Rugby: i prossimi avversari delle Zebre, gli Scozzesi dei Glasgow Warriors

Con il rinvio della partita del 3 Marzo contro gli Ospreys e con una parentesi di stop comprendente i due turni conclusivi del Sei Nazioni 2018, le Zebre Rugby non disputano una gara di Guinness PRO14 dallo scorso 25 Febbraio

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Con il rinvio della partita del 3 Marzo contro gli Ospreys e con una parentesi di stop comprendente i due turni conclusivi del Sei Nazioni 2018, le Zebre Rugby non disputano una gara di Guinness PRO14 dallo scorso 25 Febbraio, occasione in cui ospitarono allo Stadio Lanfranchi i Cardiff Blues, usciti vincitori di misura 7 a 10 sui bianconeri. A quasi un mese di distanza dall’ultimo impegno in campionato celtico, questo venerdì alle 20:35 (ora italiana) la franchigia con sede a Parma volerà a Glasgow per affrontare i Warriors, leader indiscussi della Conference A dall’alto dei loro 65 punti.

La gara sarà trasmessa in streaming su Eurosport Player, visitando il sito www.eurosportplayer.it.

Anche i Warriors digiunano minuti in Guinness PRO14 dallo stesso lasso di tempo delle Zebre Rugby e per il loro stesso motivo: le avverse condizioni meteorologiche hanno reso necessario sospendere la loro sfida all’Ulster Rugby, in programma venerdì 2 Marzo a Belfast. L’ultimo incontro stagionale della franchigia di Glasgow risale infatti al 23 Febbraio; rivali degli Scozzesi erano gli Irlandesi del Munster Rugby, vincitori 21 a 10 al Thomond Park di Limerick. Zebre e Warriors, entrambi reduci da una sconfitta in campionato celtico, si ritroveranno dunque in campo da avversari a distanza di quattro giornate, dopo essersi affrontati l’ultima volta lo scorso 6 Gennaio 2018 a Parma.

Entrambe inserite nella Conference A, le due squadre occupano le posizioni estreme del medesimo girone. I Warriors svettano a quota 65 punti e sono lanciatissimi verso le semifinali di playoff di Guinness PRO14, le quali si svolgeranno nel finesettimana del 18/19/20 Maggio. I bianconeri viceversa albergano all’ultimo posto della Conference, a 22 punti, e, dopo la sconfitta casalinga patita contro i Blues, hanno visto sfumare la loro ultima chance di poter raggiungere una quarta posizione nel girone, valevole per la qualificazione alla prossima edizione della Champions Cup. Con l’inammissibilità dei Sudafricani Cheetahs alla coppa europea, la corsa per la partecipazione alla prestigiosa competizione attualmente investe i Cardiff Blues, il Connacht Rugby e gli Ospreys, appaiati rispettivamente a 37, 33 e 30 punti.

Il cammino in Guinness PRO14 ed in EPCR Champions Cup

Solamente due ko e un pareggio macchiano il cammino stagionale in Guinness PRO14 dei Glasgow Warriors, il quale è stato impeccabile lungo tutte le prime undici giornate. Al netto di sedici partite disputate, gli Scozzesi hanno gioito in tredici occasioni, uscendo sconfitti dal campo solamente lo scorso 23 Febbraio a Limerick contro il Munster Rugby e il 30 Dicembre 2017, concedendo il derby ai cugini dell’Edinburgh Rugby per 18 a 17. Nella loro avventura annuale in campionato celtico anche un pareggio, collezionato il 9 Febbraio 2018 con i Dragons a Newport.

Leader della Conference A e della classifica generale di Guinness PRO14, i Warriors non prenderanno parte ai quarti di finale dell’edizione attuale di Champions Cup. La franchigia con base a Glasgow, in grado sino ad oggi di totalizzare più punti di tutti in campionato celtico, si è infatti qualificata all’ultimo posto della Pool 3 della coppa europea. L’unico successo degli Scozzesi nel loro rullino di marcia stagionale in Champions Cup è stato ottenuto al sesto ed ultimo turno della fase a gironi contro gli Exter Chiefs, a giochi oramai conclusi. Le cinque precedenti sconfitte consecutive avevano infatti pregiudicato qualsiasi possibilità di passaggio del turno ai Warriors, usciti sconfitti nei match d’andata e di ritorno dal Leinster e dal Montpellier, dopo l’esordio amaro in casa dei Chiefs.

