Un italo-americano candidato a sindaco di New York, Bill de Blasio

L'italo-americano Bill de Blasio ha vinto le primarie del Partito Democratico
per le elezioni a sindaco di New York e il 5 novembre sfiderà il candidato repubblicano Joe Lhota

Il 52enne Bill de Blasio ha vinto le primarie del Partito Democratico per le elezioni a sindaco di New York che si terranno il 5 novembre. Questi dati però sono ancora parziali: ci vorranno circa dieci giorni per i risultati definitivi, scrive il New York Times.

Al momento de Blasio è attorno al 40 per cento davanti all’altro candidato newyorchese Bill Thompson, al 26 per cento, e alla terza classificata Christine Queen, ferma al 15 per cento delle preferenze. Seguono John C. Liu col 7% e l'orgiastico Anthony Weiner ultimo con il 5% scarso. Tenendo conto di questi risultati, de Blasio non avrà bisogno di ballottaggio; se invece dovesse scendere sotto il 40% si andrà allo spareggio con il secondo classificato. Il 5 novembre il vincitore sfiderà il candidato repubblicano Joe Lhota, ex amministratore delegato dell’azienda dei trasporti pubblici newyorchesi.

Chi è de Blasio. Bill de Blasio è un italo-americano nato a New York nel 1961 e cresciuto a Cambridge, nel Massachusetts. Negli ultimi tre anni è stato il public advocate della Grande Mela, una specie di avvocato dei cittadini: in pratica faceva da tramite tra l'amministrazione comunale e la cittadinanza. Politicamente rappresenta l'ala più liberal e progressista dei democratici di New York; fino ad un paio di mesi fa i sondaggi lo davano molto distante dalla favorita Christine Quinn, prima donna e gay dichiarata a voler diventare sindaco della città che non dorme mai. La campagna elettorale di de Blasio è stata improntata sulle "due città”, come la definisce il New York Times, cioè sul divario crescente tra ricchi e poveri. Le due città è stata anche la critica più usata negli ultimi 15 anni da de Blasio contro il sindaco Bloomberg, critica che gli ha permesso di raccogliere voti alle primarie tra gli elettori democratici di ogni ceto sociale. L'altro fattore determinante, ricorda Daily Beast, è stato il sostegno di moltissimi intellettuali liberal: il premio Nobel Joseph Stiglitz, il finanziere George Soros, la direttrice di The Nation Katrina vanden Heuvel, l’attrice Susan Sarandon solo per fare qualche nome.

New York non elegge un sindaco democratico dai tempi di David N. Dinkins, nel 1989. Ma se da un lato gli elettori bianchi sono stati decisivi per eleggere i repubblicani Giuliani e Bloomberg, oggi, con l’insieme di tutte le minoranze etniche che sono diventate la maggioranza della popolazione, dal punto di vista politico i bianchi non fanno più la differenza. Per cui de Blasio - che ha la moglie afroamericana e un figlio dalla particolare capigliatura - ha reali possibilità di sostituire Michael Bloomberg alla guida di New York.