli, Fabio Amoroso. “Abbiamo l’onore – confessa Giuseppe Lombardo, responsabile della rappresentativa azzurra – e il pregio di rappresentare l’Italia all’estero in una importante manifestazione difendendo i nostri colori. Ringrazio il presidente nazionale Luigi Fortuna per la fiducia che ci è stata accordata. Questa squadra è nata con lo scopo di rappresentare lo sport e i suoi valori per scopi benefici. Sono in programma una serie di iniziative sportive per raccolta fondi da destinare alla ricerca di malattie che, purtroppo, ancora colpiscono i giovani e, soprattutto, i bambini”.
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