Grande successo per lo spettacolo Sicilian Comedi al Teatro ABC di Catania

Al Teatro Abc di Catania è stata presentata la commedia contemporanea “Sicilian Comedi” dello scrittore Ottavio Cappellani nelle vesti di attore, adattata da Micaela Miano, diretta da Francesco Ferro con l’aiuto regia di Francesco Maria Attardi e la direzione allestimento di Arsinoe Delacroix

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Al Teatro Abc di Catania è stata presentata la commedia contemporanea Sicilian Comedi” dello scrittore Ottavio Cappellani nelle vesti di attore, adattata da Micaela Miano, diretta da Francesco Ferro con l’aiuto regia di Francesco Maria Attardi e la direzione allestimento di Arsinoe Delacroix. La storia è tratta dal romanzo neorealista edito da SEM e pubblicato lo scorso settembre. Un racconto fatto di palliettes e lustrini scenici in salsa siciliana con scenografie conseguenziali tra feste sontuose e vendette tra famiglie mafiose, riadattate in una città in cui la nobiltà è decaduta e i boss mafiosi fanno l’ammore. Non è la prima volta che il Teatro Mobile di Catania propone nuove forme di comunicazioni per ripartire dalla Sicilia, lo ha già fatto altre volte sempre con successo.

Stavolta ha scelto una commedia in stile americana targata anni ottanta con un cast d’eccezione tutto siciliano: Rosario Marco Amato, Gino Astorina,Mario Opinato, Giuseppe Brancato, Fabio Costanzo, Domenico Gennaro, Francesca Ferro, Loredana Marino, Plinio Milazzo, Nick Nicolosi, Aldo Toscano, Renny Zapato e Agostino Zumbo,Claudio Aprile, Verdiana Barbagallo, Antonio Marino, Giovanni Maugeri e Maria Chiara Pappalardo. Le musiche sono di Massimiliano Pace, mentre i costumi di Giusi Gizzo. Il pubblico ha rivisto sul palco il ritorno della brava attrice Fioretta Mari, da sempre sostenitrice del progetto Teatro Mobile.

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Il racconto, a tratti grottesche, strampalato, esaltato da con un cocktail di parolacce dette a ruota libera, narra le vicende di Lou Sciortino, erede di una dinastia di italoamericani a Los Angeles, luogo in cui è scoppiata una lotta di mafia tra famiglie appartenenti alla malavita Hollywoodiana. Sciortino arriva in Sicilia per fuggire da quella mattanza voluta dai boss locali e riscattarsi da una vita dedita al riciclaggio di danaro sporco. In Sicilia troverà un mondo bislacco, variegato, fatto di metrosexual in cerca di identità, femmine troppo femministe, killer, scrittori di grido, architetti da urlo e un regista gay neorealista, per tutti “puppo”, sulla falsa linea Shakespeariana.

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A fine spettacolo non poteva mancare l’applauso del pubblico che ha assistito a una esilarante commedia che mescola Martoglio con Shakespeare e killer lettori di “Horcynus Orca”.

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