Tour de France: Nibali, un’impresa straordinaria

Il siciliano si aggiudica la vittoria a La Toussuire con un largo anticipo sugli inseguitori Quintana e Froome. 

Vincenzo Nibali, con un’azione eccezionale, si aggiudica la tappa alpina con arrivo a La Toussuire. Il trionfatore dell’ultimo Tour de France anticipa sul traguardo Quintana di 44’’, Froome di 1’16. Valverde, Contador e gli altri diretti rivali di classifica arrivano con un ritardo di 2’26”. Thomas, naufragato, esce totalmente di classifica. La vittoria è arrivata con un’impresa d’altri tempi, al termine di una giornata partita subito all’attacco sin dal primo colle, l’inedito Col de Chaussy, dove Vincenzo ha cominciato a martellare ai fianchi il gruppo. Rientrato nei ranghi, le operazioni proseguono nel tratto più impegnativo dell’infinita Croix de Fer. Qui, un’Astana finalmente all’altezza del capitano, ha scandito il ritmo, operando un grossa selezione all’inseguimento del solitario Rolland. A quattro chilometri dalla vetta di questo colle leggendario, quando ne mancano 55 alla conclusione, Nibali allunga con decisione. Lo fa in concomitanza di un piccolo incidente occorso a Froome. La risposta di Valverde e Contador non è prontissima, allora Nibali và. Ci vuole una vita per arrivare, ma al siciliano non manca il coraggio che altri non hanno. L’inseguimento a Rolland si conclude al termine del Col du Mollard. L’arrivo è distante ancora 35 km. Dietro un po’ tutti si danno da fare per contenere il distacco. Poels in difesa della maglia, Kruswijk in difesa della posizione di Gesink e soprattutto Herrada in “favore” di Valverde e della sfinge Quintana.

All’inizio della salita finale Rolland non tiene il passo di Nibali e si stacca. Vincenzo è solo a difendere il vantaggio di un paio di minuti non proprio rassicurante. Inutile preoccupazione, lui sapeva da tempo che questa questione era solo cosa sua. Anche dietro, però, la fatica non è un mistero ed il lavoro infinito di Herrada, di Kruijswijk ed infine di Majka non scalfisce il vantaggio di Nibali, che anzi lo incrementa leggermente malgrado i tanti chilometri corsi allo scoperto. Nel finale lo scatto annunciato di Quintana serve al colombiano per guadagnare la piazza d’onore, staccando per la prima volta Froome di una manciata di secondi. Sono proprio questi a lasciargli un lumicino di speranza per il giallo di Parigi.

Nibali, da gran combattente di razza, agguanta in terra francese un’altra vittoria di tappa a quasi un anno da quella conseguita sull’Hautacam ed assesta una bella spallata (auspicata) alla classifica generale, risalendo sino al quarto posto a 6’44’’ dal leader Froome ed a 1’19’’ dal terzo posto di Valverde. Forse è anche ingiusto fare immediatamente di questi calcoli, meglio aspettare di recuperare tutte le energie residue, ma è anche attraverso queste fantasie che il tifoso alimenta la sua passione. Nel frattempo godiamoci questo bel successo che ricolloca il campione in una posizione più consona al suo valore.

Domani ultimo vero atto di questo Tour, domenica poi sarà solo passerella. Da Modane Valfrejus si va all’Alpe d’Huez, tappa breve di 110 km, che prevede nella sua fase mediana anche una nuova scalata, da un altro versante, alla Croix de Fer. L’arrivo più ambito al culmine della salita più dura che i corridori affronteranno in questa edizione. Quasi quattordici km al 8,1% di pendenza, numeri importanti al termine di una edizione abbastanza impegnativa. Sarà lungo i prestigiosi tornanti dell’Alpe che Quintana si giocherà le sue residue speranze di vittoria finale; difficile vederlo muovere sulla Croix de Fer, a lui piace più il fioretto della sciabola.

A Nibali non servono più spallate, Valverde ed il podio sono a vista. Sarebbe la ciliegina in un Tour iniziato male che, caparbiamente e senza badare a spese, il siciliano ha saputo riportare sulla giusta carreggiata.

Ultimo sforzo, Nibali!

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