ZŌ, per Open Jazz la fusion dei modicani Ostìnàti

Per la rassegna Open Jazz di Zō Centro culture contemporanee di Catania, negli spazi esterni di SpiaZō, il concerto band iblea che presenta l’abum di debutto “Stone Wall”.

Nuovo appuntamento giovedì 16 settembre con Open Jazz, la rassegna realizzata da Zō Centro culture contemporanee di Catania in collaborazione con il Cesm Centro etneo studi musicali, negli spazi esterni di SpiaZō. Sul palco la band iblea Ostinàti che presentano il loro album “Stone Wall” uscito a maggio.

La formazione: Sergio Battaglia sassofono; Riccardo Drago chitarra; Carmelo Rendo tastiere; Adriano Denaro basso; Giovanni Cataldi batteria. Gli Ostinàti nascono dalla collaborazione di diverse energie musicali made in Sicily provenienti da Modica e dintorni, confluiti nello studio dell’improvvisazione jazz, con tribute track dedicate ai maestri del jazz statunitense del periodo funk/rock fusion come Miles Davis, Chick Corea, Marcus Miller, Mike Stern, Wayne Shorter e altri. Con la voglia e l’ostinazione di fare un passo avanti, due anni fa la band ha intrapreso un cambio di rotta verso la musica originale, con composizioni del sassofonista Sergio Battaglia di cui gli arrangiamenti, sono stati curati insieme al resto della band. Nasce così “Stone Wall” primo album in studio pubblicato il 7 maggio scorso da Isulafactory e distribuito da Lizard Distribution. Un disco in cui i brani sono pensati come un viaggio nella Sicilia sud-orientale e provano a mettere in musica le sensazioni di chi si trova a percorrere i paesaggi di questa pittoresca parte del mondo.

La musica degli Ostinàti eredita dal jazz la considerazione che il tema è un pretesto che porta alla costruzione del brano vero e proprio attraverso le diverse strategie improvvisative, che si muovono libere, all’interno di strutture a volte complesse ma sostenute da un groove ricco e potente. Le 10 tracce dell’album abbracciano stilisticamente un’area che spazia dal jazz progressive, passando, ecletticamente, per la fusion e lo smooth jazz con qualche spruzzatina di rock e blues.

La band ha voluto mantenere anche nelle sessions di registrazione in studio il suo carattere live: un groove avvolgente e coinvolgente che crea la giusta dimensione per accogliere linee melodiche, tematiche ed improvvisative, riuscendo a creare un sound che riporta immediatamente ad atmosfere familiari a chi è cresciuto fra gli anni ‘70 ed ‘80 e non solo.

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