La sfida di andata

L’ultimo scontro diretto tra Zebre e Warriors si è disputato a Parma lo scorso 6 Gennaio, alla seconda giornata successiva il giro di boa della stagione corrente di Guinness PRO14. I bianconeri, nuovamente sul prato del Lanfranchi dopo la sconfitta casalinga patita contro il Benetton Rubgy, hanno arginato nei primi 20’ gli Scozzesi di Glasgow, provenienti da undici successi in dodici sfide, rispondendo alla meta di Fagerson con quella di Renato Giammarioli al 10’. Nei restanti 60’ è emerso però il maggior peso rugbistico della formazione ospite, in meta in altre cinque occasioni (tra cui una meta tecnica al 29’), la quale si è imposta 20 a 40 sul XV del Nord Ovest, andando a strappare una vittoria con punto di bonus.

I giocatori chiave

Man of the match dell’incontro del Lafranchi è stato il mediano di mischia Warriors George Horne, autore egli stesso di una meta allo scadere della prima frazione di gioco, valevole per il 10 a 26 per la formazione d’oltremanica.

Ultimi cinque precedenti

6/01/2018, Guinness PRO14: Zebre v Warriors: 20-40

14/04/2017, Guinness PRO12: Warriors v Zebre: 45-10

8/10/2016, Guinness PRO12: Zebre v Warriors: 28-33

29/04/2016, Guinness PRO12: Warriors v Zebre: 70-10

8/04/2016, Guinness PRO12: Zebre v Warriors: 14-43

 

La storia dei Glasgow Warriors

Le radici del rugby a Glasgow sono tanto profonde quanto ben piantate. Era il 1872 quando, sotto il nome di Glasgow District, si andava consolidando una prima comunità rugbistica in funzione antagonistica rispetto alla compagine del distretto di Edimburgo, in nome di una rivalità sportiva che sussiste ancora oggi. Solamente a partire dal 1996, tuttavia, quella che prima d’ora era una mera attività amatoriale si assurse a sport professionistico. E’ l’anno 0 dei Warrirors (all’epoca Glasgow Rugby), immediatamente inseriti nei circuiti dell’Heineken Cup da parte della Scottish Rugby Union per poter competere con i più prestigiosi club inglesi e francesi. Problemi finanziari, in parte dovuti ai lavori di ristrutturazione del Murrayfield Stadium, indussero la Federazione Scozzese riconsiderare l’originaria divisione territoriale rugbistica in quattro distretti provinciali, operando un duplice accorpamento tra Glasgow Rugby e Caledonia Reds e similmente tra Edinburgh Rugby e Border Reivers. Le rimanenti due squadre professionistiche scozzesi, tuttora vigenti, vennero accolte nel 1999 nella Welsh Premier Division, ribattezzata per l’occasione ‘Welsh-Scottish League’, e a partire dal 2001 nella neonata Celtic League, antenata dell’attuale competizione di Guinness PRO14. In campionato celtico i Warriors sono arrivati sino in fondo vincendo solamente nella stagione 2014/2015, dopo aver sfiorato il titolo l’anno precedente, sconfitti in finale 34 a 12 dal Leinster alla RDS Arena di Dublino. E’ l’unico trofeo internazionale che orna la bacheca della franchigia con sede a Glasgow, la quale insegue ancora il primo titolo in coppa europea, annoverando una partecipazione continuativa alla Champions Cup, fatta eccezione per le stagioni ‘96/’97, ‘03/’04 e ‘06/’07 in cui i Warriors hanno preso parte alla Challenge Cup. La squadra scozzese disputa le proprie gare casalinghe allo Scotstoun Stadium di Glasgow, impianto inaugurato nel 1915, rinnovato tra il 2008 e il 2010, il quale tra gli altri eventi è stato anche tappa annuale dell’IRB Sevens World Series – il torneo internazionale di rugby a 7 – tra il 2012 e il 2015.

 

 

 

 

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