Spettacolo teatrale: “Niuiòrc Niuòrc” di e con Francesco Foti a Ortigia

Si terrà domenica 10 gennaio nel locale “Moon – Move Ortigia Out of Normality” di Ortigia lo spettacolo “Niuiòrc Niuiòrc” di e con Francesco Foti

Domenica 10 gennaio, alle ore 18:30, negli spazi del locale “Moon – Move Ortigia Out of Normality” di Ortigia (Siracusa), si terrà lo spettacolo teatrale “Niuiòrc Niuiòrc” di e con Francesco Foti, organizzato da “Events Museo Leonardo Siracusa” e dall’associazione “Leonardo da Vinci Arte e Progetti”, presieduta da Maria Gabriella Capizzi. Lavorare a supporto della città di Siracusa, per valorizzarne il patrimonio artistico e culturale, continua ad essere la mission di Maria Gabriella Capizzi, presidente dell’associazione “Leonardo da Vinci Arte e Progetti”che da anni si impegna a portare avanti i propri progetti, nonostante le tante difficoltà. È una persona di parola Maria Gabriella Capizzi, donna caparbia, dall’animo sincero e amante della bellezza, che mantiene le promesse fatte e prosegue per il bene di tutti. L’obiettivo è donare lustro a Ortigia, soprattutto durante il periodo invernale, nel quale la città di Siracusa è più spenta. Il mio impegno è sempre stato lavorare per e a fianco della città e da adesso, ancora di più, con l’avvio delle attività dell’associazione“Events Museo Leonardo Siracusa” – ed essendo supportata da un gruppo di lavoro catanese e da uno staff affiatato – avremo modo di fare di Ortigia un centro propulsore dell’arte, attraverso una serie di eventi artistici e culturali. “Niuiòrc Niuiòrc”, di e con Francesco Foti, è il primo di una lunga serie.”.

 

 

“Le persone non fanno i viaggi. Sono i viaggi che fanno le persone”

                                                                                                       (John Steinbeck)

 

Lo spettacolo

One Man Show nel senso più compiuto del termine, questo atto unico vede in scena insieme all’attore solo due oggetti, uno sgabello e un quaderno, fedele compagno d’avventura, che imprevedibilmente si trasformano in un universo fisico di elementi.  La città che più di ogni altra fa parte dell’immaginario collettivo, appare improvvisamente sotto una luce nuova e unica: quella degli occhi del protagonista, che si perde nelle strade, nei locali e nei parchi di Manhattan, per poi ritrovarsi seguendo il filo di un racconto ritmato, divertente, tenero, e mai scontato. Il testo è basato su appunti di viaggio e del viaggio racconta l’avventura: l’esplorazione di New York da parte di un giovane quarantenne un po’ spaesato, per la prima volta solo in balia della variegata metropoli – e di sé stesso. La storia è dunque quella di un percorso di formazione, in cui il protagonista scopre un mondo nuovo finendo inesorabilmente per scoprire un nuovo sé. La vicenda è costruita come una sequenza di sketches, nel senso letterale di schizzi, ritratti della quotidiana urbanità, e quelli che popolano “Niuiòrc Niuiòrc” sono personaggi al limite del surreale, vicini al fumetto e al tempo stesso profondamente umani e ‘normali’ nella loro peculiarità.

Appunti di viaggio di Francesco Foti

Niuiòrc Niuiòrc” nasce per caso e arriva, sempre meno per caso, alla sua forma attuale di spettacolo.
Sono andato “per caso” una quarantina di giorni a New York e ho scritto circa 200 pagine di appunti, racconti e ritratti della variegata umanità newyorkese.
Ho attinto a tutto quello che ho imparato e vissuto: son tornati utili tutti i workshop di Metodo, per poter reagire con emozioni vere a situazioni e luoghi creati; gli anni di cabaret, per sintetizzare in pochi tratti le persone (non personaggi) che incontro; i laboratori di scrittura per la drammaturgia; il lavoro sulla voce per le caratterizzazioni; i trascorsi da dj e la mia abbondante “discoteca”, per scovare i giusti pezzi per la colonna sonora (fondamentale per definire ambienti e atmosfere, vista la scelta di operare un montaggio cinematografico e di non sfruttare l’aiuto di scenografie o proiezioni).
A quel punto come porre il tutto e come porsi al pubblico era chiaro: il protagonista non doveva assolutamente “recitare” e non poteva che essere un uomo (dichiaratamente un attore) che racconta e che vive (e fa vivere) al pubblico le sue avventure e i suoi cambiamenti, nel modo più semplice e sincero, senza alcuna distanza o distacco.

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