U.S.A, giustiziata con iniezione letale Lisa Montgomery

Gli avvocati di Lisa Montgomery non ce l’hanno fatta e non sono riusciti a bloccare l’esecuzione della donna, prevista definitivamente per il 12 gennaio scorso e messa in atto ieri 13 gennaio.

La 52enne ha perso la vita nel carcere di Terre Haute, nell’Indiana. Non è riuscita a sfuggire all’iniezione letale, nonostante i tentativi da parte dei suoi avvocati di richiedere una perizia psichiatra per accertarne l’infermità mentale. Lisa Montgomery si trovava rinchiusa nel braccio della morte dal 2004 ed era stata accusata di avere ucciso una donna all’ottavo mese di gravidanza, prima strangolandola e poi tagliandole il ventre per rapire la bambina in grembo, che si è salvata e che oggi ha sedici anni. Era riuscita ad avvicinarsi a Bobbie Jo Stinnett, allevatrice di  cani, con la scusa di acquistare un cucciolo. L’omicidio è stato commesso il 16 dicembre del 2004, nel Missouri. Prima donna in quasi settant’anni ad essere condannata alla pena capitale, l’ultima fu Bonnie Haedy. È stato accertato che la pena di morte non funziona come deterrente e non diminuisce gli omicidi, poiché negli Stati Uniti la percentuale di criminalità continua ad essere molto alta. L’ex presidente Donald Trump sostenitore di questa pratica, continua a insistere per far sì che non venga abolita, al contrario dell’attuale presidente Joe Biden, che lotta per abolirla.

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