Trapani, i limiti tra testa e campo: per il sogno salvezza la strada è tutta in salita

La sconfitta del Provinciale contro il Frosinone (1-4) ha messo in forte evidenza tutti i limiti tecnici ma soprattutto mentali della squadra granata.

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Quattro pere, e a casa. Il cumulo di gol subiti dal Trapani cresce, così come la consapevolezza che per giungere alla salvezza ci vorrà un vero e proprio miracolo sportivo. La sconfitta nell’anticipo dell’ultimo turno di Serie B ha visto capitolare i siciliani per mano di un Frosinone cinico e bravo a sfruttare gli infortuni difensivi di un gruppo in grandissima difficoltà dal punto di vista mentale. Che Alessandro Calori, alla propria prima partita da tecnico della compagine granata davanti al pubblico del Provinciale di Erice, non potesse fare miracoli, era assai preventivabile sin dalla nomina arrivata un paio di settimane fa…

Seppur a sprazzi, comunque, Citro e compagni hanno tentato di produrre gioco nonostante di fronte ci fosse un Frosinone gagliardo alla ricerca pesante di punti per la promozione diretta. E pensare che ad un passo dallo stesso traguardo anche il Trapani l’anno scorso era andato vicino al paradiso…

Ora occorre solo rimboccarsi le maniche, star zitti e pedalare. Senza fronzoli. In attesa del mercato. Certo è che a partire dal povero estremo difensore trapanese, niente gira per il verso giusto. Papere, infortuni, tiri sporchi che centrano il bersaglio… Si dice che la fortuna aiuti gli audaci, e forse questo Trapani non lo è.

Si potrà correre ai ripari? Difficile dirlo, la classifica è impietosa ma un intero girone di ritorno potrebbe cambiare le carte in tavola. A chi appellarsi? Ad un infaticabile Coronado, anima vera dello sport e del cuore granata che batte forte nel petto di un’intera tifoseria.

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